Tramontata è la luna
a metà della notte;
anche la giovinezza già dilegua
e ora nel mio letto resto sola.
Scuote l'anima mia Eros,
come vento sul monte
che irrompe entro le querce;
e scioglie le membra e le agita,
dolce, amara, indomabile belva.
Ma a me non ape, non miele;
e soffro e desidero.
(Saffo)
Rannicchiata nel mio letto,nonostante l'ora tarda e la stanchezza di una giornata pesante, non riesco a prendere sonno......ma la cosa non fa meraviglia.
Quello appena trascorso è stato per me un giorno tremendo, da segnare con il colore del lutto. Mariano, il mio Mariano, ha sposato Camilla ed io, come amica di entrambi, ero tra gli invitati. É stata sofferta la decisione di partecipare alla cerimonia ma è stato più forte di me; mi sarei pentita di più non andando. Fino ad oggi avevo mentito a me stessa e agli altri asserendo che mai e poi mai avrei assistito alle nozze di Mariano con una donna che non fossi io. Dieci anni d'amore finiti un maledetto pomeriggio di sei mesi fa in seguito all' incontro del tutto casuale e imprevisto tra Mariano e lei, la nostra amica d'infanzia, tornata dagli Stati Uniti dopo una permanenza di dodici anni per motivi di studio e di lavoro. Il destino lavorava a loro favore,tramando contro di me: nel momento in cui Mariano stava per entrare nella porta girevole dei Magazzini "Optimis optima", Camilla la imboccava per errore dalla parte interna per uscirne.
Un po' di imbarazzo iniziale, una risata, la proposta di Mariano di prendere un caffè insieme e la mia storia d'amore è finita.
Del rito religioso di oggi mi sono persa tutto, anche il momento del sì. Dei miei sensi funzionavano solo l'olfatto, stordito dal profumo di gelsomini e fiori d'arancio che ornavano tutti i banchi della navata centrale della Chiesa e la vista, con i miei occhi incollati sulla figura di lei , la ladra della mia vita, che nel suo abito da sposa appariva tanto, terribilmente bella, da strapparmi le lacrime, se avessi potuto permettermi di dare sfogo al mio dolore.
Ma a tutti oggi era consentita una lacrima, fosse anche solo di facciata, tranne che a me; io dovevo apparire olimpica e indifferente, io col mio cuore lacerato.
E che tremito dentro quando mi sono accostata agli sposi
per il rituale bacio d'auguri! Per quanto imbarazzato e fuggevole, quel lieve sfiorare le guance di Mariano mi ha riportato il ricordo incancellabile dei nostri incontri d'amore. Bastardo, senza cuore! Come hai potuto farmi questo?
E mentre mi tormento, impossibilitata a trovare ristoro nel sonno, me li vedo davanti i due innamorati che si apprestano, nella loro lussuosa camera d'albergo, a celebrare il loro privato cerimoniale nuziale. Al pensiero le lacrime ora scorrono copiose; non c'è un pubblico di curiosi dinanzi ai quali salvaguardare la mia dignità. Nel buio della mia stanza posso piangere, singhiozzare, a tratti anche gridare.
Questa profumata notte di maggio, che sembra invitare tutti al riposo e all'amore, si è per me trasformata in una notte d' inferno, tutta da dimenticare.

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Sei stata talmente brava ad entrare in quella parte della donna lasciata, tradita, abbandonata ( è l'america che rovina le donne, diventano stronze....ahahahah) che, se fosse solo un racconto di fantasia dovrei sbucciarmi le mani a suon di applausi. Invece io credo che tu sia stata facilitata da qualcosa di analogo che ti è successo...beh, applausi ugualmente, ma mi opiacerebbe capire se è solo finzione.Ciaociao















