RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

UN AUTUNNO LUNGO UN GIORNO


Ogni giorno percorrevo quella strada, dopo aver attraversato circa cinque chilometri di campagna, tra strade dissestate e strette, tra rigogliosi cespugli e rovi trascurati tra i fossi, facendo attenzione agli animaletti selvatici che, indisturbati la attraversavano sentendola di proprio dominio, ed ogni giorno, inconsapevolmente giungevo in quel punto dove la mia strada si incrocio' un giorno col destino, il mio e quello di altre persone precedentemente sconosciute, in quel punto il tempo si arrestava violentemente, ogni volta, come se un buco nero fosse in grado di inghiottire tutto, senza riuscire mai a colmarsi.
Sabato sera. Il primo di quel lunghissimo autunno, ancora abbastanza caldo per godersi una bella passeggiata tra le vetrine del centro dopo una cena con gli amici, ancora abbastanza tranquillo per decidere una strada alternativa tornando a casa; decidiamo di passare dalla campagna per guidare più' piano del solito e con i finestrini abbassati sentire i suoni e i profumi di... (continua)

Silvia Simona Biolcati Rinaldi 18/02/2016 - 19:12
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Un dolore troppo grande


Apre gli occhi nella stanza buia, non ha voglia di alzarsi, dalle fessure delle persiane, vede una luce che a lei appare quasi odiosa, non ha più voglia di fare niente, si sente svuotata, incapace di provare una qualsiasi emozione, la sua vita, è come se avesse perso colore, brio. Si sente come una marionetta nelle mani degli altri, che gli muovono i fili facendole fare quello che vogliono. Il suo malessere è facile da diagnosticare: è il male oscuro, la depressione.
Un male subdolo, cattivo, che ha intaccato tutte le sue fibre, lasciandola priva di energia e della volontà di reagire. Non ha più voglia di vivere, di credere, di sperare, vive una vita che non sente sua, anzi, vegeta.
Sente il telefono che squilla, ma non ha intenzione di rispondere, non vuole parlare con nessuno, non ha la forza di alzare nemmeno un dito. Tutto intorno a lei, è scuro, anche il cielo le appare diverso, non ha più l’ azzurro sfavillante ma è diventato opaco, nebuloso.
La sua esistenza sembra spezzata i... (continua)

Anna Rossi 15/09/2021 - 08:23
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Un giorno


Calda era l'aria sul far della sera
di vita rigonfia esplode la campagna
attonita osserva il vicino mare
bramando quell' acqua che tanto li manca.
Quello strano cigolio proveniente dal trattore non lasciava presagire nulla di buono, potevo solo sperare di raggiungere la strada asfaltata, decisi quindi di sganciare il carrello carico di meloni per alleggerire lo sforzo, "tornerò domani a prenderlo" pensai, "adesso voglio soltanto andare a casa farmi una doccia fredda e godermi una serata con la mia famiglia" . Scesi dal trattore con un balzo ma misi male un piede , il dolore acuto mi fece accasciare a terra, provai a rialzarmi, il dolore era forte ma non insopportabile, quindi zoppicante andai a staccare il carrello lasciandolo in mezzo agli olivi per nasconderlo alla vista di qualcuno che sarebbe passato da lì. "È proprio bella la campagna, soprattutto quando la sera ne esalta i colori", il contrasto tra la terra rossa e il verde degli olivi si fonde... (continua)

Cristiano Pili 08/10/2019 - 06:10
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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UN PUGNO DI SABBIA


Le navi nel porto non partono più.
Il tramonto incombe e racconta di un altro giorno in agonia. Atterrisce l’anima con colori imputriditi che squarciano il cielo in macchie di disperazione.
Urla il vento nomade, urla e frusta il mare scuro, minaccioso, dove già si fa strada un timido spicchio di luna.
Il suo muggito mi stordisce mentre vago sulla spiaggia grigia, preda del vento e delle maree, dove solo pochi temerari osano avventurarsi prima che le velature del tramonto assorbano tutta la luce.
Vedo un paio di runner, un vecchietto con il cane ed una coppietta che sfida il gelo abbracciandosi sotto un’enorme sciarpa di lana.
Cammino lentamente chinando la testa contro il petto per cercare maggiore riparo dal vento gelido che rapisce i miei pensieri come una sirena e, sfrontato, sciorina davanti a me il suo racconto.
Il mare d'inverno racconta tante storie, racconta tutto ciò che ha osservato durante la bella stagione, racconta storie di dolcezza, di gioia e anche di tanto dolore... (continua)

Paolo Guastone 08/11/2023 - 12:07
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Un'urna per ciascuno


La tumultuosa procedura del divorzio dei miei genitori è giunta al termine, tuttavia rimane ancora una questione da risolvere, ovvero che tra un mese dovranno sostenere un altro colloquio con il giudice per stabilire con chi andrò a vivere.
Mamma e papà mi stanno sfinendo e come se non bastasse hanno ripreso a litigare duramente davanti al portone del tribunale. Avvampato dalla rabbia, mi allontano di soppiatto dalla coppia scoppiata per vagare per la città senza una meta, ma con in mente un'idea precisa. Caspita, riconosco in me un tipo di saggezza paragonabile a quella di Salomone, un re tanto decantato dalla Bibbia.
Tramite il cellulare, invio vari SMS a quei due, spiegando le ragioni che mi spingono al suicidio, la tipologia con la quale intendo attuarlo e che vengano rispettate le mie volontà, cioè che dopo la cremazione, le ceneri del sottoscritto siano conservate in due urne. Un'urna per ciascuno.... (continua)

Giuseppe Scilipoti 11/01/2024 - 19:46
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Una storia assurda


Sabato 14 ottobre 2000, l’ingegnere Filippo Marrocco e la moglie Beatrice Rocca, con il loro piccoletto Gianpaolo partono per una mini-crociera in Sardegna. Si mettono in viaggio di mattina presto e ritornano lunedì 16 all’ora di cena. Tutto va bene: bei posti, buoni ristoranti, la pace delle spiagge fuori stagione. Ma al ritorno, l’ingegnere e la moglie trovano la loro casa sottosopra: piatti sporchi, bicchieri in frantumi, soprammobili ammaccati. Sono anche scomparsi alcuni oggetti di valore. Ed è stato rovinato un prezioso tappeto cinese, comprato da poco tempo. A casa era rimasta solo Marika, la figlia di 16 anni: «Ho fatto una festa con i miei amici», dice e non c’è bisogno che aggiunga altro, perché i genitori capiscano: da un po’ i suoi amici sono i quindici o venti ragazzi, italiani e albanesi, che gironzolano sempre intorno alla stazione e che a Cassino chiamano «quelli del Corso»: un branco di bulli di provincia già noti ai carabinieri per risse, atti vandalici, giri di ecsta... (continua)

Savino Spina 15/05/2017 - 12:56
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Uno specchio in frantumi ...


C’è uno specchio davanti a me. Tutto è fermo ed io riesco solo a percepire il mio corpo. La mia essenza, i miei capelli e … quello specchio.
Sono seduta. Non è la prima volta che ho riflessa nella mente l’immagine di una me seduta su una sedia. È uno cosa strana a dire la verità. Un particolare dejavu.
Mi tocco e sento di essere ancora viva. Sento di esserci. Non sono morta. Vorrei tanto esserlo perché sento un dolore lancinante al petto, alle spalle, alle caviglie … non riesco neanche ad alzarmi.
I miei occhi chiedono di essere perdonati e le lacrime sono l’unico strumento che hanno per farlo.
È una scena a rallentatore con una triste melodia di sottofondo.
Penso che ci sia del buono in me ma non ne sono del tutto sicura.
Non sono legata eppure non ho la forza per alzarmi e prendere a camminare di nuovo.
Perché? … io non lo so.
Guardo nello specchio e dentro vedo me stessa riflessa, osservo attentamente. Mi trovo sciupata e priva di qualsiasi senso, utilità …
Socchiud... (continua)

FraAaron 759 24/11/2014 - 23:10
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