Camminando per la solitaria via
all’ombra di vecchi ruderi
una necropoli io vidi emergere.
Mi sembrava veder tra gli inferi
nembi oscuri,
luoghi dove l'alba è cieca
e il Sol non bussa mai al giorno.
Nessun atto precede il tempo.
Tutto in se stesso nell'immutabilità ruota,
in quell'Averno
dove smarrita resta
ogni dritta via.
all’ombra di vecchi ruderi
una necropoli io vidi emergere.
Mi sembrava veder tra gli inferi
nembi oscuri,
luoghi dove l'alba è cieca
e il Sol non bussa mai al giorno.
Nessun atto precede il tempo.
Tutto in se stesso nell'immutabilità ruota,
in quell'Averno
dove smarrita resta
ogni dritta via.
Opera scritta il 03/07/2020 - 18:27
Letta n.808 volte.
Voto: | su 6 votanti |
Commenti
Ruderi che un tempo non hanno. Complimenti di cuore
MARIA ANGELA CAROSIA 06/07/2020 - 14:21
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Mi è piaciuto questo poetare di fattura un poco antica.
Maria Luisa Bandiera 05/07/2020 - 08:38
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Di grande effetto questa scrittura che dà l'efficace percezione di una città in rovina e di cui rimangono solo vaghe forme di relitti, su cui anche le cupe nubi fanno ombra...
Perfetto il raffronto con l'Averno.
Bravo Salvatore...
Perfetto il raffronto con l'Averno.
Bravo Salvatore...
Alessia Torres 04/07/2020 - 16:54
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Bravo...molto bella.
mario Righi 04/07/2020 - 15:49
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Bravo...molto bella.
mario Righi 04/07/2020 - 15:49
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SALVATORE... Una chiusa dantesca ma che ben rappresenta il mondo delle tenebre dove la pace incombe e di ognuno livella l'esistenza. Ciao buona vita
mirella narducci 04/07/2020 - 10:17
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Versi molto belli per descrivere l’inferno!
Anna Maria Foglia 03/07/2020 - 21:06
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