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Stabat Mater

Impietrita
da un dolore
immenso,
ai piedi
di un’ingiusta croce,
piangi
sommessamente,
chiedendo a Dio
la grazia
che la tua Creatura massacrata
non veda
le grandi lacrime
che scendono dai tuoi occhi.
Come un bimbo ferito
che ha bisogno di carezze,
così l'Agnello senza macchia,
che continua
ad amare e perdonare,
ha bisogno di Te,
della tua forza,
e di non vedere
lo strazio del tuo cuore.
Tu provi a sorridergli,
mentre Egli ti affida ,
morente,
l’umanità redenta
di cui sotto la croce
divieni madre,
ma il tuo copioso
e silenzioso pianto
si mescola
col suo sangue innocente,
bagnando la terra.


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Poesia scritta il 19/04/2011 - 14:12
Da Antonella Marinucci
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