Ogni tanto mi guardi,
ed ogni tanto
anche io ti guardo
ed ogni tanto
anche io ti guardo
ed i nostri sguardi
si legano
per qualche misteriosa alchimia,
si legano
come foglia al ramo d'Ottobre,
come un volo di rondine
si lega
al cielo vespertino.
Ogni tanto ti guardo,
ed ogni tanto
anche tu mi guardi
eppure i nostri occhi
non si abbracciano
come facevano prima,
come si abbraccia un'onda
con la sabbia calda d'Agosto.
Ora non siamo più
la luce di questo universo
ma solo un abbaglio
che acceca i nostri
cuori ormai muti,
ormai ciechi,
ormai tristi,
ormai morti.

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Commenti
Un amore intenso,condiviso per pochissimo tempo, e poi dimenticato come se non fosse mai esistito, o vissuto ed interrotto dalla morte? Tocca davvero, chi la legge. Bravo!


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struggente e malinconica poesia sull'amore tra due persone,e il passare del tempo,che rende canuti e anziani;e tante cose cambiano.


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Come non condividere questi tuoi versi,essere invisibili alla persona che ti sta accanto è la cosa peggiore che possa esistere in un rapporto!Ciao! 



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Amara constatazione.. guardare ma non vedere!!





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