OPERA

Mi confondo ai mutamenti acquatici
e scivolo lungo i cristalli dell'anima caleidoscopica.
All'improvviso mi profumo di malinconia
con un sorso di cielo e un preludio di velluto.
Io, una canna impigliata nei sotterranei del mio tempo!
L'amore mi scuote tra contrasti e dissonanze.
Magnifica e crudele mi trastullo ai bordi di irti precipizi.
E come un processo erosivo
sfaldo nostalgie e sentimenti
nel concerto prosciolto
dalle liriche esistenziali.
Mi lego ogni presagio all'anulare!
Io sono l'avvelenata abitata dal vento...
Con un vasto aquilone al posto del cuore!

Opera scritta il 13/02/2017 - 10:47

Da sebina pintaldi

Letta n.1145 volte.

Espressivimante straordinaria.
Lieta settimana, Sebina.
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Rocco Michele LETTINI 13/02/2017 - 15:39

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:) ciao giancarlo
ho scritto questa poesia semplicemente ispirandomi alla foto che le ho allegato... Spesso mi piace comporre dei versi guardando un'immagine trovata a caso su internet. Comunque grazie

sebina pintaldi 13/02/2017 - 14:40

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non si direbbe sembri più dolcezza che avvelenata 5*

GIANCARLO LUPO POETA DELL'AMO 13/02/2017 - 13:40

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