RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Buoni pasto e carabinieri


Devo iniziare questo scritto con una vecchia, arcinota barzelletta sui carabinieri. Probabilmente, chi legge la conoscerà già, ma per completezza sono tenuto a riportarla. Cercherò di farlo nel modo più stringato possibile.

Un graduato dell’arma consegna una banconota da cinque euro ad un suo sottoposto, mandandolo a comprargli un pacchetto di sigarette. Poi si accorge di aver finito pure i fiammiferi, e non avendo moneta spiccia gli dà, per l’acquisto, un altro biglietto da cinque.
Il sottoposto torna dal suo superiore dopo tre ore, e senza né sigarette né fiammiferi.
“Una volta lì, non riuscivo più a ricordare quali fossero i cinque euro per le sigarette e quali per i fiammiferi”, confessa imbarazzato. “Mi sono sforzato finora per ricordare, ma niente… proprio completamente dimenticato!”
Il graduato, già imbufalito per l’assurdo ritardo, esplode. “Ma si può essere più idioti? E adesso cosa pretendi, che me lo ricordi io, dopo tre ore?”

Decisamente, Pippo Franco la racconta m... (continua)


Giuseppe Bauleo 01/07/2015 - 17:03
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Camici bianchi


Sei stremata da un andiriveni di pazienti in cerca di aiuto: ovunque ci sono barelle. Pazienti e ammalati sbucano da ogni dove. L'ospedale è gremito: genitori accanto ai figli, figli che accompagnano i genitori, infermieri e medici indaffaratissimi corrono nei corridoi e si fanno in quattro per dare conforto e cure agli ammalati. Reparti stracolmi di giovani, adulti e anziani con la paura negli occhi. Mani che gesticolando spiegano e volti sofferenti che palesano i loro sintomi. Hai solo due mani, ma te ne servirebbero cento. Fai quel che puoi, ma ti viene richiesto di più. La morte incombe su tutti col suo spettrale e lugubre cipiglio. La percepisci ovunque: nelle strade deserte, nelle luci spente di alcuni esercizi commerciali, nelle saracinesche abbassate dei locali chiusi. Con la mente fai un percorso a ritroso e ti tornano in mente le strade colme di persone. Ricordi quasi con nostalgia lo strombettio dei clacson: mai avresti immaginato che un giorno avessi desiderato così tanto q... (continua)

Giovanna Balsamo 29/03/2020 - 09:28
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Che nostalgia Obama!


Come è lontano il nobel Obama (da ricandidare in nome della pace!) se gli Usa (e l'inopportuna Pelosi), in nome della democrazia, mettono il mondo a rischio nucleare!

VERSI PER IL PRESIDENTE OBAMA (La novella arca di Noè, 2012)

Con i figli che convivono e i gay che si sposano, ignaro mi domando...ma i figli chi li farà!

Occorre ristabilire l'ordine naturale delle cose (est modus in rebus!) per evitare il caos, a parte il casino! La regola (modus) dell'”homo sapiens” è la coscienza su cui va uniformata l'umanità a partire da 1/famiglia, 2/scuola, 3/religione, 4/politica e 5/mass media, fattori interdipendenti e confluenti per un mondo migliore!

La massima oraziana, aggiornata ai tempi moderni, recita: “Est modus in rebus e c'è un limite alla divina pazienza”. La logica, se ci rimane, ci suggerisce che i figli dovrebbero sposarsi e i gay convivere “in unione sentimentale” con diritti paritari da coppie di fatto.

Caro Presidente,
per problemi di coscienza
scrivo di mo... (continua)


Francesco Andrea Maiello 10/08/2022 - 07:12
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Città Sotterranea


Una volta si sognava la California, oggi si sogna l’Australia che piace sempre di più ai giovani italiani attratti dall’ottima qualità di vita e salari alti, davvero dell’altro mondo se paragonati a quelli del Vecchio Continente; così Angelo e Maria, una coppia affiatata, ma senza lavoro fisso, che sporadicamente si adattava a qualsiasi cosa pur di racimolare il gruzzoletto per poter partire. La coppia era al di sotto della soglia dei trent’anni e riuscì ad ottenere dal dipartimento di Immigrazione australiano il visto per lavorare nel nuovissimo continente. Lo stesso dipartimento procurò il lavoro alla coppia nelle miniere di opale a Coober Pedy, nello stato dell'Australia Meridionale e situata in un'area desertica a circa 850 chilometri nord di Adelaide. Questa cittadina, fondata verso gli inizi del 900, è uno dei principali luoghi di estrazione dell'opale di tutto il mondo. A causa delle altissime temperature, che raggiungono anche i 50°C, gli abitanti hanno deciso di vivere sottot... (continua)

Savino Spina 05/07/2017 - 00:48
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Cognomi famosi (Mogol, Quasimodo, Gazzè) per diventar importanti!


La strada degli scrittori è una “selva selvaggia” con una famelica lupa (case editrici e critici letterari a pagamento) sempre pronta ad azzannarti!
Volendo evitare la “selva oscura” con lonza, leone e lupa a sbarrarti la strada, me ne sono andato per mare e, seppur attento a non abboccare all'amo da “pesce di cannuccia”, parimenti sono finito nella rete!
A capofitto mi sono buttato, infatti, in “Poeti del nuovo millennio a confronto” di una casa editrice, che si avvale di cognomi famosi - Mogol, Quasimodo, Gazzé - per organizzare festival, raduni, seminari e concorsi di poesie in modo da conferirti il titolo di poeta e farti diventar famoso.
Il sommo artefice di tanto, oltre che editore, è anche lui un poeta molto conosciuto in Africa (Marocco, Egitto) e le sue poesie sono state tradotte finanche in arabo!
Qui in Italia, purtroppo, abituati all'eccellenza della lingua (tanto da leccarci i baffi!) di Dante, Petrarca e Leopardi, abbiamo acquisito un palato così fine, che è impossibi... (continua)

Francesco Andrea Maiello 10/02/2021 - 07:07
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Come un angelo...


Sono nata senza una mano, ma non sapevo che ce ne volessero due! Inizialmente mi parevano strani la mia mamma e il mio papà: avevano due mani e dieci dita distribuite su due mani ed io una sola mano e solo cinque dita. Non sapevo di avere qualcosa in meno rispetto agli altri. Ero convinta che gli altri avessero qualcosa in più: quel di più che spesso ingombra e talvolta appesantisce. Quando guardavo i loro occhi pietosi posarsi su di me, credevo che si trattasse di amore e invece poi col tempo mi sono accorta che era solo compassione. Quando i miei mi portavano ai giardini o in giro per negozi, io ero sempre allegra e salutavo gli altri bimbi con la mia manina, mentre loro mi rispondevano con entrambe le mani. Mi sorridevano tutti i bimbi, ma le mamme no...e io non capivo. Poi a cinque anni mio padre mi disse che ero diversa, ma io non capivo. Solo col passare del tempo ho capito...si ho capito che i diversi erano quelli che avevano qualcosa in meno rispetto agli altri, ed io ero &quo... (continua)

Giovanna Balsamo 19/02/2019 - 11:43
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Come un'aquila nel cielo


Prego. Prego chiudendo gli occhi e stringendo le mani l’una contro l’altra fino al punto che i miei palmi diventano bianchi come lenzuoli. La paura mi assale e continuo a pregare. Chissà se questa volta qualcuno lassù mi darà ascolto. Prego ancora ma il citofono emette quel maledetto stridulo. Spalanco di colpo gli occhi e divido le mani appoggiandole sul marmo freddo del tavolo della cucina. È lui. Speravo tanto che non venisse. Sono quasi tentata di non rispondere,di far finta di non esserci ma so che le cose andrebbero solo a peggiorare. Lui mi troverà. Mi ha sempre trovata. Il citofono mi richiama all’attenzione una seconda volta. Apro senza nemmeno rispondere. Ho le mani che mi tremano e la testa che mi gira mentre cerco di preparare il mio corpo ad un altro dolore. Sento i suoi passi sulle scale che pesano sul mio cuore come un macigno. Sono cattiva ma per un attimo spero che cadi su quella rampa e si faccia male. Ma non accade. Apro la porta con un sorriso quanto più possibile r... (continua)

Anna Di Maio 04/05/2014 - 13:45
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Commemorazioni


Supponiamo che ci sia una coppia di validi medici che ha passato la vita a cercare una cura per una malattia molto grave e contagiosa. E supponiamo che questa coppia cominci anche ad ottenere risultati incoraggianti. Purtroppo la ricerca nella quale si sono imbarcati è molto difficile e pericolosa perché si deve lavorare molto a contatto con il virus che provoca la malattia.
Nel frattempo però, grazie agli studi dei due medici la gente sta imparando a comportarsi in modo da evitare di essere colpiti dalla malattia. Anche questo è molto difficile e solo credendoci veramente ed impegnandosi si riesce a fare in modo che le precauzioni e lo stile di vita risultino efficaci.
Un brutto giorno uno dei due medici viene colpito dalla malattia che stava combattendo in maniera fulminante e muore.
Pochi mesi dopo anche il secondo medico fa la stessa fine.
Tutto sembra perduto, ma la strada è stata aperta e ci sono altri medici che possono proseguire le ricerche pur conoscendo I rischi ai qual... (continua)

Francesco Pezzulla 23/05/2017 - 22:28
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Con la luce flebile andò via


Alla luce flebile del lampione se ne andò. Sulla panchina dove la ciclabile accompagna il marciapiede tra le acacie d’autunno.
L’automobile nei pressi da appartamento, diceva “Casa è dove sta il cuore”.
Una vecchia Giulietta con le gomme a terra, così i suoi occhi.
Nel serbatoio da settimane un eco, e nello stomaco.
Qualcuno passa di lì e lascia nel bicchiere per le offerte un petalo, e lo osserva dormire.
Inturgidisce il petto lo stradino come a dire “…il solito barbone”, allunga il passo il ghisa.
Uno sguardo dentro a un paltò dismette la sciarpa, e di quella ne fa scaldino per i buchi nelle calze.

Le acacie, loro sanno che non si sveglierà con il prossimo autunno.... (continua)


Mirko D. Mastro 07/11/2023 - 08:29
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Congiunta lei, congiunto lui...


È una tigre o un leopardo? O il rivestimento di un cavallo a dondolo, un pezzato marrone e caramello che si stende su di me ignorando che l'aria è tiepida. Io mi copro, fino alla gola e a volte anche più su. Sembrano orme, impronte lasciate sul tessuto corposo, s'illuminano tra il divano e la mia gamba... la luce del telefono che suona con una canzone nuova, l'ho cambiata ieri. Avevo la Turandot, ho messo Tina Turner. Voglio ballare.
“Ciao amore, sei impegnata?”
“Ma no, pensavo di chiamarti. Hai sentito la novità? Il Dippi Ciemme?”
“Non ancora... che cosa dice... Dicci?”
“Ma secondo te, noi siamo congiunti?!”
“Amore, tu sei molto congiunta a me!”
“Ecco, allora dice che possiamo vederci! Ma dobbiamo essere stabili.”
“Oddio, stabile non ti si somiglia granché, ma a me piaci così, quindi possiamo vederci?!”
“Mi sembra un sogno, dopo due mesi...”
“Subito allora, perché aspettare...?!”
“Oh no, non ho l'assicurazione all'auto, l'ho sospesa! Non posso venire...dobbiamo aspettare..... (continua)

Grazia Giuliani 30/04/2020 - 17:06
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