RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

L'amore può far molto male


La piccola sveglia sul comodino in legno chiaro suonò. Erano la 5,30 e la sua camera da letto era inondata da una luce dorata come solo l'alba della sua città sapeva creare. Un colore magico che la catturava già da dieci minuti, da quando aveva aperto gli occhi. A qualunque ora fissasse il risveglio sul minuscolo orologio, si destava sempre qualche minuto prima. Era così da anni, però usava ugualmente la sveglia e da qualche giorno con un piacere segreto in più, perchè quel piccolo apparecchio col suono nuovo e romantico le era stato regalato da Enzo. Sentire tutta la melodia dall'inizio la rendeva felice, le ricordava lui, il suo ultimo amore, fresco e recente. Quello precedente era lì disteso accanto a lei che dormiva e a momenti russava: le affiorava alla mente il ricordo lontano e sbiadito di quando quella luce dorata illuminava i magici amplessi che caratterizzavano i loro giorni migliori, diventati adesso lontanissimi ed insignificanti. Come vuota e priva di senso, era diventata ... (continua)

Ivano Migliorucci 06/11/2014 - 20:31
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L'egemonia del malaffare oggi.


Dello stesso autore, alcune pagine dal libro “L’egemonia del malaffare oggi. Romanzo “ Ediz. Youcanprint Self publishing. Giugno 2017. Pagg.127.
(L’immagine che accompagna il racconto è un dipinto a olio dello stesso autore)

PREFAZIONE
Politica e malaffare. Questo è il tessuto sociale d’oggi che appare colluso.
Connessione diventata inscindibile, indipendentemente dal fatto che trattasi di Mafia, Camorra ‘Ndrangheta o altri poteri occulti collaterali, trasversali.
La corruzione oramai dilaga a vista d’occhio e costituisce il male sociale diffuso a macchia d’olio.
Sembra che i cittadini si siano assuefatti e non si meraviglino più di nulla.
In ogni livello di attività si scopre sempre chi ruba, inganna, froda, estorce, raggira, per un esclusivo arricchimento e vantaggio personale o di un gruppo ristretto malavitoso.
Tutto questo sembra avvenga sotto il beneplacito della “Politica” che poco si adopera per sradicare il malaffare, anzi…
E pure la giustizia pare abbia chiuso gl... (continua)


Vincenzo Scuderi 20/07/2017 - 13:13
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l'indagine


L’indagine (Le indagini del capitano Boschi)

«Venga avanti, capitano Boschi!» esordì il PM mentre raccattava le ultime scartoffie dalla scrivania e le infilava nella capace borsa di cuoio, prima di partire per le agognate ferie agostane portandosi appresso un po’ del lavoro arretrato.
Nonostante le finestre spalancate, quel giorno d’agosto faceva un caldo boia nell’ufficio del PM; l’aria condizionata, senza nessun preavviso, era partita da alcuni giorni: forse, visto il caldo asfissiante, se n’era andata in ferie pure lei.
«Il maresciallo della caserma di Roncovecchio - un borgo adagiato sui primi contrafforti appenninici dove non capita mai niente di eclatante - ha scoperto un cadavere; probabilmente si tratta di omicidio. I RIS sono già sul posto per i rilievi del caso, affido a lei le indagini; cerchi di concludere tutto, bene e in fretta. Fra venti giorni, quando tornerò dalle ferie, vorrei trovare l’indagine conclusa e, sulla mia scrivania, la relazione con il presunto colpev... (continua)


vecchio scarpone 21/02/2019 - 18:07
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L'INSOSPETTABILE CHIARA


L’ INSOSPETTABILE CHIARA

Tutto cominciò il giorno in cui… suonarono il campanello di casa E.
Eugenio era solo in casa e pensò che la moglie Clara, nella fretta di recarsi dal parrucchiere (e anche dall’estetista, sospettava lui), avesse dimenticato le chiavi di casa.
Poggiò la sua rivista scientifica sul tavolino accanto al divano, diede un’occhiata al fuoco del caminetto, poi si portò ciondolante all’uscio di casa, con calma aprì e…
- Clara! Che cos’hai combinato?
La donna aveva i capelli biondi, un giaccone color ruggine nuovo, corto sui calzettoni gialli velati, un paio di stivaletti scamosciati, un nuovo profumo, molto sensuale, gli occhi ben truccati e le sopracciglia sfoltite. C’era pure un neo nuovo a sinistra della bocca!
Lei sollevò il borsone e si mosse per entrare. Eugenio si mise educatamente da parte. Scosse la testa per svegliarsi completamente e si diede anche degli schiaffetti.
Giunta al centro del soggiorno, Clara, cioè la nuova Clara, gli tese la man... (continua)


Michele Fiorenza 30/03/2014 - 12:29
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L'occhio indiscreto


Teodoro Piccintir era preoccupato.
Faceva caldo, il condizionatore era rotto, sudava.
Gardava la fotografia che aveva in mano e non si capacitava.
Suonarono alla porta, andò ad aprire.
Il colpo che ricevette fu devastante, la sua testa si piegò all'indietro in un movimento innaturale.
L'Ispettore Aldo Tuboduro entro nell'ufficio di Piccintir verso le undici del mattino.
Tutto era stato messo sottosopra ed il povero Teodoro giaceva per terra con il cranio fracassato in una pozza di sangue.
Il medico legale Adelmo Scannasuocere stava esaminano il cadavere.
"Ora della morte, dottore"
"Intorno alle otto di questa mattina"
"Arma del delitto?"
"Direi un martello e anche bello grosso"
Arrivò il Magistrato.
Emilia Gransottana, Magistrato molto stimato da colleghi e collaboratori, fece un giro veloce della stanza, guardò il cadavere e scosse la testa.
"Conoscevo il Piccintir, piccolo cabotaggio, principalmente corna coniugali. Ah, il Co... (continua)

Pierfranco Bertello 25/06/2019 - 08:51
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L'omicidio Tozzetti.


Il Dottor Alberto Percivallo Tozzetti, cinquantasei anni, era uno stimato professore di Economia all’università di Torino.
Sposato da vent’anni con la Contessa Alberta Anselma Beatrice Eleonora Marta Vittoria della Passatora Cubicola, unica erede di una nobile famiglia di origini siciliane.
Rispettato da colleghi e studenti per la sua rettitudine morale e per il suo metodo di insegnamento. La passione per la materia che insegnava era contagiosa. Le sue lezioni erano sempre molto seguite.
Era molto rigoroso e pretendeva molto dai suoi studenti ma sapeva dare il giusto valore a chi si presentava preparato agli esami.
Matteo Romanelli, dopo la tragica morte del suo superiore, era diventato ispettore capo alla sezione omicidi del commissariato del Lingotto di Torino. Fu proprio lui a trovare il cadavere del professore in un cespuglio al parco del Valentino, mercoledì 10 febbraio, mentre faceva la sua solita oretta di corsa all’alba prima di andare al lavoro.
Tempo mezz’ora e la ... (continua)

Pierfranco Bertello 12/10/2016 - 11:45
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L'ORA DEL JOLLY


Controllò l'orologio, erano le 04:40 e non era insolito che lo convocassero ad un'ora simile, ma quella volta sentiva uno strano brivido lungo la schiena. Istinto? Spirito di conservazione? Entrò risoluto nella stanza.
<<Buongiorno S1X>> Come sempre la voce di Mallhoy era cordialmente fredda. E lui non capiva come mai i suoi uomini lo ammirassero tanto. Ma lui non era un operativo, e neanche un'ombra. Non più. No, il suo ruolo, ora era quello di “agente fantasma”. Strinse le mani a pugno.
<<Si studi il caso. In fretta.>> Abbaiò Shadow. Quell'uomo metteva i brividi,e molti lì dentro lo temevano. Sia per il carattere, sia per la determinazione.
<<Quanto in fretta?>>
<<Deve chiudere la faccenda, in un ora.>> Cosa!?! Erano pazzi. Prese il fascicolo. Ma avrebbe volentieri ingoiato del veleno. Peccato che non era più un'ombra.
<<S1X, per favore, niente sbagli.>> Disse Mallhoy sorridendo. E lui si chiese se anche i serpenti sor... (continua)

Marirosa Tomaselli 28/07/2019 - 17:48
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LA FIBBIA DI PERLE


Rientrai per il pranzo di buon umore. Claretta era in cucina a preparare uno dei suoi manicaretti. Si girò a guardarmi nel suo leggero abitino casalingo corredato da un minuscolo grembiule. Al mio saluto rispose:
- Sono nuda!
La osservai meglio: era senza maniche e con una scollatura a V. Normale per il mese di Giugno. Provai a capire se indossava l’abbigliamento intimo e mi parve di sì. Alla mia evidente perplessità replicò:
- Sono nuda! Non ho uno straccetto decente da mettermi per sabato sera!
- Non c’è problema, amore: questo pomeriggio andremo alla solita boutique…
- Sono stanca della “solita boutique”! Voglio andare in un negozio buono!
- D’accordo… - le dissi per placarla, chiedendomi che cosa determinasse la “bontà” di un negozio.
Mentre mi lavavo le mani e risciacquavo il viso, Claretta concluse il suo armeggiare in cucina e portò in tavola una profumatissima pasta con sarde (insegnatale da mia madre). Per lei soltanto un piattino, a causa della dieta (però mia m... (continua)

Michele Fiorenza 02/07/2014 - 10:33
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La missione


Il primo colpo di pistola lo sentì appena si era lasciato alle spalle la gioielleria e le commesse in stato di shock. I sedili posteriori della macchina erano occupati da tre grandi borse piene di orecchini, braccialetti e collane d’oro dal valore inestimabile gentilmente prelevati dalla più cara oreficeria della regione. Di tutta quella roba però lui non se ne sarebbe fatto nulla. Questo colpo l’aveva fatto per lei, per la sua amata, cui tanto piacevano quegli oggetti luccicanti che lui vedeva come semplici cianfrusaglie. L’amava da impazzire, e nonostante la conoscesse da meno di un anno erano già in attesa di un bambino, che sarebbe dovuto nascere di lì a pochi giorni. Quella parte di refurtiva che non avrebbe regalato a lei come simbolo d’amore eterno l’avrebbe venduta sul mercato nero, e i verdoni che avrebbe guadagnato li avrebbe usati per comprare altri regali per lei. Tutto il suo mondo girava attorno a lei, tutte le azioni che compiva, dalla più spontanea alla più calcolata, e... (continua)

Nicola Lo Russo 12/08/2017 - 13:22
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La misteriosa morte di una merciaia.


Marcella Martino, 56 anni, titolare dell’omonima gioielleria in via della consolata a Torino non proferiva parola.
Il Commissario Giuliano non capiva e non si dava pace.
“Signora si rende conto di cosa ha fatto?”
“Vorrei capire perché”.
Ma la signora Marcella non rispondeva, guardava nel vuoto senza espressione alcuna e non proferiva parola.
Due ore prima era arrivata una telefonata al commissariato di zona.
“Ho ucciso questa lurida troia, via Principessa Clotilde 23.”.
Queste erano state le sue ultime parole, dopo di che silenzio totale.
La signora Martino era sposata da più di vent’anni con il Dottor Mario Macario, ortopedico al C.T.O.di Torino.
La coppia aveva due figli, o meglio ne aveva tre, ma la primogenita, Stella, era morta anni prima in un incidente stradale. Venne convocato il marito.
L’uomo era a dir poco sconcertato e non si dava pace.
“Non capisco, siamo una bella famiglia, abbiamo subito un lutto tremendo e mi sembrava lo avessimo superato, abbiamo ancora due... (continua)

Pierfranco Bertello 02/11/2016 - 10:51
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