RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Sogno medievale


I colli di Monselice.
Battaglie medievali dal sapore aspro di banchetti consumati alla penombra delle candele tra mura spesse, grondanti di verde umidità,
Cigolii di armature e sbattere ferroso di pentole nelle cucine, tra odori speziati e urla insudiciate dei cuochi.
Così lontano il clamore della battaglia appena trascorsa. Così lontano il sangue che colava sugli occhi e i rantoli dei compagni che si abbattevano a terra. Così lontano il lamento dei feriti che venivano abbandonati tra i boschi.
Solo dolce musica pungente fischiata tra le fessure sotto le porte spesse di legno chiodato. Odore di bosco a mezzanotte ad ogni apertura. Odore di polvere tra le trame degli arazzi vivaci sopra i camini. Trame di donne intente in orditi, a piccoli bisbigli se un uomo passava loro accanto: solo un accenno al suo passaggio poi cristallo contro marmo quando se n’era andato.
Casa.
Così diversa. Senza guerra in notti senza pace.
Dove poter respirare balsami sinuosi tra morbide coperte e guan... (continua)

Donna Pola 03/06/2010 - 17:11
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Solo altre 7 vite


"Che belli occhi che hai. Enormi di paura di trovarsi davanti uno che non è più lo stesso, o uno che è sempre lo stesso imprigionato in chi è diventato matto. Ora non mi bacerai, e se ti conosco neanche dirai nulla, e se me ne lamentassi ti incazzeresti, perché a sentire te non avresti niente da dire.
L'ha voluto lui che ti vedessi in questi minuti spicci di una sigaretta dietro casa tua, perché di tutto il giorno dovevi uscire proprio ora. E a proposito stai uscendo o stai tornando? Sei stata con un altro che adesso ti piace? Lasciami stare, lasciati perdere. Pensa a curarti come eri curata con me. Guarda nei tuoi occhi e trova quello che vedo io.
Addio"

Disse così, e la lasciò immobile davanti a quella città che sembrava avere meno parole di lui, non ostante le milioni di voci. I suoi occhi grandi sgranavano la luce che illudeva la piazza, e mentre lo fissava andare via i colori riducevano tutto ad uno sfondo frammentato. Si rese conto che lui si sarebbe girato verso... (continua)


Luca Agosto 26/05/2017 - 03:21
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Storia sconnessa con tanto di gatto.


Tifone Fasullo non sempre poteva permettersi di essere divisivo.
Trsmetteva le sue sembianze tramite crogioli di biciclette che si seccavano al sole della primavera scandinava.
Ottaviano Sesterzo aveva sei cani da slitta ma abitava in Liguria e non aveva modo di usarli.
Suonò il telefono.
Erano anni che Pasquala Trifolata non dedicava mezz'ora a se stessa, impegnata com'era nel dividere sassi tra preti.
Ormai la sera stava arrivando e Trino Distratto era solo a metà del cammino.
Erano sei anni che Adele Lapalla non riusciva a convincere Trine Marzana ad avere un meeting decente.
Stillo Pertugio nel frattempo era sempre riuscito a scappare alla polizia, aveva anche una zia, ma erano tempi irrequieti e non ci si poteva certo fermare ai nessi o ai massi.
Gli anni passavano allegri e scanzonati nella valle del fiume Cannolo.
Miriana Lapiastra aveva una storia con certi personaggi inqietanti che tali dovevano restare, solo che il maresciallo pareva avesse capito qualcosa.
Era temp... (continua)

Pierfranco Bertello 23/03/2022 - 15:58
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Tra il vero e il faceto


Tutto comincia una fredda notte invernale, mentre viaggiavamo per raggiungere Orta di Atella (CE) a metà strada accade qualcosa di strano. Da dietro un argine di una via di campagna è spuntata fuori una sfera luminosa che ci ha inseguiti per qualche chilometro prima di sparire nei pressi della sopraelevata di Succivo. La nostra comitiva era partita da Caserta ed è stata affiancata ed inseguita da questo ufo fino a metà strada. Naturalmente arrivati a destinazione abbiamo raccontato tutto agli amici che ci aspettavano a Orta, la loro reazione immediata è stata d’incredulità, ma vedendoci pallidi e impauriti, hanno cercato di rincuorarci e di spiegare che probabilmente avevamo frainteso tutto: non poteva essere stato un ufo, ma frutto di suggestione. Ma la parte più incredibile deve ancora arrivare. Tornati verso Caserta all’una di notte percorrendo la strada a ritroso, nello stesso punto della volta precedente la macchina si è spenta, ed è stata avvolta da una nebbia fitta. Ecco che ric... (continua)

Savino Spina 26/06/2017 - 13:41
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Tra sogni e realtà


non poteva credere che si fosse fatta convincere da quello scapestrato del suo migliore amico, come era finita li? E più se lo domandava meno risposte le venivano infondo c'era poco da fare ormai Genna si trovava li e non poteva farci più niente ormai.
Da giorni nel piccolo paese si mormorava che in quel supermercato erano sparite misteriosamente tre persone, le dicerie della gente erano varie e assurde : chi parlava di mostri,chi di fantasmi chi di serial killer ...ma quando mai?! Lei non ci credeva e avrebbe fatto di tutto pur di mostrare a Diego che si sbagliava,che quella gente non era sparita sul serio e lo avrebbe dimostrato facendo lei da cavia in prima persona e una volta avuto ragione gli avrebbe tappato la bocca per sempre.
Nascosta in quell'enorme scatolone decise dopo svariate ore di uscire allo scoperto credendo che il supermercato era ormai chiuso da tempo e infatti fu' proprio cosi: c'era lei,gli scaffali coi prodotti le casse dove si pagava la spesa e il buio pesto ch... (continua)

Cristina Del perugia 14/05/2017 - 21:35
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turno di notte


Fuori ormai era già' buio in quella sera di maggio,Umberto guardava dalla finestra il suo giardino ,sentiva il calore delle braccia della moglie che lo stavano abbracciando , cercava guardando le sue piante di scacciare i suoi pensieri ma le lucciole che lambivano con luce lampeggiante le sue piante lo fecero improvvisamente tornare alla realta' ,quelle luci intermittenti delle lucciole gli ricordarono improvvisamente il suo lavoro in quella sala al terzo piano in un'edificio poco distante da casa in cui tra poco doveva svolgere il suo turno di notte .Umberto comincio' a maledire il giorno in cui aveva messo piede in quella maledetta ditta ,lui aveva già' un lavoro precedente era un laboratorio di riparazioni elettroniche in un piccolo paesino , l'aveva realizzato come tutte le sue cose dal nulla con poche cose raccattare che agli altri non servivano ,amava quel lavoro, oltre alla soddisfazione era premiato da discreti guadagni.Mugugnando ,imprecando ,ecco dopo un'abbraccio alla moglie... (continua)

umberto cavallini 27/05/2015 - 12:51
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Tutto non per caso


Non vi è mai capitato di pensare ad una persona e questa telefona?
A me capita spesso, anche ieri mattina, pensavo a Giulio ed, immancabilmente, questo chiama.
Questa mattina ne ho parlato con Adriano, il mio collega.
– Sai che ieri mi ha chiamato Giulio?! – gli ho detto alla pausa caffè.
– Come sta?
– Bene, la cosa strana è che erano mesi che non ci vedevamo poi, non so perché, mi è venuta la voglia di sentirlo, non so spiegarti…lui ha chiamato. Strano vero?!
– Non ci vedo nulla di strano…è un caso! Quante volte pensi ad una persona e questa non chiama? Ti è rimasto impresso perché ha chiamato... altrimenti.
– Anche quello è vero, però… mi è successo anche altre volte. Con altre persone. Per me è strano.
– Macché strano! Fattelo dire da me, non c'è proprio nulla di strano – ripete Adriano, probabilmente ha ragione lui, non c’è nulla di particolare in questo fatto.
Sono davanti al centro commerciale, la solita fila d’auto mi costringe ad andare pianissimo.
Mi volto, sopra le... (continua)

Massimiliano Casula 26/01/2021 - 22:38
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Un guaio da 7 kg e 120 cm (Un problema soprannaturale)


Pochi giorni prima dell’inizio della battaglia di Ragnarok tra divinità e giganti Thor, figlio di Odino, si ritrovò con due problemi: il suo martello, capace di comandare tuoni e fulmini e di creare le tempeste, si era spezzato nello scontro con un avversario mostruoso mentre cercava di proteggere l’umanità; e il nano Sindri, creatore del martello, era appena stato ucciso da suo fratello Loki durante una partita a Monopoly.
Thor, pensando fino ad avere il mal di testa, si ricordò di un vecchio amico che di mestiere faceva il supereroe tra la sua pacifica razza aliena dei Korbiniti. Beta Ray Bill era una delle due persone che come lui potevano sollevare il pesante martello.
Allora Thor prese lo smartphone e lo chiamò subito: ”Beta, vecchio mio, dimmi che puoi fare qualcosa per il mio martello…”. Il supereroe rispose: ”Ci proverò, amico mio”.
Ma Beta non riuscì a ripararlo. A questo punto Thor si ricordò che sulla Terra viveva l’altra persona capace di impugnare il suo martello, l’... (continua)

Simone M. Mastro 03/04/2022 - 16:34
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