IL LAMENTO DI PENELOPE
Quale vento giungerà
che non ascoltai
e che ancora nutre
i miei desideri?
E quali venti si placheranno
e quale giusta via
guiderà la tua rotta
o audace Ulisse, onde
por fine ai tuoi perigli?
Tutto intorno dominano
soprusi e gli Dei anch'essi
nell'oblio, lasciano
a Nessuno le sue peripezie?
Il fato a me predisse gloria
insieme al mio consorte
eroe che Troia distrusse
con inganno e con ingegno
e vinse le acque e le Sirene
finché non giunse a Itaca.
che non ascoltai
e che ancora nutre
i miei desideri?
E quali venti si placheranno
e quale giusta via
guiderà la tua rotta
o audace Ulisse, onde
por fine ai tuoi perigli?
Tutto intorno dominano
soprusi e gli Dei anch'essi
nell'oblio, lasciano
a Nessuno le sue peripezie?
Il fato a me predisse gloria
insieme al mio consorte
eroe che Troia distrusse
con inganno e con ingegno
e vinse le acque e le Sirene
finché non giunse a Itaca.
Poesia scritta il 06/10/2023 - 17:57Letta n.505 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Un grazie ai poeti Anna Cenni, Maria Luisa Bandiera e ad Ernesto D'Onise per aver apprezzato.
Graziella Silvestri
07/10/2023 - 08:09 --------------------------------------
Concordo anche io sulla bellezza di questa poesia.
Complimenti.
Complimenti.

Ernesto D’Onise
07/10/2023 - 03:46 --------------------------------------
Bella lirica. 

Maria Luisa Bandiera
06/10/2023 - 20:38 --------------------------------------
Ma che bella!! Complimenti!! 

Anna Cenni
06/10/2023 - 18:15 --------------------------------------
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