RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

LA MUSICA DEL CUORE (Racconto)


Era cominciata come una normale giornata, salvo poi peggiorare di colpo. Chiuse un momento gli occhi, e la musica le invase i pensieri, ma in realtà era quasi un balsamo. Non avrebbe dovuto trovarsi lì, ma cominciava a pensare che fosse un bene. Era sempre stata un tipo pratico e razionale, con i piedi ben piantati a terra. Ma se avesse dovuto descrivere l'atmosfera di quel momento, avrebbe detto che era... magica. Nonostante i problemi, si sentiva libera e felice, e pensare che non era il suo genere di musica. L'indomani avrebbe davvero dovuto ringraziare la sua amica per averle ceduto il suo biglietto per il concerto. Eppure all'inizio ne era stata infastidita. L'era sembrato l'ennesimo inconveniente della giornata, anche perché le era stato detto all'ultimo momento. Invece forse era...ma non voleva star lì ad analizzare tutto come sempre, per una volta voleva prendere gli avvenimenti per come venivano.

Le luci, a tratti illuminavano la folla, a tratti loro sul palco, lo sapeva be... (continua)


Marirosa Tomaselli 21/09/2020 - 05:54
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LA MUSICA OLTRE LE NOTE.


Era seduto nella mansarda della sua casa, ogni cosa gli ricordava cosa doveva fare. Il pianoforte, che restava muto, l'impianto di registrazione, gli spartiti da riempire, la chitarra buttata in un angolo, che era lì da quella mattina, il foglio lì davanti a lui, bianco. In quel silenzio assordante era come un grido, un grido di disperazione. Dieci anni prima non aveva di quei problemi, aveva meno di vent'anni e un mucchio di sogni, fretta di realizzarli e rabbia, anche quella aiutava a comporre. Ma da allora ne era passato di tempo, e col successo erano arrivate le responsabilità. Non doveva tradire il pubblico, la sua immagine doveva restare invariata, doveva attenersi al personaggio. E alla fine il personaggio era diventato lui. Ne aveva scritte di canzoni in quegli anni, e i fans, doveva riconoscerlo, non lo avevano mai tradito, anzi ma era un po' di tempo che nelle sue canzoni, nella sua musica mancava quella magia dell'inizio. Accartocciò il foglio, non voleva piegarsi alle regol... (continua)

Marirosa Tomaselli 18/03/2016 - 12:37
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LA NAVE DEL DESTINO


la nave stava tornando a Londra. Annotò la traiettoria seguita, le condizioni del tempo e la velocità raggiunta. La candela mezzo consumata illuminava appena, il buco di cabina. Chiuse il diario di bordo. Il minuto dopo il fragore di una bomba risuonò nel silenzio della notte. Per qualche istante tutto sembrò oscillare, sospeso, si precipitò sul ponte. L'inferno si manifestò ai suoi occhi.

L'acqua era scura e fredda, sempre più fredda. I vestiti erano fradici e le impedivano i movimenti. Ricordava a stento come era finita in acqua, aggrappata ad un pezzo di legno, che a malapena reggeva il suo peso, tanto più che la gonna, ormai sempre più pesante la spingeva giù, sempre più giù e lei era tanto stanca. Per lungo tempo, la nave era stata ai suoi occhi solo un vago punto in lontananza, avvolto dalle fiamme, e ora neanche la vedeva più. Le membra erano pesanti, e la mente sempre più annebbiata. Chiuse gli occhi. Che male c'era a lasciarsi andare? Infondo, cosa le importava di andare g... (continua)


Marirosa Tomaselli 11/11/2017 - 18:17
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La nostra casa


Mi manca la nostra sensazione di casa, io e te sotto le lenzuola.. quello che era il nostro mondo si è sgretolato non riesco a stringerlo tra le dita, non posso più trattenerlo. Non posso più credere a noi due, quel sogno meraviglioso di noi due: la bimba con i tuoi occhi verdi e lentiggini con il mio volto e le guance tonde e sorridenti non esiste più. Al suo posto si apre un grande vuoto, un vuoto fatto di promesse Non mantenute fatto di ti amo Non sentiti, di ci sarò per sempre persi nell'oblio.
Forse so che a quei ci sarò per sempre non credevo neanche io.
Allora perché, perché non riesco a lasciarmi andare? Perché so cosa vuol dire fare progetti per il futuro a cui non si crede più, Perché non si può non si può stringere la polvere tra le mani, non si può contenere l'aria, Per quanto si voglia trattenerla a un certo punto l'istinto di sopravvivenza ti obbliga a prendere un altro respiro e quell'aria che tanto cercavi di trattenere esce e vola via lontano.... (continua)

piera sognante 07/02/2019 - 22:31
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La nostra musica


Ti scriverei le frasi più dolci se la mia penna me lo permettesse. Se potesse cancellare milioni di idee stupide dalla mia testa e dare voce alle emozioni. Sentiresti quanto rumore ho dentro se provassi ad ascoltarmi, suona qualcosa di bello con me ed ascolta come non saprei seguire il tempo. Il nostro tempo è instabile e dissonante, infinito senza ridondanze, impossibile da capire e riprodurre. È un tempo battuto da due cuori che si cercano ma non avranno mai le stesse note. I l tuo piccolo e acuto, il mio troppo grande e timoroso, ma forse entrambi pieni fino quasi ad esplodere. Sarà per questo che a noi questa musica piaccia così tanto, cerchiamo di ascoltarla e capire quando sarà il gran finale, l'assolo da togliere il fiato, ma mentre non lo riusciamo a trovare tratteniamo il respiro stringendoci le mani.
Adoriamo parlare di ciò che ci riempie il cuore, ma di te non posso azzardare una sola parola che esploderebbe all'istante, e dovrei correre da te a vivere del tuo respiro, ten... (continua)

Luca Agosto 15/05/2017 - 01:36
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La notte che Sigfrido ha ucciso il drago


La notte che Sigfrido ha ucciso il drago

Devo farlo, non solo per Marta, ma anche per le troppe vite che s’è portato via l’alito di quel maledetto drago.
Sono settimane che ci penso. E questa… è la notte perfetta: la nebbia si è palesata risalendo i ripidi argini del fiume dopo che l’ultimo brandello di un rosso tramonto autunnale si è riflesso nell’acciaio inossidabile del grande silo, inquietante totem che si erge maestoso all’interno della fabbrica di morte sorta sulla riva est.
Il fiume, largo una ventina di metri all’apice delle due sponde, divide la zona residenziale di un comune, a ovest, dalla fabbrica che produce chissà quali schifezze sita nel comune sulla riva opposta.

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Quando il silo s’accese dell’ultimo bagliore del Sole morente, ero là, sul ponte pedonale in legno d’abete lamellare che ha sostituito il vecchio ponticello in cemento, demolito dopo che una piena aveva scalzato i... (continua)


vecchio scarpone 13/06/2018 - 13:41
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LA NOTTE DEI PENSIERI


“Dormi!”, “la notte è fatta per dormire!” mi ripetevo, “La notte è fatta per dormire!” ma io non dormivo, no. Io pensavo a lui! Ecco ci risiamo. Mi metto a guardare il soffitto e non dormo: penso, è sempre stato così fin da piccola, prima di un esame, di una gita, di un evento importante io non riesco a dormire, sto lì a fantasticare su quello che sarà, su come andranno le cose, piccoli ordinatissimi fotogrammi, che poi la mia fervida immaginazione trasforma in veri e propri film, che mi godo da spettatrice, fino a quando il sonno non mi coglie alla sprovvista, a tradimento, oserei dire. Come se io e lui fossimo nemici ed il suo scopo fosse quello di impedirmi di dare un finale a quelle storie tanto faticosamente costruite. Certe volte mi dico che dovrei scriverle, ma mi convinco sempre del contrario, perché in fin dei conti io non sono un tipo da scrivere e poi penso che che le mie storie perderebbero di fascino messe nero su bianco, ed inoltre correrei il rischio che qualcuno le le... (continua)

Marirosa Tomaselli 28/05/2016 - 19:23
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La Pioggia


Ci aveva provato e riprovato tante volte, semplicemente forse in cuor suo non aveva mai voluto farlo, si era trattenuto fino all’ultimo momento sperando che qualcosa potesse cambiare, in fondo dentro di sé lo sperava e sapeva che una volta giocate le carte non avrebbe più potuto ritirarle. Accompagnato da un’indecisione mentale che lasciava poco spazio alla logica e che lo alimentava da tempo, quel giorno decise di farsi avanti, di andare a combattere una battaglia solitaria contro se stesso.
Luca arrivò a bordo della sua auto un caldo e afoso pomeriggio di Luglio, parcheggiò sulla strada e percorse a piedi il breve viale alberato che lo separava dalla casa di lei, un’antica palazzina rossa situata in un altrettanto vecchio quartiere polveroso poco fuori il centro della città. Quel posto non era mai stato così polveroso e sporco, inoltre la poca luce che filtrava a fatica tra le foglie degli alberi rendeva il calvario ancora più drammatico. Bussò alla porta, le sue mani sudavano, sent... (continua)

Federico Torelli 02/08/2017 - 18:20
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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La più desiderata


Forse qualche volta temo persino di esagerare,
mi infilo nel tuo cuore,
non c’è nascondiglio migliore,
nell’insieme riesco ad affrontare meglio tutte le cose,
mi insinuo frequentemente
sto imparando a badare più a me,
e riesco a risolvermi i problemi da solo,
spesso dai un’occhiata di controllo,
al trovarmi il tuo sguardo di fronte
mi illumino, e sono deciso
a non ritornare più indietro,
basta poco per capire
di aver trovato il mio tesoro,
a sorpresa sei diventata,
la piacevole creatura sempre desiderata,
quella che al cielo ho richiesto,
pretesa perché tanto desiderata!!... (continua)

FADDA TONINO 25/07/2023 - 17:41
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