Nel breve aprire e chiudersi del Vostro cuore,
acuta mi ha trafitto
la Vostra stessa segreta sofferenza,
e, d'una forza mai conosciuta,
lo slancio di voler lenire entrambe
nel laudano d'un semplice abbraccio,
che rechi quella gioia
alla quale mai più si vuol rinunciare.
acuta mi ha trafitto
la Vostra stessa segreta sofferenza,
e, d'una forza mai conosciuta,
lo slancio di voler lenire entrambe
nel laudano d'un semplice abbraccio,
che rechi quella gioia
alla quale mai più si vuol rinunciare.
Ogni tremore persi,
di scorgere la Vostra calligrafia minuta
fra le mille lettere
che febbrilmente più non scorro.
Eppure, solo al mondo, nella buia dormiveglia,
ancora sento Vostra
la mano che pace da al mio petto,
e dolcemente sfiorarmi
la seta in cui si muovono
le membra Vostre, magre e delicate.
Opera scritta il 18/07/2023 - 02:51
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