UNA SCELTA DEL PROTAGONISTA
Le istruzioni sono:
Il personaggio principale si trova a un bivio, deve scegliere una strada da percorrere. Quali saranno le conseguenze? Scrivete un racconto in cui emerga il conflitto interiore conseguente alla scelta.
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Fà la cosa giusta!
Che giornata maledetta!
Era dalle prime luci dell'alba in quel bosco,
il fucile stretto nelle mani ed il passo felpato per non far rumore.
Niente, solo qualche piccolo scoiattolo che saltellava
sugli alberi, qualche ghiro che scompariva lesto tra il fogliame.
Si fermò , appoggio l'arma su un tronco, tirò fuori il pacchetto
di sigarette e ne prese una, l'accese e incomincio ad aspirare,
spento il mozzicone guardò l'orologio e pensò fosse meglio rientrare.
Mise il fucile sulla spalla e tornò indietro per riprendere l'automobile,
era seccato, da tempo non gli capitava una giornata simile.
Fatti pochi passi sentì un fruscio, c'era qualcosa che si muoveva tra le foglie,
si fermò e nascondendosi dietro un 'albero cercò di capirne la provenienza.
La vide, una grossa lepre intenta a mangiucchiare l'erba, imbracciò il fucile, alzò
lentamente il grilletto per non far rumore e puntò la canna verso l'animale.
Mentre mirava la lepre voltò la testa e gli parve che lo guardasse stupita,sembrava che volesse implorarlo ,che gli parlasse e gli dicesse di non farlo. No , era solo un
impressione pensò sorridendo a se stesso e cercò di prendere meglio la mira. Era ben visibile, grigia, le lunghe orecchie e..., si fermò , nella mente gli apparvero le figure di Maria e Riccardo
i suoi due amati figli, riposizionò il grilletto. Guardò ancora l’animale e la saccoccia vuota ,rialzò il grilletto pensando alla misera figura che avrebbe fatto tornando a casa a mani vuote e fece per stringere il dito . L’animale era sempre lì e lo guardava ,pareva non avesse più timore. Gli sembrò che muovesse le labbra e parlasse , credette di sentire una frase :”Fà la cosa giusta”
Riabbasso lentamente il grilletto ,rimise l'arma sulla spalla e andò via.
Si voltò dopo pochi passi, adesso ne era certo la lepre lo seguiva con lo sguardo, si fermò
e notò i due leprottini che la rincorrevano , pensò di aver fatto la cosa giusta.
Era dalle prime luci dell'alba in quel bosco,
il fucile stretto nelle mani ed il passo felpato per non far rumore.
Niente, solo qualche piccolo scoiattolo che saltellava
sugli alberi, qualche ghiro che scompariva lesto tra il fogliame.
Si fermò , appoggio l'arma su un tronco, tirò fuori il pacchetto
di sigarette e ne prese una, l'accese e incomincio ad aspirare,
spento il mozzicone guardò l'orologio e pensò fosse meglio rientrare.
Mise il fucile sulla spalla e tornò indietro per riprendere l'automobile,
era seccato, da tempo non gli capitava una giornata simile.
Fatti pochi passi sentì un fruscio, c'era qualcosa che si muoveva tra le foglie,
si fermò e nascondendosi dietro un 'albero cercò di capirne la provenienza.
La vide, una grossa lepre intenta a mangiucchiare l'erba, imbracciò il fucile, alzò
lentamente il grilletto per non far rumore e puntò la canna verso l'animale.
Mentre mirava la lepre voltò la testa e gli parve che lo guardasse stupita,sembrava che volesse implorarlo ,che gli parlasse e gli dicesse di non farlo. No , era solo un
impressione pensò sorridendo a se stesso e cercò di prendere meglio la mira. Era ben visibile, grigia, le lunghe orecchie e..., si fermò , nella mente gli apparvero le figure di Maria e Riccardo
i suoi due amati figli, riposizionò il grilletto. Guardò ancora l’animale e la saccoccia vuota ,rialzò il grilletto pensando alla misera figura che avrebbe fatto tornando a casa a mani vuote e fece per stringere il dito . L’animale era sempre lì e lo guardava ,pareva non avesse più timore. Gli sembrò che muovesse le labbra e parlasse , credette di sentire una frase :”Fà la cosa giusta”
Riabbasso lentamente il grilletto ,rimise l'arma sulla spalla e andò via.
Si voltò dopo pochi passi, adesso ne era certo la lepre lo seguiva con lo sguardo, si fermò
e notò i due leprottini che la rincorrevano , pensò di aver fatto la cosa giusta.

Da andrea sergi
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Voto: | su 6 votanti |
Commenti
grazie Ilaria,un salutone


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Mi sono commossa! A tutti i cacciatori dovrebbe succedere una cosa del genere! Bellissima! 5*


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grazie antonio ,un caro saluto


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grazie Rocco,un caro saluto


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Bellissimo racconto scritto magistralmente.Bravo.


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Piu' di un messaggio... dal titolo.
Piu' di una riflessione... dal sequelar.
Più di un apprezzamento... dal mio leggerti.
Serena giornata Andrea.
*****
Piu' di una riflessione... dal sequelar.
Più di un apprezzamento... dal mio leggerti.
Serena giornata Andrea.
*****


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Grazie Anna,saluti


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grazie seby,una buona giornata


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Bravo Andrea, ho letto il tuo racconto tutto d'un fiato. La lepre che parla e dice "fa la cosa giusta" è veramente geniale.


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Mi aspettavo un' appostamento da caccia grossa e poi.... quel ripensamento,lo sguardo dell'indifesa lepre e dopo la giusta decisione!Bravo e ben scritto ***** 



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grazie Marirosa, buonanotte


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grazie Salvo,sempre generoso nei commenti,saluti.


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Non è soltanto bello e ben scritto, ma è soprattutto un messaggio deciso contro l'uso della violenza e della crudeltà verso ogni essere. Sembra dire: " Aboliamo ogni tipo di caccia all'essere vivente". 5*


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5*, mi è piaciuta molto come scrittura, l'ho trovata molto suggestiva, ma soprattutto le immagini descritte sono molto nitide. 



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