Guardo il fiume da lontano
mentre scorre verso il mare
e gli leggo nei pensieri:
mentre scorre verso il mare
e gli leggo nei pensieri:
“quante corse tra i dirupi
quanti tuffi dalle rocce
quante piante ho abbeverato
quanti semi ho germinato
e gazzelle dissetato.
Quante viscere ho scavato
dal sommerso sono emerso
sempre uguale mai diverso
ora prossimo alla foce
mi dissipo, cambio voce.
Avrò il sale sulla pelle
i barconi sulle spalle
sarò schiuma in mezzo all’onda
che s’innalza e poi sprofonda
sarò amaro, sarò tomba”.

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Commenti
Grazie Francesco per il tuo affetto verso il mondo Tancredi, continua a seguirci con i tuoi "barconi sulle spalle".
E se ti va, domani nella Coriano di Giulia e Emanuele sarà tempo di dare un finale alla storia
E se ti va, domani nella Coriano di Giulia e Emanuele sarà tempo di dare un finale alla storia



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La chiusa mi ha colpito tanto e la poesia mi ha ricordato Teocrito. Complimenti ancora. 



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Nei pensieri del fiume che scorre e va.
Avvincente è bella, complimenti!
Avvincente è bella, complimenti!



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Bella, bravo Francesco 



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