Il silenzio
sulla carta
scende col
rumore di
una penna che
si torce come
avesse un male
dentro e l'inchiostro
quasi si
rapprende.
L'aria sulla mano
affatica il movimento,
quasi la
bloccasse tra
due righe
che si piegano
su se stesse.
Succede tanto spesso,
quando penso
a un viso
che di stelle
e di pianeti
ne ha tutti
i tratti, e
un maglio sulle
tempie è quel
suono muto
che anche
il vento
più non osa sibilare.
Ecco allora inclinarsi il
cipiglio trasognato
sulla viola inaridita che io
colsi mentre lo pensavo, ancora
senza fiato.
sulla carta
scende col
rumore di
una penna che
si torce come
avesse un male
dentro e l'inchiostro
quasi si
rapprende.
L'aria sulla mano
affatica il movimento,
quasi la
bloccasse tra
due righe
che si piegano
su se stesse.
Succede tanto spesso,
quando penso
a un viso
che di stelle
e di pianeti
ne ha tutti
i tratti, e
un maglio sulle
tempie è quel
suono muto
che anche
il vento
più non osa sibilare.
Ecco allora inclinarsi il
cipiglio trasognato
sulla viola inaridita che io
colsi mentre lo pensavo, ancora
senza fiato.

Da Anna Cenni
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Commenti
Un istante impresso per sempre nel proprio intimo descritto magistralmente.
Titolo e chiusa di grande effetto.
È un piacere leggerti.
Titolo e chiusa di grande effetto.
È un piacere leggerti.


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Suoni muti che hanno forza e grande eleganza 



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Vi ringrazio immensamente Francesco e MariaLuisa!!





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Tra una metafora e l'altra si accede ad un bel sentire.





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Suoni muti che fanno torcere l'anima come una penna che stenta sul foglio ed il sangue ne risente nel suo scorrere...belle le immagini e lo stile. Brava! 



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