Parole in libertà
RACCONTI |
In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento. |
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Lista Racconti |
Cambiamenti È così che succede: i cambiamenti ci sconvolgono, soprattutto quelli improvvisi, ed è per questo che spesso la prima reazione spontanea è il pianto.
Piangiamo perché i cambiamenti ci impauriscono. Ci si sente colti di sorpresa e smarriti, non si riesce a pensare o razionalizzare la cosa quindi piangere è l'alternativa migliore, o il silenzio, un lungo silenzio. Quando una persona cambia, che sia in bene o che sia in male, ci sconvolge, ci apre gli occhi ad una realtà diversa e ciò che prima trovavamo sicuro e normale si trasforma in qualcosa a noi sconosciuto scombussolandoci le emozioni. Importante è ciò che viene dopo il pianto. Disapprovazione o approvazione? Se si vuole bene a quella determinata persona è chiaro che si dovrebbe optare per la seconda opzione. Chiaro ma non scontato. A volte capita che un cambiamento sia così radicale da non riconoscere più la persona che ci sta davanti e risulta spontaneo domandarsi se questa nuova "versione" sia a noi gradita o men... (continua) Lucia Frore 21/09/2017 - 22:28 commenti 3 - Numero letture:962
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
Cammineremo sulle macerie del mondo Cammineremo sulle macerie del mondo quando tutto questo un giorno finirà, quando chi ci tiene in scacco finalmente cadrà, e potremo calpestare anche la loro dignità, come loro hanno calpestato e calpestano la nostra tenendoci al guinzaglio delle loro losche menti diaboliche che pensano solo a fare denaro; loro che ci hanno condotto fin qui, in questo stato di emergenza, in questo stato pietoso chiamato Italia; loro, tutti loro, molti dei quali dovrebbero essere al fresco e invece troppo spesso se ne stanno al caldo di spiagge infinite in posti per soli adepti del potere mentre ciò che hanno fatto continua a congelare le nostre speranze. Ma io voglio essere ottimista, voglio credere che pagheranno per tutto questo quei clown in giacca e cravatta che ci lasciano in braghe di tela facendo finta di preoccuparsi per noi ma che sono vittima ormai di quella spirale da cui non riescono più ad uscire, perché il potere acceca, obnubila la mente, e se già di base non hai un'anima o un cuore suffi... (continua)
Gilles Garufi 11/11/2014 - 13:29 commenti 1 - Numero letture:1011
Opera non ancora approvata!
01/01/1970 - 01:00 commenti - Numero letture:
CANZONE NATALIZIA di Enio2 Tu scendi dalle stelle o Re del cielo
per salvare noi poveri mortali afflitti, esposti a pene e atroci mali e vieni in una grotta al freddo e al gelo. Bella canzone, no, non c’è che dire ma il mio pensiero dove va a finire? Come si spiega che sia al freddo e al gelo Tanti anni fa, il periodo del Natale Dove è sita la grotta veramente Se insisto a valutare la storiella enio2 orsuni 24/12/2017 - 11:06 commenti 7 - Numero letture:964
Caos In principio credevo che il grande disagio provenisse dal sovrapporsi di due elementi: la voglia di vivere il presente,la speranza, ed il passato,i rimpianti.In quel brodo di emozioni potevo essere paragonato ad un’equilibrista, ma in effetti, non è così.La ricerca della felicità è un obiettivo non perseguibile,lei, fonda le basi su regole ben stabilite, su qualcosa di finito,noi, materia, ci nutriamo del caos, nient’altro che un insieme di atomi costretti a stare insieme.Ecco, se già la nostra parte più piccola non si sente libera, siamo costretti a portarci dietro questo disagio.Il cerchio si chiude facilmente, quando all'improvviso intravedo la parte peggiore di me tra le nuvole: danza e sorride, la sua musica è il tempo e il suo nutrimento i miei errori.Le chiedo se avesse sempre danzato e lei mi risponde: “anche da prima che sei nato”...Furioso le scaglio qualsiasi cosa contro, non serve, la rabbia fortifica il disagio.
Mi fermo “perchè dai la testa al muro?” sorrido e inizi... (continua) Bruno Gais 22/06/2014 - 22:22 commenti 0 - Numero letture:1121
Capo Bianco Un parcheggio per depositare l'auto: alla fine un viaggio comincia con una sosta.
La nave ci aspettava di fianco alla banchina adagiata sullo scuro mare che circonda il porto, gli odori della nafta del carburante erano l'incipit per il viaggio nella vicina isola di Capraia, scoscesa e selvaggia. Mi aspettava una breve vacanza di una settimana di mare e sole immerso in una atmosfera che non prevedeva grandi cose che non fossero le passeggiate nella brughiera isolana e le serate nel porticciolo mangiucchiando e sorseggiando l'odore del salmastro tra le barche che si appoggiano l'una con l'altra nello specchio di mare antistante la piccola baia. Una manciata di giorni dopo l'anno scolastico passato trai banchi con gli amici, non altro. La piccola nave ci accoglie nell'alba di una nitida mattina d'estate, il sole alle spalle illumina la nostra meta, già distinguibile all’orizzonte. Il Pequod verso Moby Dick...... (continua) Glauco Ballantini 16/05/2022 - 20:03 commenti 6 - Numero letture:595
Caratteri diversi Non sopporto gli ipocriti. Li trovo vuoti e molto ripetitivi. Non hanno opinioni personali e si limitano a scimmiottare gli altri, imitandone comportamenti che paiono apparentemente convenienti. Non ti direbbero mai apertamente ciò che pensano di te. Preferiscono avere atteggiamenti che non li espongano direttamente ma che, essendo suggeriti da un certo “bon ton”, danno loro la convinzione di essere nel giusto. "Pe mme so 'e classiche pappavalle." Po' ce sta' “ 'o prufessore", colui che si crede un Dio. Guai a contraddirlo! Te lo fai nemico. Lo devi assecondare. Devi dargli l'impressione che ha sempre ragione lui. Insomma..."'nu poco comme se fa ch'ê pazze.”
- "Caspita prufesso'," - " 'O ssapite ca mm'avite arrapute ll'uocchje?" -"E chi se lo poteva immaginare!" - "E bbravo 'o prufessore!" Sembrerebbe una presa per il sedere, ma non lo è. E' solo un modo per difendersi da innumerevoli e ripetuti attacchi di indesiderato... (continua) Giovanna Balsamo 10/05/2016 - 15:56 commenti 2 - Numero letture:975
Carcara Gli uomini si alzarono prima che il gallo cantasse e la luna si trasformasse in una timida alba dagli occhi arrossati.
Alcuni di loro scesero in cantina con i sacchi di iuta, altri andarono in cucina a recuperare il pane scavato ripieno di patate. Con una pagnotta da due chili ci avrebbero mangiato in dieci e loro erano in sei. Più tardi, in mattinata, li avrebbero raggiunti anche le donne con i cesti carichi di fichi secchi, noci e mele. L'estate dava gli ultimi segnali e l'umidità del mattino era pungente come un soffio di rugiada che ti si infila tra il collo e la schiena sudata. Gli uomini con la pagnotta avvolta nella tovaglia raggiunsero gli altri in cantina e insieme uscirono nella notte disseminata di stelle, con le carriole cariche di attrezzi da lavoro, vino, taniche vuote per l'acqua e i loro cappelli di paglia per quando il sole avrebbe mostrato la sua forza a metà mattinata. Passarono accanto alla vecchia carcara e in silenzio, senza dire nulla, la guardarono e tasta... (continua) Marco Mitidieri 21/02/2023 - 14:16 commenti 0 - Numero letture:928
CARI PROFESSORI “Cari professori,
siamo arrivati al termine del nostro percorso scolastico, un cammino lungo il quale ci avete accompagnato giorno dopo giorno, sostenendoci anche nei momenti di crisi”. Cominciava così il saluto che la quinta U rivolgeva ai propri insegnanti attraverso la rappresentante Martina, nel corso della cena di fine anno in un’afosa serata di giugno. Il professore di italiano, Fabrizio Tassi, ascoltava emozionato, riflettendo a quanta fatica era stata fatta per accompagnare, in un viaggio non privo di scossoni, una classe che si era rivelata sin dai primi anni problematica: alunni con situazioni familiari complesse, studenti provenienti da altre scuole o con difficoltà di apprendimento, rappresentavano l’universo variegato di quel gruppo. A ciò si era aggiunto un continuo avvicendamento di supplenti, l’aggravante di una situazione già precaria. Ne era risultata una classe non omogenea, diffidente verso i docenti e difficile da gestire, per le diverse personalità concentrate... (continua) PAOLA SALZANO 04/06/2022 - 11:19 commenti 3 - Numero letture:368
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