Mamma, questo sorriso, che mi hai dato in dote,
è, la stella, che mi illumina la strada, ogni notte,
tu, mi hai dato la vita, questo respiro, è tuo,
nel tuo amore...sono cresciuto.
Dalla mattina, fino a sera,
era tua, la mano che mi alzava, da terra,
tu, sei stata il mio primo, professore,
il primo...dottore.
Mamma, quando, in quel letto, eri inchiodata,
quel cordone...si è riattaccato.
Mi sembra ancora, di vederti là,
su quella poltrona, appisolata,
quando, nel silenzio, ti alzavi,
per spegnere, la TV.
Mamma, sento ancora la tua voce, che disegnava, il mio futuro,
che prendeva spunto, dal tuo passato...che non smettevi mai, di raccontare.
Forse, non c'è l'ho fatta, a seguire la tua volontà,
ma, ti giuro, che ce l'ho messa tutta, per essere come, tu, avresti voluto.
Quando apro gli occhi, alla mattina,
tu, sei già lì, in cucina,
e, alla sera, ti vedo, in quell'angolo,
che mi guardi, con la tua solita, espressione.
Mamma, nonna, bisnonna...quanta vita,
quanta...salita,
mamma, nonna, bisnonna,
quanta felicità, nei tuoi gesti,
lascia stare, ci penso io...riposati,
non mollavi mai.
Alla fine, non si è mai pronti,
alzheimer, dicevano i dottori...che follia,
non volevo, crederci...e, mi arrabbiavo anche con Dio,
che, ti stava portando via, e, non capivo...perché!
è, la stella, che mi illumina la strada, ogni notte,
tu, mi hai dato la vita, questo respiro, è tuo,
nel tuo amore...sono cresciuto.
Dalla mattina, fino a sera,
era tua, la mano che mi alzava, da terra,
tu, sei stata il mio primo, professore,
il primo...dottore.
Mamma, quando, in quel letto, eri inchiodata,
quel cordone...si è riattaccato.
Mi sembra ancora, di vederti là,
su quella poltrona, appisolata,
quando, nel silenzio, ti alzavi,
per spegnere, la TV.
Mamma, sento ancora la tua voce, che disegnava, il mio futuro,
che prendeva spunto, dal tuo passato...che non smettevi mai, di raccontare.
Forse, non c'è l'ho fatta, a seguire la tua volontà,
ma, ti giuro, che ce l'ho messa tutta, per essere come, tu, avresti voluto.
Quando apro gli occhi, alla mattina,
tu, sei già lì, in cucina,
e, alla sera, ti vedo, in quell'angolo,
che mi guardi, con la tua solita, espressione.
Mamma, nonna, bisnonna...quanta vita,
quanta...salita,
mamma, nonna, bisnonna,
quanta felicità, nei tuoi gesti,
lascia stare, ci penso io...riposati,
non mollavi mai.
Alla fine, non si è mai pronti,
alzheimer, dicevano i dottori...che follia,
non volevo, crederci...e, mi arrabbiavo anche con Dio,
che, ti stava portando via, e, non capivo...perché!

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