Esercizio in base a un TEMA
Le istruzioni sono:
Scrivi un racconto in base a questo TEMA: "Giulia ha deciso di dimagrire".
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BARRIERE
Quando mi sono ammalato ho visto la mia vita fuggire come il vento, una brezza violenta che non chiede il permesso ma ti entra in testa, cuore e ossa.
Continuavo a chiedermi: “Perché?”
Mi arrovellavo il cervello per avere una risposta, ma dovevo cercarmi, ancora non ho ben trovato ma mai come ora mi sento vicino.
Ricordo quando mi esclamavo: “Ma sono solo un ragazzo”.
Se facevo un giro nel mondo di chi si sente svantaggiato, avrei capito che il mondo non mi era dovuto.
Se poi credi di essere sfigato ti guarderai intorno e vedrai tizi che nel cesso il cervello hanno buttato.
Forse dovrei saper aspettare ciò che nel mondo fa male, perché è facile giudicare ciò che per me non va bene.
Fa male vedere che il mondo non ti vuole e quando abbatte una barriera … eh, e che è … pare che ha vinto una lotteria.
Ho fatto video denunce, mostrato il mio dissenso ma non mi ascolta l’ignorante che vive nel senza senso.
Allora niente cambia sotto questo cielo in cui anche l’azzurro è nero.
E’ soltanto colpa dell’essere umano che s’è sfuggito di mano e baratta il suo cervello con un iPhone ultimo modello o un televisore al “plasma” … con un nome che pare uscito dalla melma.
E ora che sono un po’ più grande assaporo questa vita con la voglia di scoperta che ha negli occhi un bimbo che gioca all’aria aperta e si gode questo giorno come il primo dell’anno.
Non mi fermo a guardare le brutture, per quelle basto io cerco di non essere come voi ma so che nessuno è meglio, non punto il dito a chi non ha cervello.
Quando vado in giro, guardo la strada e il marciapiede dissestato, penso a quella persona a cui non ho parlato, quella che non ho salutato e quella (anche se non credo, perché chi me se prende?) che non ho amato.
Guardo quella tristezza mattonata … beh sai che penso? Me la so meritata e lamentati con te che l’hai voluta.
Mi dico: “Ah, stronzo!”.
Quando stavi bene te ne fregavi e solo divertimento volevi e chi era come te non vedevi.
Non voglio avere ragione, la vita mi sono mangiato, questo l’ho capito e so che lo fai in buona fede ma attento che se mi assecondi il cervello mi rompi.
Non sprecare energie tanto sei te che con la tua vanità che non vuoi cambiare modo di agire.
È importante impegnarsi a cambiare non ti devi lamentare e fermo stare perché se lo fai a che serve urlare.
Mettiti in testa che tutto quello che hai davanti è anche colpa nostra … i puri dei disastri.
Non buttare la vita sveglia che chi vuole amare di amore si circonda.
CONSAPEVOLEZZA ci vuole quello, per dare linfa al tuo cervello.
Continuavo a chiedermi: “Perché?”
Mi arrovellavo il cervello per avere una risposta, ma dovevo cercarmi, ancora non ho ben trovato ma mai come ora mi sento vicino.
Ricordo quando mi esclamavo: “Ma sono solo un ragazzo”.
Se facevo un giro nel mondo di chi si sente svantaggiato, avrei capito che il mondo non mi era dovuto.
Se poi credi di essere sfigato ti guarderai intorno e vedrai tizi che nel cesso il cervello hanno buttato.
Forse dovrei saper aspettare ciò che nel mondo fa male, perché è facile giudicare ciò che per me non va bene.
Fa male vedere che il mondo non ti vuole e quando abbatte una barriera … eh, e che è … pare che ha vinto una lotteria.
Ho fatto video denunce, mostrato il mio dissenso ma non mi ascolta l’ignorante che vive nel senza senso.
Allora niente cambia sotto questo cielo in cui anche l’azzurro è nero.
E’ soltanto colpa dell’essere umano che s’è sfuggito di mano e baratta il suo cervello con un iPhone ultimo modello o un televisore al “plasma” … con un nome che pare uscito dalla melma.
E ora che sono un po’ più grande assaporo questa vita con la voglia di scoperta che ha negli occhi un bimbo che gioca all’aria aperta e si gode questo giorno come il primo dell’anno.
Non mi fermo a guardare le brutture, per quelle basto io cerco di non essere come voi ma so che nessuno è meglio, non punto il dito a chi non ha cervello.
Quando vado in giro, guardo la strada e il marciapiede dissestato, penso a quella persona a cui non ho parlato, quella che non ho salutato e quella (anche se non credo, perché chi me se prende?) che non ho amato.
Guardo quella tristezza mattonata … beh sai che penso? Me la so meritata e lamentati con te che l’hai voluta.
Mi dico: “Ah, stronzo!”.
Quando stavi bene te ne fregavi e solo divertimento volevi e chi era come te non vedevi.
Non voglio avere ragione, la vita mi sono mangiato, questo l’ho capito e so che lo fai in buona fede ma attento che se mi assecondi il cervello mi rompi.
Non sprecare energie tanto sei te che con la tua vanità che non vuoi cambiare modo di agire.
È importante impegnarsi a cambiare non ti devi lamentare e fermo stare perché se lo fai a che serve urlare.
Mettiti in testa che tutto quello che hai davanti è anche colpa nostra … i puri dei disastri.
Non buttare la vita sveglia che chi vuole amare di amore si circonda.
CONSAPEVOLEZZA ci vuole quello, per dare linfa al tuo cervello.

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