quell’uomo è cattivo.
La strada che ti fa imboccare, dolcezza,
è una rovina.
E’ una strada tortuosa,
è una strada che cambia,
è lungo quella strada che un sacco di ragazzine si perdono.
Dolcezza, dolcezza,
continua a guidare
finché la città del giusto diventa la città dell’errore.
E’ un lungo cammino, farai passi falsi e scivoloni,
il cammino che ti vedrà imbavagliata e legata.
Dolcezza, dolcezza,
quell’insieme di peccati,
come un coltello verso un agnello,
tu li hai seguiti fino in fondo.
Lui riderà e stenderà le lenzuola
per vedere i pegni della tua verginità.
Sarai la sua regina per la notte,
ma il mattino ti risveglierai
coi lord e le grandi dame
del fondo del lago.
Dolcezza, dolcezza,
tesoro sei così dolce,
e con te, baby, niente può competere.
Faresti meglio a pregare piccola,
faresti meglio a pregare.
Dolcezza, dolcezza.
Poesia scritta il 08/11/2017 - 13:30Voto: | su 7 votanti |
laddove l'ingenuità e la purezza diventano oggetto di desiderio della meschinità
splendida, Giulio

laisa azzurra
09/11/2017 - 21:59 hai reso bene in poesia la cruda realtà
5*
Giulio
enio2 orsuni
09/11/2017 - 11:53
Mirko Faes
08/11/2017 - 22:23
Ken Hutchinson
08/11/2017 - 18:28 Bei versi , con le tue immancabili e musicali anafore!

Alessia Torres
08/11/2017 - 18:21
Francesco Scolaro
08/11/2017 - 15:40

Francesco Scolaro
08/11/2017 - 15:38
Francesco Scolaro
08/11/2017 - 15:34

mirella narducci
08/11/2017 - 14:34



