I
Oh marzo bello e gentile ,
perché non ti ammanti
di primule,di viole?
Ancor non pende il violaceo
glicine dal rami secchi dell' inverno.
Sembran muti gli orti
che di giorno in giorno si destano al novello sole .
Ma, risuona pianto, duolo
che ammutolisce il core.
Dall' alpi allo stretto ,
scorre dolore che in seno pon
fatal sconcerto.
Morte fine ,vile
senza lingua e credo ,
popoli diversi tutti uniti
al tuo tormento.
Nemico altero vile senza amore
che a pugna ci porti,
a viso ignoto ,sei punitor,
per l 'umano vizio agli occhi del
Signore ?
Non bardate i vostri cavalli
non fate risonar le lance
che qui non ve onor ma vanagloria
Non segue disciplina ma porta a ruina quelli che gradisce
ne spende fatica.
Alla voce della prece ognun s 'affida
Ispera grazia per la sua dimora.
Serpeggia fra noi
Il mortifero coronato,
lambisce coste
da un lato all' altro ,
dalla croce al corano.
Passa per l 'eterna e gloriosa
Capitolina
Tocca terranova Berlino,Barcellona
Parisi langue la torre tace.
Dei morti lunga folla,
alla terra misere spoglie,
Il fango ingoia.
Si strozza nella gola il nome
d'ogni caro ,
maledir il giorno
l' anno di cotanto inganno.
Cielo plumbeo senza sole ,
di' lugubri avulsi da spe',
ma solo il mieter
di sora morte .
Peste infame del popolo tiranno ,
fuggi via lascia le nostre strade
I nostri campi ,
la primavera bussa ,
e l' aere deve esser pregna
di floreal aroma.
Angeli in bianca veste ,
non vedono notte,
ristoro ,
con vetri e infusi ,
strappando alla bara
un moribondo .
Ma come tutto inizia
di poi si resta.
Per ogni borgo
della patria mia ,
non più il vociare
per i viali ,
non più mercanti
all' opra intenti,
bambinetti correr
alle scuole.
Italia bella ,
gloriosa ,
fiera,
più volte ferita
ma sempre eretta .
E' guerra nel ventre
tuo ,
Il nemico e 'all' erta.
Squillo di tromba
tutti al tuo grido
al tuo richiamo
l'.onor affida
Hai visto il tuo
solo offeso
da alemanno
e bretone
eppur brilla la tua corona.
Pur ora invasa ,
da chi si nasconde
nell' ombra,
Sarai vittoriosa
sarai odorosa di rosa.
Aprile
si versa a maggio
Tosto saran alla tua porta .
Oh marzo bello e gentile ,
perché non ti ammanti
di primule,di viole?
Ancor non pende il violaceo
glicine dal rami secchi dell' inverno.
Sembran muti gli orti
che di giorno in giorno si destano al novello sole .
Ma, risuona pianto, duolo
che ammutolisce il core.
Dall' alpi allo stretto ,
scorre dolore che in seno pon
fatal sconcerto.
Morte fine ,vile
senza lingua e credo ,
popoli diversi tutti uniti
al tuo tormento.
Nemico altero vile senza amore
che a pugna ci porti,
a viso ignoto ,sei punitor,
per l 'umano vizio agli occhi del
Signore ?
Non bardate i vostri cavalli
non fate risonar le lance
che qui non ve onor ma vanagloria
Non segue disciplina ma porta a ruina quelli che gradisce
ne spende fatica.
Alla voce della prece ognun s 'affida
Ispera grazia per la sua dimora.
Serpeggia fra noi
Il mortifero coronato,
lambisce coste
da un lato all' altro ,
dalla croce al corano.
Passa per l 'eterna e gloriosa
Capitolina
Tocca terranova Berlino,Barcellona
Parisi langue la torre tace.
Dei morti lunga folla,
alla terra misere spoglie,
Il fango ingoia.
Si strozza nella gola il nome
d'ogni caro ,
maledir il giorno
l' anno di cotanto inganno.
Cielo plumbeo senza sole ,
di' lugubri avulsi da spe',
ma solo il mieter
di sora morte .
Peste infame del popolo tiranno ,
fuggi via lascia le nostre strade
I nostri campi ,
la primavera bussa ,
e l' aere deve esser pregna
di floreal aroma.
Angeli in bianca veste ,
non vedono notte,
ristoro ,
con vetri e infusi ,
strappando alla bara
un moribondo .
Ma come tutto inizia
di poi si resta.
Per ogni borgo
della patria mia ,
non più il vociare
per i viali ,
non più mercanti
all' opra intenti,
bambinetti correr
alle scuole.
Italia bella ,
gloriosa ,
fiera,
più volte ferita
ma sempre eretta .
E' guerra nel ventre
tuo ,
Il nemico e 'all' erta.
Squillo di tromba
tutti al tuo grido
al tuo richiamo
l'.onor affida
Hai visto il tuo
solo offeso
da alemanno
e bretone
eppur brilla la tua corona.
Pur ora invasa ,
da chi si nasconde
nell' ombra,
Sarai vittoriosa
sarai odorosa di rosa.
Aprile
si versa a maggio
Tosto saran alla tua porta .
Corrado cioci
Un mio pensiero
sulla epidemia di corona virus

Letta n.762 volte.
Voto: | su 1 votanti |
Commenti
Bellissima molto piaciuta 



--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.