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L’Alba del Serafino (Il Signore…)

§ tribus
Il Signore di Raja Ampat


Quando ancora Adam non era incatenato a righi di inchiostro tra le pagine del libro di Enoch, da Hashem gli fu destinata in moglie l’angelo Lilith. Entrambi nati dalla polvere, e per questo eguali, non accettarono di sottomettersi l’una all’altro e si ribellarono al volere di Colui il cui nome non va pronunciato.
Adam con astuzia fece che lamentarsi al cospetto di Hashem, e “Il Nome” scaraventò Lilith negli Inferi condannandola ad essere la progenitrice di tutti i demoni e degli "uomini non del Vero Yhwh”.
La vendetta di Lilith fu oltremodo bizzarra: diede in moglie ad Adam la sua primogenita Eva facendo in modo che apparisse come un dono. A portargliela furono due angeli caduti: i suoi luogotenenti Ireuel, il cui tocco renderebbe un futuro nascituro insicuro di sé e timoroso del mondo, l'angelo della paura che si infiltra ovunque; e Leliel che introduce la notte, l’angelo dall’ombra tridimensionale. Il dominatore dell’oscuro giudizio.
Intanto la seconda parte della notte si illumina di clemenza…
Lilith fece poi in modo che della figlia Eva si innamorasse quel Caino, nato nel ruggito degli incubi da una manciata di polvere dell’angelo degli Inferi, che nella battaglia alle Porte del Paradiso uccise il fratello Abele schieratosi al fianco della Resistenza del coro degli Angeli.
Mentre l'oscurità si faceva strada nel sonno, udendo le preghiere dell'umanità spezzate dalle urla, il coro degli Angeli scese sulla Terra per bandire i Demoni nei confini del Geenna.
O almeno così pensavano. Mentre Adam affrontava Caino e il fuoco della battaglia divampava, emerse un traditore. Brandendo la Chiave del Paradiso Eva chiuse le porte celesti e, non avendo accesso al loro potere angelico, le creature celesti caddero come frumento sulla roncola.
Disperata e tormentata dal dolore e dalla disperazione l'umanità si radunò insieme, e quando il confine tra Terra e Inferno si offuscò e tutto sembrava perduto, apparvero i dieci Signori del Rigo.
I cavalieri che dalla notte dei tempi siedono alle due tavole di pietra dinanzi a Yhwh. L’ultimo baluardo dell’Empireo. I più grandi guerrieri della Terra tutti riuniti per perseguire un obiettivo finale: la sopravvivenza di Poèsia.
Sebbene pochi, questi orgogliosi difensori dai dieci Luoghi del mondo rispedirono le tenebre con tutte le loro ombre tra i fuochi dell’Inferno rinchiudendo il male nell’acciaio del Blocco del Fabbro, il cippo dove l’angelo Samael relegò Lucifero a battere i pugni con la regolarità del martello sull’incudine per l’eternità. O almeno così pensavano.
Lilith riuscì a fuggire e a donare le Pietre dell’Angelo a Eva e Caino prima di metterli in salvo in una visione creata con la magia, capace di prendere vita da quelle anime deboli che nel sonno permettono alle tenebre di consumarle. Le Pietre dell’Angelo, una delle due armi divine più potenti che racchiudono in esse il potere celeste di quegli angeli caduti in battaglia.
La Terra fu così ripopolata dalla stirpe di Caino ed Eva.
La ricerca di Lilith fu condotta da due potentissimi angeli di Hashem, Bardiel condottiero dei fulmini. Uno dei comandanti serafini, principe del secondo cielo. E Zeliel, l’angelo guerriero dotato della pura forza.
Trovarono Lilith, ma di fronte alla gigantesca Padrona degli Inferi non poterono far altro che scendere a patti <Come posso morire di nuovo se per opera di Yhwh sono già annegata all’Inferno?>. I due angeli di Hashem le dovettero concedere, a loro mal grado, di continuare a perseguire il suo scopo di indebolire e punire i bambini. E i neonati. Col solo vincolo che se fosse giunta nella stanza in cui c'era un infante e avesse visto il nome o l’immagine dell’angelo Samael portatore di luce sopra un amuleto o un cammeo, lei non lo avrebbe toccato.


Nella parte indonesiana della Nuova Guinea, da Irian Jaya l’Alto Spirito Lilith marcia a capo dell’esercito col Signore Earnàn Denizo.
Alle loro spalle la fortezza di Raja Ampat appare come un demone tra foreste impervie e impenetrabili.



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-Il Signore del Rigo da Irian Jaya custodisce i versi degli uccelli notturni e gli endecasillabi




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Racconto scritto il 12/09/2020 - 06:47
Da Mirko D. Mastro
Letta n.625 volte.
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Commenti


MIRKO...Un bel racconto complimenti.

mirella narducci 13/09/2020 - 18:57

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Mi trasporti sempre in luoghi incantati e mi sembra di leggere i racconti dei druidi ... Molto affascinanti

Teresa Peluso 13/09/2020 - 15:47

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Un tono solenne per un testo scritto davvero molto bene...
e, niente è a caso...!
Bravo

Grazia Giuliani 12/09/2020 - 20:21

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Tra righi d'inchiostro ci conduci attraverso i racconti. Apprezzato.

Maria Luisa Bandiera 12/09/2020 - 18:00

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Da Mirko io leggo più volentieri le poesie ma non disdegno la lettura di racconti belli come questo.

Antonio Girardi 12/09/2020 - 17:41

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