RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

ANALOGICO E DIGITALE


Social. Cloud. Emoji. Internet. Online. Queste sono solo cinque delle tante parole che ci circondano ogni giorno, dal mattino appena svegli, alla sera, quando controlliamo l’ultimo messaggio arrivato sul cellulare.
C’è chi pensa che le tecnologie digitali abbiano rovinato i rapporti reali, che abbiano fatto rinchiudere i giovani in un mondo formato da messaggi ed app, ma c’è anche chi crede che abbiano rivoluzionato la vita dell’uomo in modo positivo, offrendogli la possibilità di comunicare anche con chi è distante.
Ora, grazie agli smartphone, ai pc e ai tablet, non importa se ti trovi in America, in Cina o in Italia, le tecnologie digitali ci permettono di comunicare con tutti, anche grazie a una lingua comunitaria: l’inglese.
Ma allora qual è l’opinione più corretta? Io credo che non ci sia, o meglio, credo che dipenda da come ogni singolo individuo faccia uso degli strumenti digitali che gli sono offerti.
Proviamo ad immaginare uno studente universitario ch... (continua)

Eleonora Bassi 01/11/2020 - 18:31
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Angeli senza ali


Eravamo solo tre corpi distesi su di un prato. Era notte fonda e ci tenevamo per mano. Non per paura ma il contatto fisico ci faceva percepire lo stato reale della situazione che di reale non aveva niente.
Vedevamo le stelle corrersi appresso e formare scie di luce, con pennacchi gialli e viola. Si avvicinavano a noi e il suono melodioso che le avvolgeva rapiva le nostre menti, in vortici di scintille ed esplosioni di sapori. Poi i colori scomparivano ai nostri occhi, ma erano percettibili al nostro olfatto. Il bianco era panna montata, il giallo era zucchero filato, il blu ci dissetava. L’erba sotto di noi si faceva sempre più soffice e prendeva la forma di un letto di piume. I suoni che vedevamo sfrecciare, ora lenti ed ora veloci, si avvicinavano ai nostri visi per carezzarci e fuggire di nuovo verso le onde del mare che dal cielo si rovesciavano sulla terra, col suo odore di menta e vaniglia . Poi d’un tratto il sole, immenso su di noi, ci ricopriva di neve calda che assaggiava... (continua)

paolo signorini 01/01/2017 - 20:49
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Appena dietro una voce, l'invisibile nemico.


Ha la bombetta e un sorriso che struscia su un piccolo taglio a sinistra della bocca, segno di una barba rasata in fretta, rimasuglio di una mattina iniziata prima dell'alba.
Cora lo aveva ascoltato al telefono il giorno prima, o forse era venerdì, quando suo padre andava a far la spesa in bicicletta e uscendo dal cancello la salutava con una scampanellata, che a lei sembrava una risata.
La voce al telefono l'aveva sorpresa. Aveva arricciato le labbra verso l'alto, a toccare il naso e le era uscito un cinguettio. Se ne era vergognata. Il tono maschile al di là del telefono era serio.
“Signora Cora, non ho molto tempo, lei è convocata ad un provino. L'aspetto a Cinecittà, all'entrata troverà i miei collaboratori. Andrà tutto bene.”
La sua sicurezza aveva indisposto Cora. Si era passata la mano tra i capelli bagnati, le gocce si erano spostate verso le punte e da lì, sulla schiena, lasciando un brivido di freddo “Ma io non ho chiesto di partecipare a nessun provino, che m'importa ... (continua)

Grazia Giuliani 07/04/2020 - 19:42
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Attraversando il fiume


La barca é colma di persone, piú di quante siano permesse per una navigazione sicura, ma nessuno se ne interessa perchè il momento delle domande e delle osservazioni é passato.
I problemi sono altri, tra cui le cause che spingono ad abbandonare il proprio paese, la fatica del camminare tutti i giorni e l'incertezza sul futuro. Si è davvero al sicuro, superato il confine? Io e mio padre siamo a bordo perché non abbiamo altro in cui credere; abbiamo dimenticato la sensazione di una promessa mantenuta e cerchiamo di farle a noi stessi: il futuro andrá meglio.
Io ho ventun anni, lui cinquantacinque. Abbiamo lasciato un villaggio in rovina a causa di un uragano che ha distrutto tutto nella gran parte della regione. Mio padre ha lasciato indietro amici che non se la sono sentita di abbandonare i luoghi in cui sono nati e cresciuti.
La corrente del fiume é forte e gli scafisti hanno difficoltá a mantenere il controllo. Non parlano tra di loro e remano con forza; si distraggono solo se m... (continua)

Armando Alfieri 29/03/2021 - 16:03
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Avanzare?


Un nuovo Dio si addentra dove la religione fallì seminando la paura di una punizione che colpí laddove non doveva.
E non fu più paura.
Fu scherno.
L'invisibilità di un Dio nuovo che, come Dio ingiusto, colpisce a caso lanciando dal cielo una pentecoste che non è salvezza ma solo oblio.
"Quale punizione può essere peggiore della morte" chiesi?
"Forse il dolore?"
"No!"rispose il vecchio "La peggiore punizione è l'attesa vana"
L'oblio si spande e lascia la desolazione ai suoi seguaci orfani di ciò che da sempre li tiene in vita.
La prospettiva.
La prospettiva che se servita su un piatto di ceramica bianca da un topo sarebbe una semplice ratatouille di verdure in realtà è il passato che prende le redini quando qualsiasi futuro si sgretola nell'oblio.
Allora andiamo, orfani di un Dio che ha ceduto alla tecnica le armi del comando.
Paura e invisibilità.
Andiamo e prendiamoci la nostra nuova prospettiva girando le spalle ad un futuro che pr... (continua)

Michele Facchini 15/10/2020 - 17:48
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Aznavour...


Sono entrato con le mani occupate, ho posato il dolce e la borsina verde.
“Vediamo cosa c'è dentro...” ha detto.
“Dunque il Lambrusco....”
“Eh.... ci vuole con la lasagna...”
“Il prosecchino...e, visto che non li hai, i due calici da vino bianco...”
“Me lo immaginavo che me li avresti portati!”
Ecco, al solito, mi conosce bene....
Allora oggi, davvero, era raggiante!
Trucco recente, e scarpe col tacco anche in casa, anche se sdrammatizzate dal jeans e la maglietta nera, poi il foulard, gli orecchini d'ordinanza, l'orologio e un anello particolare. I capelli un po' raccolti ed un po' sciolti con le ciocche bionde che uscivano dai fermagli e incorniciavano il volto nella parte superiore.

Je souris malgré moi, rien qu´à te regarder
Si les mois, les années marquent souvent les êtres
Toi, tu n´as pas changé, la coiffure peut-être...

Il nostro pranzo di Natale!
Il centro tavola natalizio con candela, l'alberino acceso, tovaglia rossa, tovagliolini arancio, calici da vino ... (continua)


Beppe Billi 02/10/2018 - 14:40
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Bambini


BAMBINI

Che fine ha fatto l’infanzia?
Se osserviamo attentamente i bambini di oggi, scopriamo in loro i sintomi inquietanti di un’allucinante trasformazione. Più che bambini, sembrano veri e propri mutanti. Stanno assumendo nuovi connotati e stanno perdendo alcuni di quegli attributi che da sempre hanno caratterizzato il periodo della verdissima età.
Hanno ormai perso la capacità di stupirsi. Se quando ero bambino mi fosse capitato di vedere Babbo Natale all’angolo della strada, il mento mi sarebbe caduto a terra con un grande tonfo. Un bambino di oggi, davanti allo spettacolino natalizio in piazza, ha scrollato le spalle e ha detto: - Uffa, la solita menata. Ho visto alla televisione che a New York Babbo Natale è sceso dal cielo con una slitta d’oro, trainata da dodici renne. - L’evento era ovviamente virtuale.
Un giorno, mentre posteggiavo l’automobile accanto a un caseggiato, mi si avvicinò un bimbetto di circa sei anni. Mi disse, testualmente: - Non puoi lasci... (continua)

Giuseppe Novellino 30/11/2016 - 11:01
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Buon Natale MMXX (il doppio pari non va bene, bisogna vincere!)


Buon Natale con i tuoi sperando in una Pasqua con chi vuoi!
Da circa un anno siamo alle prese con il virus, speriamo almeno che l’isolamento rinsaldi il vincolo familiare (e il legame fraterno) con la terapia spirituale della cultura dell’amore (amo e sempre sarò) contro l’insania del degrado ambientale, il fanatismo religioso, le guerre fratricide e la piaga del razzismo.
Il nostro codice genetico, infatti, recita “a-more e c-oscienza, g-enoma u-niversale” dalla basi azotate
(a-denina, c-itosina, g-uanina, u-racile) dell’Rna messaggero.
E la nostra esistenza (cogito ergo sum), pertanto, alla luce della verità (gnothi sautòn) è un dono e un atto d’amore con creazione e generazione a braccetto.
Su queste solide basi completeremo il nostro ciclo vitale, passando così dall’esser polvere (pensiero, mente con la sua ragione egoistica a salvaguardia dei propri interessi) al divenire luce: amore, anima con l’intelletto altruistico a garanzia del bene comune (non vali per i beni che hai,... (continua)

Francesco Andrea Maiello 21/12/2020 - 07:44
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