RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

IL COMMISSARIO GIANTI: UN CASO BANALE- Seconda Parte


Nicola passò una notte insonne, facendosi mille interrogativi. Si sentiva uno straccio per cui si passò una mano fra i capelli, come per allentare la tensione e chiamò Guido. Gli disse che era inutile che passasse aveva bisogno di schiarirsi le idee. Gli disse anche di lavorare all'autopsia il più velocemente possibile. Non appena chiuse con Guidi, chiamò Netti per dirgli di radunare, tutti quelli che volevano sentire nell'ufficio di Arsti per le undici. Andò a correre. Mentre correva cercava di fare il punto della situazione, ma aveva sempre la strana sensazione che quel pugnale era di troppo e che la chiave fosse nelle parole di Ugoli, ma non sapeva da che parte cominciare. Iniziò a correre per le otto, ma alle nove e mezza dovette interrompere e tornare a casa. Fece una doccia veloce, indossò jeans e camicia e uscì di casa coi capelli ancora umidi.

Quando arrivò erano già tutti lì. Osservò le loro espressioni, passandole in rassegna una ad una. Sebastiani era tranquillo, così co... (continua)


Marirosa Tomaselli 20/06/2017 - 12:05
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IL COMMISSARIO GIANTI: UN CASO BANALE-Prima Parte


Questa è la prima parte del mio primo racconto giallo, spero vi piaccia.

Il commissario Gianti
un caso banale
Un'ombra furtiva passò in rassegna la stanza, guardò le sagome della gente che si era accalcata lì, e le fissò una ad una, le scrutò fino a che da sagome indistinte non divennero persone, persone con tutte le loro caratteristiche e continuò ad esaminare le espressioni, espressioni uguali che riflettevano tristezza, orrore, dolore eppure l'ombra le guardava pressante analizzandole con perizia, e di tanto in tanto scuoteva la testa, come se in quelle espressioni vi fosse qualcosa di strano d'insolito. Finalmente tutto quel brusio nel quale l'ombra era capitata, e che aveva ascoltato con perizia, smise: un uomo più alto degli altri e con un viso più duro, più severo di quello degli altri, pensò l'ombra, disse: - il commissario Gianti non verrà prima di sera. Ci prega di tornarcene tutti alle nostre case, ma prima- disse -dobbiamo scrivere sul quaderno che il suo collega ci ha... (continua)


Marirosa Tomaselli 17/06/2017 - 21:29
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IL dott. ICONE


-Eros, Eros…un’altra …stavolta però con un biglietto!-
-Quante volte ti ho detto di non chiamarmi Eros a lavoro!!!-
-Ma non c’è nessuno…va bene dott. Icone, hanno chiamato, c’è un altro caso per noi , ci sono le foto…
-Zitto, fammi vedere le foto-
Il commissario Icone strappò dalle mani di Aldo le foto della donna uccisa. Un evidente sparo in pieno petto, un unico colpo ben centrato al cuore.
-Anche questa…deve essere uno abile con le armi l’assassino, solo che questa volta c’è un foglio A4 con scritto in stampatello : Ora starai qui per sempre-
-E’ ..era sposata?-
-Si chiamava Valentina Mazzi, sposata con un dentista ,36 anni e una bimba di sei anni, di Civitavecchia. Ci hanno convocato a Civitavecchia, l’appuntamento è al bar Settimio, appena all’uscita di Civitavecchia Sud, non so altro…dobbiamo andare lì e poi ci spiegheranno…-
-Non so Eros, adesso siamo in auto, no c’è nessuno, posso chiamarti Eros, giusto?...c’è qualcosa che comunque mi fa pensare ci sia un legame con le... (continua)

SILVIA OVIS 03/12/2016 - 23:57
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IL FURTO DEL VOLUME NUMERO 5


Biblioteca di Beverly.
Edificio antico, non lussuoso che fa da contrasto con le villette nuove e curate intorno.
Ho detto “non lussuoso”, ma di certo questo non significa che non fosse bello: la parete di legno di quercia, molto elegante e ancora ben curata nonostante il tempo, i fiori di accoglienza all'entrata e un classico, ma non scontato cartello, con la scritta "chiuso o aperto".
Nessuno si sarebbe mai aspettato che accadesse quel fatto, non qui, non a Beverly.
Era la mattina del 27 Agosto, ore 7 e 13 minuti.
Il paesino dormiva ancora sotto la coperta stellata del cielo e il sole stava per dare il benvenuto alla nuova giornata.
Ad un tratto, un rumore simile allo scoppiettio di un fuoco d’artificio interruppe il silenzio.
Interruppe ogni cosa.
Veniva dalla biblioteca.
2457 abitanti dormivano, ma uno no.
Tutti potevano essere i sospettati, sicuramente c’era un colpevole, sicuramente c’era stato un atto di vandalismo, ma i ... (continua)

Eleonora Bassi 10/04/2020 - 20:46
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Il Maresciallo.


“Alfredo Panerai, anni 56, trovato morto nel suo furgone, addì 27 marzo dell’anno 2016 …..”
Il Maresciallo Carmelo Putifera stava scrivendo il rapporto sull’omicidio di un piccolo furfantello di periferia e intanto ripensava al tipo di morte del Panerai e continuava a dirsi che la cosa non gli quadrava.
Il Panerai era, per modo di dire, un imbianchino, aveva una fedina penale fatta di piccoli furti, qualche assegno a vuoto e qualche rissa. Trovarlo incaprettato era l’ultima cosa che si aspettava il Maresciallo.
In un pese come Crissolo che si trova tra il Monviso e la sorgente del fiume Po, con 174 abitanti , che si conoscono tutti e la mafia non c’è non pareva possibile che da giù avessero inviato un sicario per far fuori quel poveraccio.
Panerai era emiliano, non era sposato e non aveva legami di sorta con la criminalità organizzata.
A meno che negli ultimi tempi non avesse voluto fare un salto di qualità e nel farlo avesse pestato i piedi a qualcuno di importante.
Chiamò il B... (continua)

Pierfranco Bertello 13/10/2016 - 12:51
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IL NUOVO ORDINE- Prima Parte.


Piccola premessa: questa spy-story è il seguito di RIUNIONE D'EMERGENZA, che scrissi tempo fa nelle scritture e segue gli avvenimenti di NIENTE REGOLE.

IL NUOVO ORDINE

L'agenzia, se l'era vista brutta, nell'ultimo periodo, ma ne erano usciti. Per riuscire nell'intento, però era stato necessario, costituire una nuova sezione: la S001. Con il compito di addestrare agenti da usare nelle missioni ricognitive, che avrebbero spianato la strada agli agenti operativi, svolgendo le indagini. In questo modo, ci sarebbero state meno possibilità di essere scoperti, poiché anche qualora saltasse una copertura, restava solida quella degli agenti operativi, o viceversa. Meno possibilità di errore, più precisione negli interventi, ma qualcosa non aveva funzionato nella prima missione. Mallhoy, stava appunto andando a parlare con il capo della sezione, S001: Shadow. Per poco non venne travolto da un ragazzo.
<<Mallhoy!>> Lo salutò Shadow. Era alla scrivania, scuro in volto.
<<... (continua)


Marirosa Tomaselli 20/01/2017 - 13:03
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IL NUOVO ORDINE- Seconda Parte


Era lì da tre giorni. E aveva instaurato ormai una specie di routine. Le chiamate della “moglie” nel pomeriggio, le sue telefonate serali a lei, e le chiamate di “lavoro” sul cellulare. I pranzi con Smith, ma niente di rilevante. Avrebbe voluto agire, ma non poteva. Sapeva di essere sotto esame, che lo stavano studiando, così come sapeva di non aver fatto nessun passo falso, ancora, ma quell'attesa era snervante.

La stanza era in ombra.
<<Locner ci potrà esse utile, Signore.>> Disse Smith.
<<Ne è sicuro?>> Replicò una voce gutturale.
<<Ha ingenti capitali, e molta ambizione.>> Disse ancora Smith.
<<Ed è “pulito”?>> Replicò una volta d più la voce.
<<Ho preso informazioni. È un tipo nella norma, buoni studi, ma nessun risultato eccezionale. Nel lavoro si è distinto per sua onestà e determinazione. È sposato e non sembra avere grilli per la testa, però gli piace il gioco.>>
<<Umm..è un buon giocatore?>>
&... (continua)


Marirosa Tomaselli 22/01/2017 - 18:05
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IL NUOVO ORDINE- Terza Parte.


Era arrivato il momento di agire. Non poteva aspettare oltre. In quei giorni aveva sentito la tensione crescere e anche la sua copertura ne aveva risentito. Lui ne aveva risentito. Toccò la giacca e si assicurò la presenza di Becky, poi si accertò che Penny fosse al sicuro nella fondina.
Aveva un piano, ma nella sua esperienza, sapeva bene che nessun piano era mai veramente perfetto, e spesso una buona capacità d'improvvisazione, poteva tornare utile. Si riscosse dai suoi pensieri. In missione non c'era spazio per i pensieri. Si guardò intorno, velocemente. Sembrava tutto tranquillo, troppo per i suoi gusti. I sui sensi di spia erano allerta. Poche ore prima aveva avuto la conferma, del passaggio alla fase operativa. Controllò l'ora.
Era nascosto dietro un pilastro, su di una terrazza. Il suo obbiettivo era, il palazzo di fronte, un piano più giù. Una distanza di tre metri, calcolò. Nei giorni scorsi aveva fatto dei controlli, e quella era la via d'accesso più sicura, ma certamente ... (continua)

Marirosa Tomaselli 24/01/2017 - 21:31
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il trionfo della coscienza cap. 1


Spero di non disgustarvi, Signori miei, con tutte queste storie; lo so, sono eventi crudeli; ma sono tutte vicenda da raccontare, ed è per questo che io peccando di perfida presunzione dico che non ho il diritto di tenerle a voi nascoste. Di sicuro però ho il dovere di farle pesare tutte sulla mia coscienza, che senza perdere occasioni turba instancabilmente, la mia oramai instabile quiete opprimendomi in tutti i modi, per far sì che la mia persona debba implorare il perdono a lei. Ebbene cari Signori miei, io non lo farò mai; io non provo rimorso, né compassione per quello che ho fatto. Nel nostro Mondo, un Cosmo fatto di cattivi consiglieri, io sono conosciuto come il Santo; ma il mio vero nome è Riccardo, ho quarantasei anni; che cosa ho concluso in tutto questo tempo? Ho seminato solo terrore, paura, angoscia; quante volte ho sentito il vuoto della solitudine attraversare la mia mente. Nello scorrere della mia tormentata vita ho catturato un’infinità di sguardi, che attoniti mi fi... (continua)

CIRILLO CARMINE 30/06/2021 - 21:10
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L'agenzia turistica


L’AGENZIA TURISTICA
- Sai che l’agenzia di Piera è fallita? – disse Claretta a pranzo.
- Vorrai dire di Marina… - replicai.
- Sì, i soldi erano di Marina, ma… insomma, praticamente faceva tutto Piera! Non capisco come sia potuta fallire.
- Sai, la gente oggi fa i biglietti on line…
- Eugenio, che cavolo dici? Qui in paese non sanno neanche accenderlo, il computer…
- Sai, la nuova generazione cresce. – osservai.
- No, è che Marina è tirchia e l’agenzia era squallida, senza nemmeno una stampa alle pareti, una pianta, un tappetino… con un vecchio neon al tetto, che pretendeva di far luce… e anche Piera è una gran chiacchierona: a fare un biglietto ci metteva un’ora. Io ci avrei messo dieci minuti!
Inforcai gli occhiali per osservare meglio mia moglie mentre si vantava, e dissi:
- Sai, in agenzia bisogna stare molto attenti a non sbagliare: non si può fare come quella volta che siam dovuti partire alle quattro del mattino perché tu “on line” hai inteso che fosser... (continua)

Michele Fiorenza 12/02/2014 - 10:32
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