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omaggio a giulio regeni

Un lume vasto quanto il più puro sol
carezzommi nella mia troppo breve realtà
ogni minuto, prima di spiccar il prematuro vol
cercar con ogni mio respir volli verità.
Giovin ch’ancor fui mi scopersi appassionato
di quel sano e profondo informar che d’ogni civiltà è fiato
Cambridge, l’europea coscienza, l’Università
l’incessante ritmo scandiron della mia identità.
Fin in Egitto giunsi, di piramidi patria maestosa
di studio ardente, in una nazion ch’ebbe un tempo civiltà gloriosa
scoprir volli a mission mia di più del movimento sindacale
del fatto ignar ch’in ciò alcuni vedesser il male.
E giorno fu in cui qualcun della mia vita
decise l’innatural, prematura mia dipartita
contr’ogni rispetto, ogni dignità e natura
mi sottoposer a crudel barbara tortura.
Dal ciel vi vedo e tutto il vostro amor ho scorto
del comprender, papà e mamma e chi mi amò
in qual modo io davver sia morto.
Ma un sol ricordo vi prego non vi deve abbandonare
che d’intelletto e anima Giulio volle questo mondo amare.



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Opera scritta il 28/03/2019 - 10:37
Da cristiano comelli
Letta n.973 volte.
Voto:
su 1 votanti


Commenti


Mi è bastato leggere il titolo di questa tua opera per sapere già chi ne fosse l'autore. Stupenda dedica da un uomo così importante nel mondo della psicologia.Forse l'hai dedicata a Regeni per affermare il diritto alla libertà di ognuno di noi. A definire la tua bravura non ci provo neppure.
Un caro saluto, in attesa di finire il tuo secondo libro. Ciao .

santa scardino 28/03/2019 - 19:16

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Istinti e pulsioni
Nn ho ben compreso la dedica a Giulio Regeni...
...per amor della verità, forse?
..o di un'ipotetica libertà?
In ogni caso, di livello molto alto
Complimenti

laisa azzurra 28/03/2019 - 15:03

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