IL PRINCIPE CHE SORPRESA
C' era una volta un Re che aveva come figlia una bellissima principessa.
Era mora e aveva gli occhi da cerbiatta.
Il suo sorriso era luccicante e provocante come una bella e succosa ciliegia appena raccolta, altro che mela Melinda!
Giocava sempre nel giardino reale, giocando con la sua pallina preferita vicino alla fontana.
S' immaginava una pallavolista professionista in mini reggiseno e shorts, dentro una spiaggia affollata da bei ragazzi che la incitavano alla vittoria.
Si stava allenando con tenacia, quando all' improvviso sentì un rumore e dalla paura si sporse troppo nella fontana, ritrovandosi i capelli inzuppati come un mocio vileda e il suo vestito bianco tutto trasparente, da far invidia perfino al bucato appena lavato.
Due occhi inquietanti guardandola le dissero: <<ah principessa delle rane, però da tanto non vedevo una bella frutta, fatti baciare la scollatura, te mordo assai.>>
La lingua si allungò come una pellicola infinita e lei mettendo le mani davanti urlò.
<<No, no no, no nonno, so che non sei un principe, sei un orco, o magari una capra o un umano strano, ma è l' ultima opzione!
Anche se sei verde non mi inganni sai!
Non sei nemmeno un oliva ascolana, sei bruto!
Mi serve solo la mia palla, voglio tornare dentro.>>
Il ranocchio la guardò ridendo.
<<Solo io posso restituirtela, solo se tu però mi prometti qualcosa in cambio. >>
<<Ma uffa ste favole, sono stufa.
Cosa vuoi da me?>>
<<Voglio che mi coccoli un pò, è da tanto che sono solo.>>
<<Ok, vada per le kokkole come gocciole! poi però compro le gocciole alla nocciola per dimenticarti!>>
Si tuffò come un' onda di passione profiterolosa e dopo qualche istante e qualche bollicina e gargarismo de collutorio, risalì in superficie.
Clelia prese la pallina e con un salto corse dentro il castello.
Si lavò, si piastrò i capelli e andò a cena.
Mentre mangiava la bistecca con le patatine, qualcuno bussò alla porta.
Il re le disse che la visita era per lei.
Curiosa come un certosa aprì e trovò la rana.
<<Ancora tu! vattene!>>
Il padre la sgridò e le disse che se aveva fatto una promessa doveva mantenerla.
Così il ranocchio si mise a tavola, si lucidò la schiena con una patatina fritta e dopo la addentò come uno spiedino.
Infine seguì la principessa in camera da letto.
Mentre si spogliava i suoi occhi si allungavano e in poco tempo dall' emozione tornò umano.
Si ritrovò nudo e crudo davanti a lei dopo il maleficio.
Clelia sorpresa e presa in contro piede sorrise pensando: <<ah ho capito sei Rocco Siffredi due, andiamo all' isola desnuda, sarò la tua conduttrice preferita!
Ciao ciao

Voto: | su 5 votanti |
finale da 10 e lode

















solo tu
davvero riesci a mettere le gocciole dappertutto






















Enio vado a vedere





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"La favola" nòva







Che sorpresa questo principe!!!















brava



