Il nerd
Giorgio, un amico che ho conosciuto da poco all'università, non appena gli ho accennato tramite WhatsApp che il mio sistema operativo si è impallato, è subito corso a casa mia per ripristinarlo. Va pazzo per i computer e, come sempre, offre la sua assistenza per il gusto di farlo, difatti il guadagno deriva dalla soddisfazione di dimostrare di risultare il migliore.
'Il computerista' è già sul punto di terminare con le configurazioni, sembra l'incarnazione di Flash, il leggendario eroe dei fumetti noto per la supervelocità.
Dal momento che gli arriva un messaggio sul cellulare, si prende un attimo di pausa, dando così un po' di respiro a quel povero mouse. Osservo per l'ennesima volta il suo aspetto stravagante: maglietta nera, sulla quale è riportata una frase in giallo fluorescente "Nerd? I Prefer the Term intellectual badass," mocassini marroni, jeans strappati e i capelli rasta raccolti da una bandana variopinta.
Più lo guardo, più ritengo che sarebbe perfetto per un ruolo nella sit-com americana 'The Bing Bang Theory.' In pratica, interpreterebbe se stesso.
Si è rituffato sul mio PC, e tra un click e l'altro, parliamo di programmi da installare o da disinstallare. La conversazione successiva la faccio scivolare sulle donne. Giorgio si limita ad annuire o a mormorare dei «Sì sì», «Ho capito», «Ambè»... magari per dissimulare il disagio di essere attorniato dalla sfiga e non dalla fxxa. Tipico di molti nerd.
Ha riavviato il Windows e, nell’attesa che si apra la schermata, si degna di staccare gli occhi dal monitor e mi fissa in modo ambiguo.
«Tony, chissà che idea ti sei fatto di me. Se sapessi...»
«Spiegati meglio.»
«Ascolta, anche se campo di pane e informatica, ciò non significa che le mie interazioni col gentil sesso si rilevino un disastro. Pensa che ho la possibilità di accedere nelle camere da letto di un mucchio di ragazze, con la scusa di riassestare i loro computer» mi svela, emettendo una risatina da bambino scemo.
«Sei un grande! Ho sbagliato a sottovalutarti!»
«Ah, prima il dovere e poi il piacere. Okay, su, basta chiacchiere!» esclama, troncando il discorso, e torna a concentrarsi per gli ultimi ritocchi.
Ha finito, si alza dalla sedia da scrivania e mi comunica che ha un impegno. A quanto pare, Jessica, una sventolona da paura che frequenta la facoltà di giurisprudenza, ha bisogno di lui per ripulire il portatile infestato dai virus. Lo accompagno all'androne, e ci salutiamo in strada, pronto a sgommare via su un vecchio Scarabeo.
Cosa intendeva dire per l'esattezza con quel «Ah, prima il dovere e poi il piacere!» Prima i computer, forse? In ogni caso, sa come mettere mano.
'Il computerista' è già sul punto di terminare con le configurazioni, sembra l'incarnazione di Flash, il leggendario eroe dei fumetti noto per la supervelocità.
Dal momento che gli arriva un messaggio sul cellulare, si prende un attimo di pausa, dando così un po' di respiro a quel povero mouse. Osservo per l'ennesima volta il suo aspetto stravagante: maglietta nera, sulla quale è riportata una frase in giallo fluorescente "Nerd? I Prefer the Term intellectual badass," mocassini marroni, jeans strappati e i capelli rasta raccolti da una bandana variopinta.
Più lo guardo, più ritengo che sarebbe perfetto per un ruolo nella sit-com americana 'The Bing Bang Theory.' In pratica, interpreterebbe se stesso.
Si è rituffato sul mio PC, e tra un click e l'altro, parliamo di programmi da installare o da disinstallare. La conversazione successiva la faccio scivolare sulle donne. Giorgio si limita ad annuire o a mormorare dei «Sì sì», «Ho capito», «Ambè»... magari per dissimulare il disagio di essere attorniato dalla sfiga e non dalla fxxa. Tipico di molti nerd.
Ha riavviato il Windows e, nell’attesa che si apra la schermata, si degna di staccare gli occhi dal monitor e mi fissa in modo ambiguo.
«Tony, chissà che idea ti sei fatto di me. Se sapessi...»
«Spiegati meglio.»
«Ascolta, anche se campo di pane e informatica, ciò non significa che le mie interazioni col gentil sesso si rilevino un disastro. Pensa che ho la possibilità di accedere nelle camere da letto di un mucchio di ragazze, con la scusa di riassestare i loro computer» mi svela, emettendo una risatina da bambino scemo.
«Sei un grande! Ho sbagliato a sottovalutarti!»
«Ah, prima il dovere e poi il piacere. Okay, su, basta chiacchiere!» esclama, troncando il discorso, e torna a concentrarsi per gli ultimi ritocchi.
Ha finito, si alza dalla sedia da scrivania e mi comunica che ha un impegno. A quanto pare, Jessica, una sventolona da paura che frequenta la facoltà di giurisprudenza, ha bisogno di lui per ripulire il portatile infestato dai virus. Lo accompagno all'androne, e ci salutiamo in strada, pronto a sgommare via su un vecchio Scarabeo.
Cosa intendeva dire per l'esattezza con quel «Ah, prima il dovere e poi il piacere!» Prima i computer, forse? In ogni caso, sa come mettere mano.

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Commenti
Ciao Mary, il caro Giorgio come giustamente dici "sa il fatto suo" poiché sistema, smonta, rimonta etc. e cosa non poco importante per lui non esiste il cosiddetto "tasto sbagliato"
Un pc in bagno? Ma non lo sai che il bagno è il locale dove ci sono più... virus? Ma se il nerd "avrà altro da fare", gliene importerà poco.
Simpatico anche il tuo commento. Grazie!



Un pc in bagno? Ma non lo sai che il bagno è il locale dove ci sono più... virus? Ma se il nerd "avrà altro da fare", gliene importerà poco.
Simpatico anche il tuo commento. Grazie!








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Beh il nerd se non funziona il PC oltre a prendere giochi e giocarci per ore, sistema il PC e di solito il PC delle ragazze è nella camera
quindi sa il suo fatto
Opterei per mettere il PC in un bagno, poi vedi non lo sistemerà più
Avrà altro da fare
simpatico




Opterei per mettere il PC in un bagno, poi vedi non lo sistemerà più


Avrà altro da fare






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Grazie Vincent Corbo e Santa Scardino per i vostri soddisfacenti commenti.
Il finale effettivamente rimane enigmatico quanto l'espressione del Nerd di nome Giorgio che la sa lunga non solo in fatto di computer o informatica oppure videogames.
Alcuni lettori mi hanno richiesto un seguito per agganciarmi al finale ma non credo che lo scriverò. Penso proprio che la frase finale d'effetto di Giorgio resta e resterà appunto interpretativa.
Grazie ancora e alla proxima!!!
Il finale effettivamente rimane enigmatico quanto l'espressione del Nerd di nome Giorgio che la sa lunga non solo in fatto di computer o informatica oppure videogames.
Alcuni lettori mi hanno richiesto un seguito per agganciarmi al finale ma non credo che lo scriverò. Penso proprio che la frase finale d'effetto di Giorgio resta e resterà appunto interpretativa.
Grazie ancora e alla proxima!!!


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...stare con le ragazze che lo chiamano ? Con tutte queste domande non riesco neppure io a capirne il finale. Ma forse è bello proprio per questo il tuo racconto, lascia pensare, per cui i commenti sono piacevolissimi. Ciao. 



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La prima considerazione che faccio a questo racconto è che tu hai un modo di scrivere che ipnotizza il lettore. Per quanto riguarda la storia narrata ma più precisamente il personaggio,si presta a più riflessioni. La sua genialità nel campo informatico è solo una sfida con se stesso o è un mezzo per 'cuccare'?. Inoltre se lui non percepisce alcun compenso per gli interventi che fa perché parla di 'dovere,? Qual'è il suo vero piacere dimostrare la sua superiorità agli altri o ......


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Gestisci molto bene i tempi...condivido il commento di Francesco Gentile.


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POETA DELL'AMORE LUPO DELL'AMI un caloroso ringraziamento anche a te. Sapere che un mio componimento piace, mi riempie di orgoglio e mi spinge a continuare a scrivere 



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MOLTO BELLA UN MAGNIFICO RACCONTO CHE SI LASCIA LEGGERE MOLTO BENE 



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Grazie Francesco,sono contento che ti è piaciuto!! L'ho scritto stanotte (causa insonnia)
il finale...ecco chissà cosa intendeva dire esattamente Giorgio? A chi avrebbe dato la precedenza? Possiamo andare a intuito con il "forse i computer" e sottolineo il FORSE






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Eh.. mi sono imbattuto nel tuo nuovo racconto. La caratterizzazione dei personaggi, come l'impressione delle atmosfere, è coinvolgente, insomma, da scrittore navigato. Bello, scorrevole e piacevole da leggere. Riguardo alla pseudo domanda, sul finale, mio pareva di averla letta già... la risposta. Molto bravo 



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