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Il quartiere

Serata da lupi nel quartiere popolare.


Non erano tanto i tuoni a far tremare, ma quelle macchine lanciate


a cento all’ora e che impedivano alle poche anime in circolazione


di far quattro passi o tornare alla propria abitazione.


Ma chi o cosa si credon d’essere questi idioti?


Perchè permettono loro di fare i piloti?


Qui ci vive gente normale che è già al limite.


Non ha certo bisogno di rischiare le proprie vite,


soprattutto se pensi che già rischiano grosso quando


a fine mese non è sufficiente l’incasso.


E allora che fare? L’agglomerato è già condannato.


Si , perchè droga, armi e prostituzione l’hanno devastato.


Che miseria in quest’angolo di mondo.


Che se guardi bene non è mica così sconosciuto sul mappamondo.


Si: Italia, Campania, Napoli, Ponticelli e Scampia.


E’ qui che molte vite, anche innocenti, si buttano via.


E loro ad esaltarsi ed urlare che il Pil ha fatto più zero virgola uno:


non avete capito nulla. Mi sa che di sapienza siete a digiuno.


Scendete di un gradino e porgete occhio e orecchio al mondo reale:


ci sta che, forse, riuscite a comprendere ciò che veramente vale.


Perchè prima di paroloni e schermaglia verbale , esistono cuori,


umanità e anime degne di una vita non marginale.




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Opera scritta il 13/10/2015 - 23:10
Da gabriele marcon
Letta n.1272 volte.
Voto:
su 3 votanti


Commenti


Carino, anche se in alcuni passi l'impegno della rima si sfilaccia un po'e vi è qualche ingenuità espressiva.

Giuseppe Novellino 14/10/2015 - 12:11

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