Si ammalò e una febbre
improvvisa divampò
tra parole trafugate
sulla punta della lingua
senza che ne
sapesse provenienza.
Di notte biancovestito
sciagurato strisciava
pancia a terra
lungo la via.
Io mi cosparsi le spalle
di un'angoscia antica,
che tanto tracimava
come fiume in piena
oltre la riva
dalla sua bocca aperta.
Mi si scaldò la vena
quella del cuore cava,
non era inquietudine
ma pura euforia.
Vidi come toccare
la luce passando
da un buio profondo.
Ed ora che son cieca
credo che dell'infinito
quella volta,
mi fu concesso di
incorporarne l'essenza.
improvvisa divampò
tra parole trafugate
sulla punta della lingua
senza che ne
sapesse provenienza.
Di notte biancovestito
sciagurato strisciava
pancia a terra
lungo la via.
Io mi cosparsi le spalle
di un'angoscia antica,
che tanto tracimava
come fiume in piena
oltre la riva
dalla sua bocca aperta.
Mi si scaldò la vena
quella del cuore cava,
non era inquietudine
ma pura euforia.
Vidi come toccare
la luce passando
da un buio profondo.
Ed ora che son cieca
credo che dell'infinito
quella volta,
mi fu concesso di
incorporarne l'essenza.

Da Anna Cenni
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Commenti
Ti ringrazio tanto Piccolo Fiore!!





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Molto bella, Anna. Complimenti.


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Grazie di cuore Mirko, commento poesia stupendo!!






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Grazie infinite Jean J.
molto gentile!!

molto gentile!!




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Grazie mille Francesco, tu sai fare delle belle analisi poetiche!! 



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La sera prima la nebbia
si introduceva dal camino,
e ricordo di aver fatto
una gran fatica
ad accendere la stufa.
Ora non ho
che parole,
per quanto
sentite, comunque vuote.
E resta così una strofa.
S’era nascosta la sera
sulle mani di fuliggine,
orfana
del tepore del caminetto.
Dio uscì dalla
sua caligine lasciandoti
senza un’altra sera
sopita dentro al letto…
si introduceva dal camino,
e ricordo di aver fatto
una gran fatica
ad accendere la stufa.
Ora non ho
che parole,
per quanto
sentite, comunque vuote.
E resta così una strofa.
S’era nascosta la sera
sulle mani di fuliggine,
orfana
del tepore del caminetto.
Dio uscì dalla
sua caligine lasciandoti
senza un’altra sera
sopita dentro al letto…
Complimenti


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Molto bella, Complimenti


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Capita, a fronte di avvenimenti particolari e di parvenza strana, di scoprirsi inclini a suggestioni che piacevolmente possono spianare la strada verso orizzonti luminosi ove cogliere l'essenza della vita. Mi piace leggerla così. Complimenti, ciao





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Grazie di cuore MariaLuisa.





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E capita a volte di intravvedere "la luce" che normalmente in questo mondo terreno non ci è concesso finché non ritorneremo di nuovo di là.





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Ma grazie infinite Frank per i tuoi sempre verdi e belli commenti.






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E così, la tua poesia
come un fiume che scorre,
il mio cuore si riversa,
in un mare di pensieri profondi,
dove ogni onda era un ricordo.
Bellissima.

come un fiume che scorre,
il mio cuore si riversa,
in un mare di pensieri profondi,
dove ogni onda era un ricordo.
Bellissima.




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