Tornasti indietro
per spengere
la lampada
dimenticata.
Lasciava poc'anzi alla soglia una sagoma bagnata
di rosmarino a
spezzare la solitudine di uno spicchio bianco di selciato.
Fu breve la tua incertezza
dopo aver provato
quanto buia è la scala
tra la memoria
dei gradini.
In quella notte
gioirono esili foglie
appuntite
che
continuarono a scrivere
un lento passo
di fiaba.
E tra le righe
si accese in cielo
la Luna.
per spengere
la lampada
dimenticata.
Lasciava poc'anzi alla soglia una sagoma bagnata
di rosmarino a
spezzare la solitudine di uno spicchio bianco di selciato.
Fu breve la tua incertezza
dopo aver provato
quanto buia è la scala
tra la memoria
dei gradini.
In quella notte
gioirono esili foglie
appuntite
che
continuarono a scrivere
un lento passo
di fiaba.
E tra le righe
si accese in cielo
la Luna.
Poesia scritta il 11/04/2025 - 07:10Letta n.225 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Grazie Angela e Anna.
Piccolo Fiore
13/04/2025 - 11:40 --------------------------------------
Notevole la chiusa e il lento passo di fiaba! 

Anna Cenni
12/04/2025 - 14:30 --------------------------------------
Si accende una lampadina, dopo la tristezza che la luna rischiara, trovando nuovamente parole. Bellissima. Complimenti. 

MARIA ANGELA CAROSIA
11/04/2025 - 18:49 --------------------------------------
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