RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

La Ragazza Dai Capelli Rossi - recensione


È una casa signorile nell'America di fine '800. Gli abitanti, una piccola famiglia, padre, madre e figlia adolescente, e due domestiche. Gente normale, tranquilla. Eppure, qualcuno, non si sa chi e perché, sorveglia gli altri. Una faccenda davvero fastidiosa. Da subito, si sa che non è la cuoca. Poi si scopre che non è la cameriera, e che non è neppure la piccola. Infine, la spiona viene individuata, una ragazza dai capelli rossi. Ma chi è, da dove viene, come fa a entrare in casa? E perché, quando viene sorpresa, nasconde il proprio volto? Domande che, alla fine, avranno risposte impensabili, e inquietanti...

"La Ragazza Dai Capelli Rossi" è un racconto di Sabine Baring-Gould, tratto dalla raccolta " A Book of Ghosts " pubblicata a Londra nel 1904. È una storia di fantasmi vecchio stile (inevitabilmente, vista la sua datazione), che oggi potrebbe far sorridere, abituati come siamo agli effetti speciali e allo splatter che ai nostri tempi semplificano il compit... (continua)


Giuseppe Bauleo 14/08/2017 - 17:57
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La Variante


Quando il cellulare si rianimò, sul ritornello di “Many too many”, il commissario Biancardi era ancora per strada.
Perso nei suoi passi e in troppi pensieri, camminava lentamente, quasi per assaporarne tutta l’essenza antica e genuina, per la stretta via dei Poggi, un lungo cordone ombelicale che tagliava in due il centro storico, un utero accogliente che avvolgeva il passante in un liquido amniotico di silenzio e tranquillità.
Perché bastava spostarsi di un centinaio di passi e si arrivava sul lungomare. E lì erano cazzi. Cazzi amari, partoriti in uno schiamazzo torrido e viscoso di turisti, di auto e di clacson perennemente in colonna, sotto un sole che trasforma tutto in un forno dove cuocere una mandria intera di rinoceronti.
Fissò il display e soffocò una bestemmia.
Dall’altra parte c’era l’ispettore Martelli, il suo vice. Se Martelli telefonava a quell’ora del mattino, i casi erano due: o c’era un cadavere in giro o ai piani alti cercavano il punch-ball di giornata.
Buona la... (continua)

Paolo Guastone 27/06/2023 - 10:38
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La vendetta del lupo cattivo (naturalmente quello di Cappuccetto Rosso)


Era un bel pomeriggio soleggiato di primavera, un anno era passato dalla brutta esperienza capitata a Cappuccetto Rosso e alla sua nonna, ormai il lupo era storia lontana e soprattutto, andata a lieto fine. Nel bosco i fiori spargevano i loro dolci profumi e gli animaletti, a partire dalla piccola coccinella ad arrivare al grande cerbiatto, erano tutti lì, gioiosi a volare, a saltare tra i prati, a giocare tra loro.
E Cappuccetto Rosso? Dalla sua nonnina, la aiutava a stendere la biancheria, a pulire la casa, a preparare da mangiare. La nonna era davvero felice e non mancava ogni tanto di dare alla nipotina o un cioccolatino o una buona fetta di torta.
Anche i cacciatori erano più contenti, una volta che il famelico lupo era stato scacciato, un’aria di tranquillità si era insediata negli animi di tutti, in quel bosco non si andava più a caccia ne di lupi, ne di conigli e tanto meno uccelli. Il posto era diventato davvero paradisiaco.
Intanto calava il sole e il cielo da azzurro acqu... (continua)

Raffaele Pezzano 02/09/2017 - 09:53
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LE MASCHERE


Era notte. Una notte fonda, ma piacevole.
Le stelle illuminavano il cielo e io, da quello scomodo sedile del treno mi divertivo ad osservare le costellazioni.
Le riconoscevo tutte: orsa maggiore, piccolo carro, leone, toro…
Per me il cielo era come un disegno, pieno di colori e nuove immagini da scoprire.
Mi stavo dirigendo verso la casa di una psicologa sotto consiglio dei miei genitori.
Ero vittima di bullismo, un male che mi aveva distrutto la mente,, perchè certe volte crea più dolore di un calcio violento.
Il treno spesso barcollava e mi faceva sobbalzare sul sedile.
Eravamo pochi viaggiatori: due uomini, sulla quarantina, alla mia sinistra, e tre donne belle e giovani davanti a me.
Mi stavo per addormentare quando sentii la voce metallica del capotreno pronunciare: “Fermata due, Lecco”.
La mia mente si illuminò: dovevo scendere.
Una strada all’apparenza deserta si presentava davanti ai miei occhi.
Mi accorsi che una nebbia fitta mi invadeva... (continua)

Eleonora Bassi 24/03/2020 - 20:30
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Lo specchio


Mi fu commissionato un lavoro di restauro, in una antica casa seicentesca, che era situata, in luogo completamente isolato. Era di venerdì diciassette e quella sera pioveva a dirotto e c’era persino una fitta nebbia che m’impediva la visuale del sentiero, che mi avrebbe portato alla mia agognata meta. Dopo tanto girovagare alla cieca, non so come mi ritrovai con la mia vecchia cinquecento davanti alla casa che cercavo. Scesi dall’auto e mi bagnai tutto, quella sera non la voleva proprio smettere di piovere! E se non bastasse, i terrificanti boati dei tuoni, che seguivano ai fulmini in una sarabanda paurosamente assordante, contribuivano a rendere l’atmosfera più spettrale. La prima cosa che notai, una volta davanti all’immenso, antico, portone di legno, fu che il batacchio era troppo piccolo per quel portone, ma, nonostante ciò, il rumore che produsse non appena lo spinsi contro il legno non mancò di impressionarmi. Era un rumore profondo, ancestrale. Bastò un solo colpo, e subito se... (continua)

Savino Spina 06/09/2016 - 11:36
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Nebbia


Mi sono messo davanti a un computer e ho provato a ricostruire l'orribile esperienza da me vissuta. Ne ho ricavato un certo sollievo, ma i fantasmi che assillano la mia mente non se ne sono andati. Sono consapevole di avere vissuto un’esperienza diabolica: per circa mezz'ora sono rimasto in balia di forze del tutto aliene.
Questa ricostruzione dei fatti è stata scritta da me a caldo, nello studiolo di Alessandro, custode della chiesetta delle Rose. L'ho stesa nel tardo pomeriggio, dopo essermi ripreso con un bicchiere di cognac e dopo avere scambiato alcune parole con quel brav'uomo.
Fatte le opportune rilevazioni, la polizia se ne era già andata.

La primavera stenta ad arrivare. Da nord est scendono correnti fredde che portano residue brinate mattutine e venti che tagliano la pelle. Una vegetazione ancora spoglia circonda la Casa per la Solidarietà, un’antica villa del Cinquecento, donata da Anselmo Lucianinni al movimento GIUDISO (Giustizia, Diritti e Solidarietà... (continua)


Giuseppe Novellino 07/02/2016 - 19:11
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NELL'ORTO


Stamattina qualcuno ha bussato alla massiccia porta di casa e io stavo ancora dormendo.
Gli uccelli cantavano a squarciagola all’inizio di un’anonima giornata di fine Settembre. Nel silenzio della campagna il loro canto bucava l’aria e si sposava con il borbottio di qualche trattore lontano.
La brezza leggera giocava con le foglie ingiallite degli alberi e una nebbiolina diafana saliva dai campi, senza fretta, per farsi accarezzare dal sole radente e creare nuove e mutevoli figure che si stagliavano leggiadre sul quadro della grande pianura, mentre neri corvi, appollaiati sui fili della luce, si riscaldavano le penne ed apparivano come note spruzzate sul pentagramma da un musicista bizzarro.
Fuori, comodamente afflosciato sulle mie palpebre di cemento, il mattino gironzolava per i campi e attorno ai rami degli alberi. La sua luce lattiginosa si rifletteva sui tetti umidi delle case, scomponendosi in un prisma di colori tenui.
L’aria era fresca e la terra non si era ancora tolta com... (continua)

Paolo Guastone 04/06/2021 - 10:55
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Oscura signora (Capitolo 1)


"Quindi..inizi domani?"

Disse Laura.

"Si, volevo di meglio,ma è l'unico che ho trovato.
La signora,mi ha pure detto,di trasferirmi da loro.
È una villa enorme,gente ricca,che ha bisogno di cuoca e donna delle pulizie a tempo pieno,hanno una vita sociale movimentata,alcuni amici,si fermano pure a dormire lì,ogni tanto.
Lo stipendio va bene,ma chiederò per mia madre,pure"

Rispose l'amica Kaila.

"Beh,non sarebbe una cattiva idea..avete parecchi affitti da pagare.
Certo,noi due non ci vedremo più in pratica,ma almeno fino a quando non trovate di meglio..non so tua madre però,se è d'accordo"

Disse Laura.

Kaila aveva trovato lavoro, doveva fare pulizie in una grande villa.

La signora Castaldi,sembrava una persona Gentile e per bene.
Abitava con la figlia,che però non aveva visto quel giorno.
Annalisa era stata una compagna di scuola di Kaila.
Era stata lei,ha trovarle il lavoro.

"Lei preferirebbe pagare e rimanere.
Ma se non ... (continua)


Anais Leotta 11/03/2020 - 22:42
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Sacrificio Umano


Il corpo aggraziato, inguainato in un’aderente tuta di pelle viola, si fletteva sinuoso, scosso da una ritmicità dolce e costante. L’urna, disposta sull’altare di argilla di fronte alla donna, mostrava preziose gemme incastonate sulla grezza superficie di metallo. Era un oggetto molto antico: alcune fonti, ritenute molto attendibili dalla sacerdotessa che le stava davanti, parlavano di un oggetto già appartenuto ad un oscuro mago babilonese. Si vociferava anche sulle remote origini del suo creatore, un orafo vissuto a Sodoma, dalla cui bottega erano usciti numerosi oggetti preziosi tuttora usati da diversi negromanti sparsi nel continente.
La donna allargò le gambe e alzò le braccia al cielo. I lunghi capelli castani percorsi da un fremito irresistibile. Il volto, truccato con diversi simboli iniziatici, lasciava intravedere i lineamenti di una giovane affascinante. I seni prosperosi e le cosce ben tornite completavano la bellezza di questa creatura selvaggia e feroce. La donna urlò p... (continua)

Savino Spina 08/09/2016 - 08:17
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