Nel fiume del tempo
getto un sasso
Affonda, come il mio dolore.
Annega piano
tutto quello
che non può tornare.
Tutto il peso
dell'assenza
resta un piccolo vortice nero
e va il fiume del tempo
mi scorre tra le dita
Nella sua acqua
mi bagno.
Nel suo specchio scuro
incontro tutte le ombre
care e familiari.
Mi fermo sulla riva
a sospingere un pensiero
poi devo andare.
Tutto deve continuare.
Flusso che non si interrompe
catena che non si rompe.
Si, vi lascio tutti qui
miei amati fantasmi.
Ora devo andare.
getto un sasso
Affonda, come il mio dolore.
Annega piano
tutto quello
che non può tornare.
Tutto il peso
dell'assenza
resta un piccolo vortice nero
e va il fiume del tempo
mi scorre tra le dita
Nella sua acqua
mi bagno.
Nel suo specchio scuro
incontro tutte le ombre
care e familiari.
Mi fermo sulla riva
a sospingere un pensiero
poi devo andare.
Tutto deve continuare.
Flusso che non si interrompe
catena che non si rompe.
Si, vi lascio tutti qui
miei amati fantasmi.
Ora devo andare.
Poesia scritta il 21/05/2025 - 08:42Da SABYR POETRY
Letta n.308 volte.
Voto: | su 1 votanti |
Commenti
Certo Sabyr, sapere lasciare anche quelle. Buona serata 

MARIA ANGELA CAROSIA
23/05/2025 - 20:50 --------------------------------------
Vero. Anche saper lasciare andare le cose che non tornano Grazie Maria Angela 

SABYR POETRY
22/05/2025 - 18:59 --------------------------------------
A volte bisogna lasciarsi il passato alle spalle, pensando ad altro, come scrivere un pò, che aiuta, a sentirsi meglio. Molto profonda davvero. 

MARIA ANGELA CAROSIA
22/05/2025 - 09:38 --------------------------------------
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