chiudo le finestre
della mia camera,
spalancate su di un mondo
troppo rumoroso.
Il brusio della vita
che avanza tronfia
senza che io riesca mai ad afferrarla
mi fa urlare di rabbia.
Solo un grido silenzioso
che non riesce nemmeno ad uscire
dalla mia gola.
Il vetro mi protegge adesso
dal rumore della vita
quotidiana e
della sua quieta felicità.
Eppure
il vero rumore è dentro di me,
cocci di anima che si spezzano.
La mia rabbia che scaglia
bicchieri di insoddisfazione
sulle pareti del mio io.
Osservo le nubi scure
che corrono veloci nel cielo estivo.
Forse fra poco
un temporale
farà urlare il cielo
e la mia anima
finalmente vibrerà
al suono
della vita che
si arrabbia.
Dopo un temporale,
si sa,
l'aria è sempre più tersa.
Non bisognerebbe invidiare
la calura tranquilla,
quel rumore monotono
e rassicurante,
che sembra avvolgere tutto.
A volte è necessario
che un tuono
faccia tremare il mondo,
non un rumore assordante
ma il suono della vita
che si purifica.
Poesia scritta il 09/11/2025 - 12:14Voto: | su 0 votanti |
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