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Cammineremo sulle macerie del mondo

Cammineremo sulle macerie del mondo quando tutto questo un giorno finirà, quando chi ci tiene in scacco finalmente cadrà, e potremo calpestare anche la loro dignità, come loro hanno calpestato e calpestano la nostra tenendoci al guinzaglio delle loro losche menti diaboliche che pensano solo a fare denaro; loro che ci hanno condotto fin qui, in questo stato di emergenza, in questo stato pietoso chiamato Italia; loro, tutti loro, molti dei quali dovrebbero essere al fresco e invece troppo spesso se ne stanno al caldo di spiagge infinite in posti per soli adepti del potere mentre ciò che hanno fatto continua a congelare le nostre speranze. Ma io voglio essere ottimista, voglio credere che pagheranno per tutto questo quei clown in giacca e cravatta che ci lasciano in braghe di tela facendo finta di preoccuparsi per noi ma che sono vittima ormai di quella spirale da cui non riescono più ad uscire, perché il potere acceca, obnubila la mente, e se già di base non hai un'anima o un cuore sufficientemente profondi per salvarti, non torni più indietro. Ma pagheranno, oh sì che lo faranno, tutto torna indietro come un boomerang, e allora capiranno di aver speso male le loro miserabili vite, di averle sprecate a fare la gara del potere, scegliendo il male ma travestiti da angioletti. E così lo stesso per tutti coloro che li hanno seguiti solo e soltanto per interessi personali, fregandosene di ogni aspetto morale pur di vedere i propri affari andare avanti. Tutte queste persone porteranno il mondo ad esplodere o ad implodere, ed esploderanno con esso; porteranno all'esasperazione perfino il cielo, il mare, la natura, e allora pagheranno, e tutti coloro che avranno avuto la pazienza e la dignità di combattere, di aspettare, di non soccombere, di non scendere a compromessi, tutti coloro che sono vittime e non figli della loro società, potranno marciare fieri sui resti di quel mondo sporco.



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Racconto scritto il 11/11/2014 - 13:29
Da Gilles Garufi
Letta n.1212 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


Viviamo sui resti di ciò che fu già eccellente.
Il finale ricorda quello della Coscienza di Zeno...

Glauco Ballantini 12/11/2014 - 10:21

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