Fammi toccare la tua fecondità
come si tocca il grano maturo
a mannelle, a covoni,
e a grani in sacchi
per annusare il profumo
misterioso e nascosto della vita.
Fammi impazzire della tua bellezza:
come un grande mare,
un profondissimo orizzonte,
foschia di salsedine e di muschio
ottenebri i miei sensi
e imploda la mia mente.
Fammi impazzire del tuo corpo,
breve stagione di vendemmia:
si colmino di te tutti i miei sensi
fino all’ebbrezza
di un baccanale notturno.
Perché tu…tu sei l’unica immagine,
miniatura del mondo,
che gli occhi e il cuore può scaldare,
elementare scheggia dell’eternità.
come si tocca il grano maturo
a mannelle, a covoni,
e a grani in sacchi
per annusare il profumo
misterioso e nascosto della vita.
Fammi impazzire della tua bellezza:
come un grande mare,
un profondissimo orizzonte,
foschia di salsedine e di muschio
ottenebri i miei sensi
e imploda la mia mente.
Fammi impazzire del tuo corpo,
breve stagione di vendemmia:
si colmino di te tutti i miei sensi
fino all’ebbrezza
di un baccanale notturno.
Perché tu…tu sei l’unica immagine,
miniatura del mondo,
che gli occhi e il cuore può scaldare,
elementare scheggia dell’eternità.
13  settembre  2003/92,
            
Poesia scritta il 10/11/2012 - 16:59Letta n.1386 volte.
			
			
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Commenti
Dina, scusami; non volevo far paura...quando l'ho scritta pensavo ad altro.
Giancarlo Rocchetta  
 14/11/2012 - 14:43 --------------------------------------
Bianca, grazie del gradimento.
Giancarlo Rocchetta  
 14/11/2012 - 14:41 --------------------------------------
Da brivido....
dina molfetta  
 11/11/2012 - 20:53 --------------------------------------
Bellissima!.. 

Bianca Bianca  
 11/11/2012 - 17:58 --------------------------------------
  
            
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