RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

FUORI DALL'OMBRA- PRIMA PARTE


PREMESSA:È la prima spy-story che ho scritto. Spero vi piaccia!

FUORI DALL'OMBRA- PRIMA PARTE

Nell'ombra, una sigaretta fumava.
Il suo proprietario, seminascosto dall'oscurità, valutava le possibili vie di fuga. Fumava con calma, aspirando ogni boccata come se avesse tutto il tempo del mondo, ma non aveva tutto il tempo, anzi, il suo era appena scaduto. Un rumore di passi alle spalle lo riscosse.
Gettò via ciò che restava della sua sigaretta, e vagliò le sue alternative: un salto di tre metri, o sperare nella fortuna, ma la fortuna era un amante volubile, e questo Nick lo sapeva bene. Estrasse la pistola e sparò nella direzione dalla quale era venuto il rumore. Un colpo secco, l'attimo prima di afferrare le balaustra e saltare giù.
Il tutto si svolse in non più di due minuti, l'uomo al quale Nick aveva sparato, si affacciò alla balaustra, ma di Nick, non c'era traccia. Dannazione! Gli era sfuggito!

Rimise la pistola nella fondina, ed imboccò una strada secondaria, un uomo... (continua)


Marirosa Tomaselli 07/11/2015 - 11:45
commenti 4 - Numero letture:1143

Voto:
su 4 votanti


FUORI DALL'OMBRA- SECONDA PARTE


Corridoi e corridoi di computer e altre diavolerie elettroniche, gli si presentarono allo sguardo, quando le porte dell'ascensore si aprirono. A passo sicuro s'incamminò lungo il corridoio centrale. Era diretto alla stanza sulla sinistra, la quarta porta, venendo dalla sua direzione. Bussò con discrezione. Dopo aver ottenuto un grugnito come risposta, entrò.
<<Buongiorno Signore.>>
<<Così ha distrutto l'orologio.>>
<<Sto bene, grazie è stata una fatalità>> disse Nick sedendosi. L'altro uomo fece un gesto come a dire di lasciar perdere.
<<Ecco il suo nuovo orologio, D420. È stato informato della sua nuova missione?>>
<<Il capo mi ha detto che devo collaborare con uno dei suoi uomini.>>
<<Col migliore agente del mio reparto.>> lo corresse l'altro. Nick l'osservò mentre faceva chiamare J75 con l'interfono. Era un uomo avanti negli anni, di poche parole e piuttosto brusco. Di corporatura bassa e massiccia, Sha... (continua)

Marirosa Tomaselli 08/11/2015 - 13:18
commenti 3 - Numero letture:1155

Voto:
su 12 votanti


FUORI DALL'OMBRA- TERZA PARTE


D420 era furioso, mentre ascoltava il suo doppio. Non tanto perché il suo doppio era una donna minuta dallo sguardo vispo ed intelligente, ordinaria, nell'insieme, ma in fondo quella era una qualità per un agente operativo. Ma per quello che K11 gli stava dicendo. In passato avevano avuto modo, durante un'operazione d'imbattersi in un elemento estraneo, ossia erano entrati in collisione con un agente, se così si poteva definire, della GIS, poi ucciso. A quanto pareva, però le dimensioni e gli interessi della GIS erano molto più estesi del previsto.
<<È possibile localizzarla?>>
<<Secondo Le Cartier, è possibile localizzare lo Z720y.>>
<<Ma dubito che abbiano commesso lo stesso errore di Sharley.>> Così Le Cartier fece il suo ingresso. Era un uomo alto e magro sulla cinquantina, i lineamenti del volto erano severi e spigolosi. <<Queste sono le carte di cui avrà bisogno. J75 potrà decifrarle.>> Disse ancora Le Cartier, col suo forte acce... (continua)

Marirosa Tomaselli 09/11/2015 - 13:20
commenti 8 - Numero letture:1116

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su 6 votanti


GIOCO D'AUTORE - Quarta Parte


Nell'altra stanza lo aspettavano una musica soffusa e uno sguardo truce disegnato sul bel volto di Mallhoy.
«D420, Finalmente!»
«Mi voleva?» Abbaiò Nick.
«Mi duole strapparla alle sue galanterie, ma questa missione non è come le altre.»
«Cosa vuol dire?»
«Sanno chi siamo e che siamo sulle loro tracce.»
«Sapevo già di essere bruciato, ma non capisco perché è venuto lei!»
«Non solo lei, sanno dell'agenzia. Dopo l'ultima missione siamo divenuti un facile bersaglio.»
«Quindi conoscono l'esistenza dell'agenzia.»
«In un certo senso.»
«Cosa vuol dire?»
«Fortunatamente, stando ai rapporti di Sharley e Le Cartier alcune sedi sono salve.»
«Inizio a capire, per salvare la missione ha deciso di usarmi come esca.»
«Non esattamente, sto cercando di agitare le acque di distrarli. Sono qui per affiancarla nella missione.»
«Mi perdoni, ma lei è più un peso che un aiuto.»
«Ora basta D420! Un peso sono le sue bravate! Un peso è la sua dannata arroganza! Un peso è la donna che si è portato ... (continua)

Marirosa Tomaselli 19/02/2016 - 15:39
commenti 1 - Numero letture:1038

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GIOCO D'AUTORE - Quinta Parte


Negli ultimi giorni i suoi rapporti con Francesca erano mutati al punto che la loro storia sembrava essere andata oltre, non che ci fosse davvero un oltre dove potesse arrivare, si disse, ma erano arrivati al punto che lei si fermava regolarmente da lui, ciò nonostante erano anche divenuti più tesi, perché spesso era costretto a sparire, mentre cercava di mettersi sulle tracce di alcuni nomi che per lui non avevano ancora un volto e che era riuscito ad estorcere al suo inseguitore. E poi non era tranquillo, non voleva ammetterlo, ma era preoccupato, e spesso, malgrado da quanto avesse neutralizzato il gorilla, fosse certo di non essere seguito, aveva la sensazione che qualcuno lo osservasse. Aveva intensificato i suoi accorgimenti e controllava anche i particolari più piccoli, e spesso Francesca gli rinfacciava queste sue paranoie. Se solo avesse saputo! Ma lei non doveva sapere. Infondo neanche aveva la certezza di dove era arrivato il loro rapporto e presto sarebbe finito. Dannazion... (continua)

Marirosa Tomaselli 20/02/2016 - 15:50
commenti 1 - Numero letture:1025

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GIOCO D'AUTORE - Seconda Parte


Una volta giunti all'albergo, Nick chiese al concierge se fosse arrivata la sua auto.
«Certo, signore. Ah è arrivato anche suo zio.»
«Mio zio?»
«Sì signore. L'aspetta in camera.»
«Aspettami qui. Torno subito.»

l'ascensore era vuoto, almeno una cosa sembrava andare in quella giornataccia. Prese Penny e si preparò a dare il benvenuto a questo fantomatico zio. Entrò nella stanza, la pistola in pugno, questa volta era ben deciso a fare fuoco e al diavolo la prudenza. La sorpresa lo bloccò.
«Lei?»
Mallhoy era comodamente seduto in poltrona, esattamente davanti a lui. Le lunghe gambe accavallate, e il corpo in atteggiamento rilassato, teneva tra le mani un bicchiere di Sherry. Un sopracciglio incurvato e un'espressione a metà infastidita e a metà divertita gli alteravano i bei lineamenti del volto.
«Su, metta via quell'arnese! E si avvicini.» disse a voce molto bassa. Nick si avvicinò.
«Be' Penny era lieta d'incontrare mio zio.»Sottolineò con fare beffardo.
«Già. Un po' di musica... (continua)


Marirosa Tomaselli 17/02/2016 - 15:17
commenti 1 - Numero letture:985

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GIOCO D'AUTORE - Terza Parte


D420 riprese il suo posto accanto a Francesca. Aveva pensato di curiosare un po' in giro, ma avendo notato la presenza del gorilla, aveva preferito cambiare tattica. Aveva chiesto ad una delle hostess che accoglieva i partecipanti all'asta dov'era la toilette e da lì aveva mandato un messaggio in codice a Malloy a mezzo del suo orologio. Sedendosi sussurrò un complimento sfacciato all'orecchio di Francesca e lei sorrise arrossendo. L'asta si stava svolgendo secondo lo stesso copione delle precedenti. I primi lotti seguivano un iter normale, prezzi proporzionati al valore delle opere, varietà di acquirenti, nulla di strano, poi il banditore pronunciava una frase, una sorta di messaggio in codice, che cambiava di asta in asta, ma che serbava il suo senso, ribadendo la particolarità delle opere e i prezzi cominciavano a lievitare. In un'occasione il lotto venne aggiudicato alla prima offerta. In un paio di occasioni Nick si intromise in un agguerrito scambio di offerte per vedere quale de... (continua)

Marirosa Tomaselli 18/02/2016 - 15:27
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GIOCO D\'AUTORE - Prima Parte


PREMESSA: Questa è la mia seconda spy-story, non è facile cimentarsi in questo genere, ma mi appassiona molto. È un po' lunga, per cui l'ho divisa in parti. Spero vi piaccia!.
P.S: Segue lo stesso filone della prima (Fuori dall'ombra)

GIOCO D'AUTORE
Nick era seduto nella sua poltrona, nella sua stanza d'albergo, stava rileggendo il rapporto che aveva inviato a Mallhoy, poche righe coincise. Non c'era molto da dire. Chiuse il PC, si alzò e lo nascose sul fondo dell'armadio, sotto alcune camice. Una di queste la ripiegò in modo che le maniche sporgessero. Era una stupidaggine, la sua copertura era solida, ma la prudenza non era mai troppa. Sistemò meglio i particolari e chiuse le ante dell'armadio. Controllò tasca e fondina, Becky e Penny erano lì. Si sentiva più sicuro. Con passo felino si avvicinò al grande letto al centro della stanza. Si sedette e poi si lasciò andare all'indietro. I piedi ben piantati a terra., le braccia a mo' di cuscino sotto la testa e lo sguardo rivolto al ... (continua)


Marirosa Tomaselli 16/02/2016 - 12:48
commenti 2 - Numero letture:1014

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Giorni Difficili


Erano giorni difficili all’antidroga di Torino.
Qualcuno aveva messo sul mercato una partita di eroina troppo pura e purtroppo vi erano state una marea
di overdose con annesse parecchie morti.
Si trattava di capire perché.
Non conviene a chi gestisce lo spaccio fare un errore del genere, come ben si sa i tossici sono clienti da
tenere in vita il più a lungo possibile anche se purtroppo il ricambio non manca mai.
Emanuele Vitrotti, a capo della sezione da cinque anni, mai si era trovato in una situazione così allarmante.
Gli informatori non avevano notizie utili a capire da dove arrivasse la partita mortale e l’eroina troppo pura
continuava ad essere immessa sulla piazza con costanza e regolarità.
Non si trattava di un errore, si trattava di una strage!
Vitrotti, 56 anni, si era separato da circa un mese, la moglie non ne poteva veramente più di quella vita.
Lele non aveva orari e non aveva la possibilità di condurre un’esistenza normale.
“Hai sposato il tuo lavor... (continua)

Pierfranco Bertello 18/09/2018 - 14:25
commenti 1 - Numero letture:927

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Il caso Guidetti


L’ispettore Giulio Rossi, su una segnalazione anonima, si recò sul luogo del delitto, in via dei miracoli, al numero civico diciassette; arrivato sul posto trovò la signora Rosa Guidetti sul letto, completamente nuda e con il volto rivolto su una parte. Da pochissimo separata a Vincenzo Bianco il più noto banchiere della città, nonché sua ex compagna del liceo e la rivedeva in quella situazione scabrosa dopo vent’anni. Se non fosse stato per la patente lasciata sul comodino, l’ispettore Rossi di sicuro non l’avrebbe riconosciuta. Da una rapida e pietosa occhiata i cambiamenti erano notevoli. Quel corpo che aveva davanti, ancora bello, era tuttavia molto più sofisticato della compagna di scuola che ricordava, i capelli erano biondissimi e ricci, quando lui la ricordava con i capelli lunghi, lisci e castani. Gli occhi spalancati erano azzurri, se li ricordava verdi smeraldo; lenti a contatto? Boh, forse aveva scarsa memoria. Il Dottor Mattia Esposito avanzò con passo lento verso l’ispett... (continua)

Savino Spina 25/08/2016 - 12:11
commenti 2 - Numero letture:1585

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