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Ricordi e non più

Sotto un cielo grigio,
cancelli aperti,
triste ingresso,
viali alberati in un clima funesto,
muti gli assenti di un tempo che fu,
fra avelli gremiti di foglie,
rimpianti su di chi non è più.
Dalla chiesetta l'orologio batte le ore,
luce fioca,
calano le tenebre,
sembrano dire:
“La messa è finita, andate in pace”,
un fiore, una lacrima,
ricordi e non più.



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Opera scritta il 27/10/2017 - 17:38
Da Salvatore Rastelli
Letta n.1273 volte.
Voto:
su 5 votanti


Commenti


tristemente
meravigliosa, Salvatore

laisa azzurra 28/10/2017 - 13:41

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Poesia scritta con il cuore molto profonda,ciao Salvatore 5*

Paolo Perrone 28/10/2017 - 08:12

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Onoriamo i nostri morti, anche con la poesia. Grazie.

Teresa Peluso 27/10/2017 - 22:27

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Un velo di malinconia leggo in queste tue parole che lasciano il segno nel cuore e nelle coscienze....

ANNA BAGLIONI 27/10/2017 - 22:22

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be i nostri morti sono li ricordiamoli sempre

GIANCARLO POETA DELL'AMORE 27/10/2017 - 21:17

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