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Allora siedi qui ad ascoltare

tu mi dici che sono brava a parole
allora siedi qui ad ascoltare


vorrei che le onde del mare attaccassero la mia pelle, intimidita dal freddo
e che tu fossi seduto a guardare,
a pensare come evitare che il mondo mi divori,
come difendermi da me stessa
anche se sai che non voglio essere difesa
e che ti alzassi in piedi quando sto per crollare
anche se ti sembro inespugnabile
un respiro può affogare la coscienza fra le costole, mute, che stanno ad aspettare.
vorrei che raccogliessi le tazzine sporche di caffè che lascio in giro
e che imprimessi le mie labbra, avide di amore,
incastrate sui bordi, fra i tuoi mal di schiena,
per portare un po’ d’ingannevole quiete
dove tu non riesci ad arrivare.
ma soprattutto vorrei che dimenticassi
quanto sono brava con le parole
e ricordassi quanto sei bravo ad ascoltare,
custodiscimi fra i tuoi silenzi e le mie parole vuote perché non c’è cosa più bella che vorrei
se non che tu fossi esattamente
come sei.




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Racconto scritto il 21/08/2023 - 22:05
Da Giulia Cacopardo
Letta n.365 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


Credo che l'intesa nasca proprio lì quando uno parla occorre ascoltare, potrebbe anche non essere in sintonia con le altre idee ma inviti l'altro ad ascoltarti quando è il r tuo turno di parlare saggia e deliziosamente gradevole Tonino Brava Giulia come dice Vasco

FADDA TONINO 22/08/2023 - 07:48

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