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sensazioni non dovute

Mi infrango nel rosone di una chiesa violata
da cavalieri fuggiaschi e osservo cicatrici di
spade...feritoie ferite e godute con sorriso.


Scruto, tra la lingua, il furore lasciato, assaporo
la tua identità confusa tra i tuoi liquidi involontari e
la mia volontà di volerti...


Trattengo il folto vigneto, fuggendo e schivando
i tuoi movimenti da lepre spellata ma in cattività cattiva,
mi trascino tra le urla scomposte che regnano,
soavi, nella neve non bianca del tuo rossore.


Mi soffochi e ti erigi come stele egiziana,
spingendo la mia spugnosa consistenza
a perlustrare i tuoi anfratti evidenti...


Danziamo tra le immagini di fanciulleschi
cigni color alabastro smussato,
godendo versi danteschi impregnati di fiamme.


Penetro la tua delizia...e ne faccio parte
come osso di pesca.




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Opera scritta il 14/10/2023 - 05:14
Da Gabriel Corsi
Letta n.393 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


Bellissima, veramente. Ci ho visto un mondo colorato pieno di immagini interessanti.

Michele Moretti 25/10/2023 - 22:58

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