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Delirio del bosco

Martedì scorso, non sapendo cosa fare e cercando un posto fresco ho
pensato di sbattere il caldo andando a fare un giro al Boscosceso.
Il Boscosceso è un bosco frequentato da quelli che non sapendo
cosa fare, lo visitano.
All' entrata si vede bene un cartello che sta all' entrata con su scritto:
" Entrata del Boscosceso, attenzione alle buche invisibili ".
Fortunatamente per precauzione ho portato con me il mio
" Total Detector "...il rilevatore rivelatore di qualsiasi cosa.
Questo marchingegno ha moltissime funzioni, tra le quali la posizione
di " Hole Detector ", importantissima qui, la funzione di " Snake Detector",
che oltre ad avvisare della presenza di rettili riconosce una borsetta in
pelle di serpente vero da una fregatura.
C'è anche il settaggio " Easy girl Detector " che distingue una ragazza
facile da una pagamento...
Mi addentro nel verde ombroso con il mio gioiello tra le mani ( Il Total
Detector, cosa avete capito? ) e noto subito un' eterogeneicità arborea
spiccata.
Ci sono alcuni alberi-beri che non godono di buona salute...solo ed
esclusivamente per questo delirio mi ritrovo per caso qualche pastiglia
di vitamine del gruppo B, col coltellino svizzero faccio qualche innesto...
Speriamo funzioni.
Ho visto un esemplare di alberretto, provvidenziale in caso di pioggia
ma attira i fulmini come pochi, un’ altra insidia del Boscosceso.
Ecco laggiù un paio di albernoccoli, si riconoscono dal fusto escrescenzioso.
Tra gli alberi da frutto vedo qualche albergamotto mentre di alberghi
da frutto neanche uno, siamo in un bosco d' altronde.
Alberi di lusso come l' alberlina non ne vedo...li avranno rottamati.
Il mio Hole Detector sta impazzendo, segnala buche in ogni dove, ci sono
più buche che non buche, meglio spostarlo in posizione " Non Hole Detector ".
Cammino cautamente tra le numerose insidie del Boscosceso tra le quali
le farfall-out, le micidiali lepidottere radioattive ed i fun-ghiottoni,
i miceti onnivori, mangiano anche i metalli e son ghiotti di ottone.
Oops ! Sono inciampato in qualcosa, sembra proprio un troncomatoso,
poverino...
Faccio due passi ancora, uno il piede destro ed uno con attenzione,
Cosa vedono i miei occhi?
Un cesso in ceramica, bianco pulito, incredibile, non resisto all' idea di
cagarci dentro e mi appresto con soddisfazione a defecarci...
Niente, non ci riesco.
Secondo mè è troppo pulito ed inconsciamente mi blocca,
e poi mica posso poi tirare l' acqua.
Allora mi ricompongo e proseguo con l' intestino pieno, c'è un forte odore
di muschio nell' aria, si profumano anche i boschi adesso, va bè.
Mi dirigo all' uscita che ha un cartello di arrivederci in cui vi è scritto:
" Uscita del Boscosceso, il paradiso che vi ha sorpreso ".
Da una piccola scatoletta legata al cartello esce una colorita foto
da una fessura, è la rappresentazione di un uomo sbragato su un
cesso con un Total Detector in mano...
L'espressione dello sforzo è la parte clou!



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Racconto scritto il 20/07/2011 - 11:25
Da Andrea Castellini
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