Racconto fantasy
Le istruzioni sono:
...i tuoi elementi soprannaturali o magici nell' eterna lotta del Bene contro il Male
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Il maggiolino insoddisfatto ( scrittura favolistica )
C'era una volta un maggiolino di nome Rosolino, ogni mattina, con i primi raggi del sole, apriva gli occhietti, sbatteva le alette, prendeva una fogliolina, la poneva sul dorso a mo' di mantellina e andava in cerca delle prime gocce di rugiada.
Dopo essersi dissetato si toglieva la mantellina ,si metteva sotto una cascatella e con le zampette cercava di cancellare quelle brutte macchioline nere che aveva sul dorso fin dalla nascita.
Ma ogni volta andava via deluso, quelle macchioline erano sempre lì.
Le contava ogni giorno dopo la doccia, ma non ne mancava mai nessuna.
Un giorno volò sulla mano di Matteo, un bambino che seduto in giardino scriveva una letterina al suo Angelo Custode, nella quale, rileggendo a voce alta, gli chiedeva di permettere al suo papà, partito per la guerra di tornare presto a casa.
Matteo alzò gli occhi dal foglio e vedendo il maggiolino fermo sulla sua mano, avvicinò un dito dell'altra mano al suo viso e disse:
-Dai, salta su--
Intanto una folata di venticello aveva portato via la fogliolina che era addosso a Rosolino.
Oplà, un saltino e sono sul tuo dito.--
Allora Matteo alzando il dito all'altezza dei suoi occhi e guardando Rosolino disse:
--Tu non sei qui per caso, io sono sicuro che le tue bellissime macchioline poggiate sul rosso del mio cuore mi porteranno fortuna ed io potrò riabbracciare il mio papà --.
Detto questo, Matteo muovendo la mano verso l' alto diede modo a Rosolino di volare via.
Dopo alcuni giorni ,per puro caso, forse, il maggiolino volò sul vetro della finestra della casa di Matteo e guardando attraverso il vetro lo vide seduto sul divano insieme ad un uomo che giocavano con la playstation.
Da quel giorno Rosolino diventò un maggiolino felice e orgoglioso delle sue macchioline nere, aveva capito che non erano poi così brutte, considerando che gli umani le tenevano in così grande considerazione e portatrici di desideri esauditi.
Capì anche che non era più il caso di strappare le foglioline ai quadrifogli.
Dopo essersi dissetato si toglieva la mantellina ,si metteva sotto una cascatella e con le zampette cercava di cancellare quelle brutte macchioline nere che aveva sul dorso fin dalla nascita.
Ma ogni volta andava via deluso, quelle macchioline erano sempre lì.
Le contava ogni giorno dopo la doccia, ma non ne mancava mai nessuna.
Un giorno volò sulla mano di Matteo, un bambino che seduto in giardino scriveva una letterina al suo Angelo Custode, nella quale, rileggendo a voce alta, gli chiedeva di permettere al suo papà, partito per la guerra di tornare presto a casa.
Matteo alzò gli occhi dal foglio e vedendo il maggiolino fermo sulla sua mano, avvicinò un dito dell'altra mano al suo viso e disse:
-Dai, salta su--
Intanto una folata di venticello aveva portato via la fogliolina che era addosso a Rosolino.
Oplà, un saltino e sono sul tuo dito.--
Allora Matteo alzando il dito all'altezza dei suoi occhi e guardando Rosolino disse:
--Tu non sei qui per caso, io sono sicuro che le tue bellissime macchioline poggiate sul rosso del mio cuore mi porteranno fortuna ed io potrò riabbracciare il mio papà --.
Detto questo, Matteo muovendo la mano verso l' alto diede modo a Rosolino di volare via.
Dopo alcuni giorni ,per puro caso, forse, il maggiolino volò sul vetro della finestra della casa di Matteo e guardando attraverso il vetro lo vide seduto sul divano insieme ad un uomo che giocavano con la playstation.
Da quel giorno Rosolino diventò un maggiolino felice e orgoglioso delle sue macchioline nere, aveva capito che non erano poi così brutte, considerando che gli umani le tenevano in così grande considerazione e portatrici di desideri esauditi.
Capì anche che non era più il caso di strappare le foglioline ai quadrifogli.

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