Rallento un poco il passo
appena percepisco
il non rumore
dei vostri gesti.
E sosto sul gradino,
come indeciso.
E la porta, cigola ancora.
Qui, tutto parla di voi.
Anche la pallida luce
del vecchio lampadario
che, baluginando,
mi invita a spegnere
anche il tiepido sorriso
apparso dietro al ricordo.
... Clic!
appena percepisco
il non rumore
dei vostri gesti.
E sosto sul gradino,
come indeciso.
E la porta, cigola ancora.
Qui, tutto parla di voi.
Anche la pallida luce
del vecchio lampadario
che, baluginando,
mi invita a spegnere
anche il tiepido sorriso
apparso dietro al ricordo.
... Clic!
Poesia scritta il 21/09/2021 - 19:11
Letta n.452 volte.
Voto: | su 6 votanti |
Commenti
Poesia di alto spessore e di grande sensibilità foscoliana.
Ralph Barbati 22/09/2021 - 19:05
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Bellissima poesia, che racconta dell'assenza ma che poi assenza non è mai. Complimenti.
Fabrizio Coccia 22/09/2021 - 18:00
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Concordo con Mirko un lavoro di cesello che ci fa capire il valore dei defunti che vanno nominati sempre senza dimenticarne nessuno e io li ricordo sempre nelle orazioni e mi unisco anche in questo per i morti cari all'autore
Jean C. G. 22/09/2021 - 12:58
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Quest'opera è splendida per effetto poetico ed emozioni suscitate, dall'incipit al... Clic
Mirko D. Mastro(Poeta) 22/09/2021 - 11:44
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I morti che custodiscono il tepore e che sono anche custodi dei versi in una cappella cimiteriale si uniscono a questo tuo copioso componimento di versi ricordandolo con attento afflato nel loro conciliabolo serale quando tutto tace e i lumini illuminano proprietà che non sono. Mi complimento per la capacità creativa da segnalare senza dubbio.
Jean C. G. 21/09/2021 - 21:13
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