RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 




Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Pensieri incatenati (Amatrice)


Tra i rovi ancor fumanti s'inalvea la brezza
viene da lontano porta una carezza
nell'oscurità profonda un volo di farfalla
profana il silenzio fitto, poi ... il nulla.

Pascolano i pensieri sul prato della mente
mitigando l'anima dal terrore latente
sontuosa col suo abbaglio è l'alba all'orizzonte
ma l'incubo è tra noi, è qui,
è ancor presente.

E' giunto inatteso nell'estiva calura
con voce dirompente, furia della natura
la luna alta nel cielo confusa ed accecante
a illuminar la strada che porta verso il niente.

Mai fu tremito 'sì devastante
tutto sradicava fervido e inclemente
col cuor che danzava, sentivo ogni rintocco
al suono di campana perdeva qualche scocco.

Perverso mio destino, da sventura rapito
s'è spento il firmamento, anche il ciel s'è accanito
sotto le macerie in questo angusto anfratto
di viver non m'aspetto, sarà l'ultimo mio atto?

Argentei scintillìì m'annebbiano la vista
oh! Amatrice cara, ciò che mi rattrista
è vederti mutilata tra... (continua)


Vincenzo Cassano 22/08/2018 - 15:41
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Perché deve succedere tutto questo


Ogni giorno per cinque ore trascorro il mio tempo in un'aula al primo piano di un liceo scientifico. La mia classe è composta da ventidue alunni compresa me, ventuno ragazzi che per me non sono semplicemente "compagni di scuola" ma soprattutto compagni di vita, amici. Come in tutte le relazioni tra persone, anche nella mia classe ci sono dei momenti di tensione e piccole discussioni che sembrano alterare l'equilibrio che c'è tra noi. Il malumore aleggia per un paio di giorni, ma così come guarisce le ferite, per fortuna il tempo guarisce anche le piccole divergenze. La mia classe può essere considerata un buon campione della società, infatti i miei compagni hanno tutti un carattere diverso, qualcosa che li distingue: c'è chi è timido e partecipa poco alle discussioni pur essendo sempre presente, c'è chi organizza di continuo "scampagnate" o riunioni di classe, c'è chi si occupa di riferire i nostri problemi agli insegnanti, c'è chi non riesce a stare fermo ed è in p... (continua)

Savino Spina 25/01/2018 - 11:56
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Pericolosi reperti


Non era la prima volta che Marco si imbatteva in qualche reperto della grande guerra.
Una volta aveva trovato una pistola arrugginita, erosa dal tempo.
Questa volta, però, si è imbattuto in qualcosa di diverso.
Da un primo sguardo sembra una bomba a mano, infatti è proprio quella, una bomba a mano austriaca.
Si guarda attorno, nessuno in vista, è un terreno impervio quello e solo poche persone, solitamente, lo battono.
Marco ha con sé una tracolla, dove ripone l'oggetto appena trovato.
La condizione dell'oggetto, dopo circa un secolo a contatto con le intemperie e le “offese” del tempo, non sono buone.
Sceso a valle, porta l'oggetto nella “stanza delle meraviglie”, così ha ribattezzato lo stanzone spoglio dove ha riposto i vari oggetti ritrovati nel corso degli anni.
Va a mangiare.
Lo stanzone è pieno di oggetti appartenuti a sconosciuti che in quei luoghi, un secolo fa, hanno vissuto, combattuto, molti hanno finito lì la propria esistenza.
La settimana prima aveva trovato un... (continua)

Massimiliano Casula 26/01/2018 - 11:51
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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PICCOLO ANGELO E MORTE DELL'ANIMA


Più la tua immagine esprime bellezza e vivacità il tuo destino stimola ribellione.Non si riuscirà mai a capire ora perchè deve essere così e nell'ignoranza dell'oggi sembra disumanamente ingiusto che delle splendide creature così dolci,anzi dolcissime abbandonino la vita.Il giardino ora è senza fiori,il mare è senza acqua,il cielo è senza sole.L'eco delle tue gioie è sempre nelle mie orecchie,ovunque vedo la tua immagine. Cerco di potermi rassegnare alla tua mancanza ma non ci riesco e penso solo alla pienezza di quando c'eri per non sprofondare nella disperazione per la tua non presenza fisica.Per me ancora ci sei e la mia è una pazzia che riempe una vita ormai vuota.Perche' ? perche' non riesco a capire il fine di questa fine perche' il mare si è ritirato per me ?Il sole non splende più e se lo fa non mi da più allegria.Non sono più cittadino del mondo perchè il mio vero mondo non è più con me.Anche la ribellione iniziale se ne è andata con tutte le mie forze e le mie volontà e le mi... (continua)

MARCO CARBONI 23/08/2019 - 19:08
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Piove sul bagnato


Premessa: 'Piove sul bagnato,' fa parte di una trilogia intitolata 'Separazione' che comprende anche 'L'addio' e 'Sopravvivere' i cui testi sono collegati tra loro.
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Rievoco una sera di fine novembre di sette anni fa in cui pioveva dolcemente, sembrava che la musica scivolasse dal cielo. Io e lei, nella nostra camera da letto, immersi in quell'atmosfera poetica, ci abbracciavamo, innamorati. 
«Tesoro» mi sussurrò. «Qualsiasi cosa dovesse succedere, ti starò sempre vicina.»
La strinsi forte al petto, convintissimo del nostro indistruttibile amore da far invidia al mondo. 
Oggi come allora sta piovendo, con la sola differenza che è un pomeriggio grigio e spoetizzante, al riparo sotto un balcone, vicino l'ufficio di un avvocato divorzista dal cognome tedesco. 
Ci stringiamo la mano per accomiatarci, lasciandoci andare all'istinto di intrecciare le nostre dita. 
«Ti auguro il meglio» le dico con gli occhi arrossati dal pianto e con un brivido che mi scuote la schiena. 
«Perdon... (continua)


Giuseppe Scilipoti 24/07/2018 - 14:32
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Psiche In Tempesta


Quando vedo nero, proprio in quel momento percepisco la lontananza dal mio sentiero.
Sento il dolore della gente, e so che quando sorride, mente.
intravedo l'amore, vorrei avvolgerlo e tenerlo, ma lo allontano, e quindi muore. Poi in un frammento di secondo, vedo l'azzurro, e mi sembra di poter fare di più,ma e l'ennesima illusione, di un'anima da ormai tempo chiusa in uno scatolone.
E quindi torna il nero, convivo con il malessere e sono vittima di tutto questo, vago per la mia strada in preda ad uno schema mentale apparentemente insensato, che sembra mia stia scagliando verso un deserto incomprensibilmente desolato.
Quello che voglio dire è che sono stanco, non chiedo molto, solo un po' di bianco.... (continua)

IL CONTE M. 01/07/2020 - 17:12
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