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Lupo Solitario

Texas, USA. AD, 1858 o giù di lì...
Per tutti era il Lupo Solitario della Valle Solitaria, non poteva essere altrimenti, in quella valle, c'era solo lui.
Correva in lungo e in largo per la valle, tutto il giorno, tutti i giorni. Almeno una o due volte al mese correva anche di notte, forse la luna, chissà! Cacciava qualche coniglio ogni tanto e lo nascondeva nella sua tana. Quando pioveva non andava a caccia e la fame mordeva.
Fortunatamente in quella valle c'erano tanti conigli e poche giornate piovose.
Un giorno, Lupo Solitario, vide un branco di suoi simili attraversare la valle. Non si mosse dal suo nascondiglio.
Il capo branco si staccò, lo aveva visto dietro ai cespugli.
Cominciò una furiosa lotta, per la conquista del territorio l'uno, per la conservazione l'altro.
Il capo branco fu sconfitto e se ne andò con tutti i suoi lupi.
Quell'anno, l'inverno cominciò prima che l'estate finisse. A settembre già nevicava e la valle si coprì con una spessa coltre di neve. Lupo Solitario continuò a correre e a cacciare come se nulla fosse successo, tanto che, dalla neve, gli uscivano solo le lunghe orecchie grigie.
La cosa fece il giro delle valli vicine.
C'è sempre qualcuno che vuole vedere un paio di orecchie muoversi da sole sulla neve.
Quel qualcuno si chiamava Jack, aveva una moglie e una cagnolina, Daisy... splendido esemplare meticcio.
Quando arrivò, la neve era ormai sciolta e la valle era colma d'acqua. Jack pensò allora di aver sbagliato strada. D'un tratto però... due orecchie a pelo d'acqua. Era Lupo Solitario che nel frattempo aveva imparato a nuotare.
Titubante e guardingo per l'umana presenza, notò Daisy e da lupo quale era, diede una annusatina alla piccola e capì che la sua vita era stata troppo solitaria.
Jack e sua moglie capirono e non fecero nulla.
Qualche giorno dopo partirono lasciando Daisy nella Valle Solitaria. In breve tempo la valle assorbì tutta l'acqua e il lupo decise che era arrivato il momento di metter su famiglia.
Insieme a Daisy cercò una nuova tana, cercarono tanto e trovarono una vecchia palafitta a forma di barca.
Lupo Solitario pensò che era l'ideale per le annate e gli inverni piovosi.
Inverni così non ce ne furono più per tanti anni!
Lupo e Daisy rimasero sempre insieme e crebbero tanti piccoli.
Un anno però, le piogge iniziarono presto e la valle fu inondata. Piovve così tanto e forte che i sostegni non ressero all'impeto dell'acqua e la tana cominciò a navigare.
Navigarono tanto!
Furono trovati mesi dopo da un gruppo di colòni, durante una perlustrazione. La valle era un immenso lago.
"Guardate", disse uno degli uomini,"Guardate dentro", sembra l'arca di Noè.
Ora, la Valle Solitaria è popolata, piena di case e strade, come tutte le valli del mondo.
La chiamano, La Valle dell'Arca, ma nessuno si ricorda il perché!



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Racconto scritto il 14/01/2025 - 18:34
Da Loris Marcato
Letta n.311 volte.
Voto:
su 3 votanti


Commenti


Ben scritto un raccontino con un significato arguto. Bravo Loris

Paolo Ciraolo 15/01/2025 - 16:03

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Bel racconto carico di significati.

Maria Luisa Bandiera 15/01/2025 - 07:58

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Ci son sempre lupi famelici che ululano alla luna per divertirsi a far fessi i simili,e vivere da soli, poi fanno famiglia per mascherarsi. Un racconto delizioso, con una bella metafora e sottile significato!!

Anna Cenni 14/01/2025 - 19:59

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