vispi e un po’ monelli
si misero a giocare
in procinto di mangiare.
Giovanni detto il Tosto
per gioco prese posto
che volle ad ogni costo
sulla sedia di Ariosto.
Ariosto indispettito
prese quello di Benito
che poco divertito
perse tutto l’appetito.
Benito il cervellone
colse al volo l’occasione
senza fare confusione
anticipò il Carlone.
Deciso e poco scosso
Carlone grande e grosso
soffiò il suo a Tonino
magro come uno stecchino.
Senza perdere un istante
Tonino assai galante
prese il posto di Gervaso
che aveva un lungo naso.
A Gervaso l’ultimo posto
di Giovanni detto il tosto
così presero a mangiare
a ridere e a scherzare.
Quel giorno i sei fratelli
vispi e un po’monelli
capirono che in fondo
la vita è un girotondo.
Poesia scritta il 27/09/2014 - 20:23Voto: | su 8 votanti |
Buona giornata, Bruno
Pietro Brosio
03/10/2014 - 14:17
Auro Lezzi
01/10/2014 - 20:43 non mi piace essere critico...
ma non sopporto che uno scerzi sulle opere altrui.
Mario Bruno Ciancia
01/10/2014 - 19:49 Sperando che non ci caschi il mondo.
Molto apprezzata.
Saluti
Romualdo

Romualdo Guida
28/09/2014 - 19:35
Giuseppe Vita
28/09/2014 - 17:36 se fregaron delle sorelle.
E pure quelle del nonno
della zia e di zio Totonno.
E para ponzi ponzi pò
bello Bruno sto sfottò.
Auro Lezzi
28/09/2014 - 17:11 Ciao
Aurelio
Aurelio Zucchi
28/09/2014 - 17:09 Mario,a rileggerti con piacere,buona giornata

genoveffa 2 frau
28/09/2014 - 16:22 Così va la vita.
"Quel giorno i sei fratelli
vispi e un po’monelli
capirono che in fondo
la vita è un girotondo."
Molto apprezzata tutta, simpatica ed amara la chiusa.
Bravo Mario, sempre un piacere leggerti.
Serena giornata,
Marina 
Marina Assanti
28/09/2014 - 15:24



