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Solo altre 7 vite

"Che belli occhi che hai. Enormi di paura di trovarsi davanti uno che non è più lo stesso, o uno che è sempre lo stesso imprigionato in chi è diventato matto. Ora non mi bacerai, e se ti conosco neanche dirai nulla, e se me ne lamentassi ti incazzeresti, perché a sentire te non avresti niente da dire.
L'ha voluto lui che ti vedessi in questi minuti spicci di una sigaretta dietro casa tua, perché di tutto il giorno dovevi uscire proprio ora. E a proposito stai uscendo o stai tornando? Sei stata con un altro che adesso ti piace? Lasciami stare, lasciati perdere. Pensa a curarti come eri curata con me. Guarda nei tuoi occhi e trova quello che vedo io.
Addio"


Disse così, e la lasciò immobile davanti a quella città che sembrava avere meno parole di lui, non ostante le milioni di voci. I suoi occhi grandi sgranavano la luce che illudeva la piazza, e mentre lo fissava andare via i colori riducevano tutto ad uno sfondo frammentato. Si rese conto che lui si sarebbe girato verso di lei nei prossimi mille sogni, ma che il sogno non è in questa vita. Rimase ferma, intrappolata tra mura di pensieri ridondanti, che solo la pioggia del giorno dopo poté abbattere. Si fece largo tra le macerie nere dei suoi desideri, sotto al cielo che anni prima conobbe le sue paure. Fissava ancora lo stesso punto ormai lasciato vuoto
"Tornerò da te, tra altre 7 vite"




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Racconto scritto il 26/05/2017 - 03:21
Da Luca Agosto
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