Sono stanco e pure insofferente.
Voglio carezze spoglie,
ruvide di fico
e fresche di rugiada.
Voglio parole rocciose,
pesanti come massi
che schiaccino le coscienze.
Non voglio veli,
né fiori d'ombra
a coprire il marcio.
Voglio crepe
che rigurgitano luce
tra i denti del silenzio
nella bocca dell'omertà.
Date fuoco
alle finzioni,
ai sorrisi d'oro già venduti,
all'amore tra amici.
Io sono stanco
di chi tace
mentre il mondo cade.

Letta n.6 volte.
Voto: | su 0 votanti |
Commenti
Nessun commento è presente
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.