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Possessività

Ti tormenti
ferisci mettendoti
ad insinuare
che non centri
formi dei pericoli
non vivi
se non accetti di curarti
alcuni hanno la peggio
tu sì, ma più protezioni hai
affinchè le batterie cariche sono
Vigili, guardando sguardi
li controlli, che non ti vengano
rubati, al ferir delle emozioni
con le tue stesse mani
t'incateni, vieni usata
e poi gettata nell'oceano
nuoti sobbalzata da onde
giganti schizzandole
liberandotene
dandole ai malcapitati
Poveretti, farli soffrire
perchè, loro, non colpevoli
di questa croce
odiata e dannata
dal cosmico cielo
assorbito da veleni
soprannaturali?
E'indemoniata
corpi estranei
la trasformano
in un essere artificioso
e molto cattivo



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Opera scritta il 11/01/2020 - 21:45
Da MARIA ANGELA CAROSIA
Letta n.682 volte.
Voto:
su 1 votanti


Commenti


La tua poesia invita molto a riflettere.
Coinvolgente poichè scopre vizi frequenti dell'animo umano.

mare blu 18/01/2020 - 17:27

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Sai scavare nella profondità dell'anima una dote non comune.

Antonio Girardi 12/01/2020 - 16:13

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Come sempre Maria Angela un testo profondo che scava dentro il sentire umano, che pone domande che cerca risposte, che da l'esatta considerazione del possesso che porta a nulla.
Sempre intensa in un testo intenso. Il mio elogio.

Alpan . 12/01/2020 - 15:15

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Riflessivi episodi, molto piaciuto.
ancora complimenti..

Salvatore Rastelli 12/01/2020 - 10:15

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