La luce opaca del mattino
non mi sembrò di buon auspicio
anche se,
testarda ed introversa, spingeva
per foggiare un nuovo giorno.
non mi sembrò di buon auspicio
anche se,
testarda ed introversa, spingeva
per foggiare un nuovo giorno.
La bruma si erse in cielo
col caldo afoso dell’ estate bruta,
il cui umore di sovente muta,
mentre nella pieve,
accecati dal respiro di quel drago
e penzolanti a testa in giù,
strani augelli, proclivi all’empietà,
simulando, si contrivano di più.

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Commenti
Divertente il tuo modo "aulico" di scrivere, ha ritmo e par che balli in tondo e nella chiusa che molti non san come richiudere, non vi è amaro e l'occhio non si sgrana! Dei complimenti io invero a te faccio!





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