RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Il leone ed il bambino


Alle 20 in punto varco la soglia della porta – “ Sono a casa!” – e vedo il mio piccoletto correre verso di me – “ Ciao papino” – dice saltandomi addosso.
“Ciao caro” – sento urlare dalla cucina poco distante dall’ingresso.
Credetemi, non c’è niente di meglio, dopo una giornata di lavoro, del rivedere la tua famiglia.
Finita la cena, mi infilo il pigiama e (come ogni giorno) scorgo mio figlio sulla soglia della porta della mia stanza: con aria timida, so già cosa andrà a chiedermi – “ Papà non è che mi racconti quella storia che mi piace tanto, prima di addormentarmi?”
Come poter dire di no?
Allora lo seguo nella sua stanzetta, lui si mette a letto e gli rimbocco le coperte; con occhi sbarrati mi guarda come per incitarmi a cominciare con il racconto.
- “ La storia inizia fra le calde terre del Sudafrica, con un branco di leonesse e i loro cuccioli distese nella savana. Fra quei maestosi e giallastri leoncini, ce n’era uno bianco, più vispo degli altri; si allontanava, alla scoper... (continua)

Jessica Cardullo 10/02/2017 - 09:49
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Il Libro Magico


Finalmente mia sorella si è laureata e sta tornando a casa, per conseguire il corso di laurea di economia alla Bocconi di Milano, si era trasferita nella città Meneghina ed io ero contentissimo che ora potevamo stare insieme almeno per il periodo delle vacanze e fino a quando non fosse riuscita ad avere un impiego.
Ovviamente, studiando in un’altra città lei aveva sempre vissuto per conto suo in una casa tutta sua e aveva accumulato tantissima roba anche inutile.
Per cui mia madre mi ha chiesto di aiutarla a sistemare tutto in soffitta.
Io mi annoiavo perché avevo voglia di andare al mare piuttosto che perdere tempo così.
La prima cosa che dovevamo fare era togliere tutte le vecchie cose che mia madre teneva conservate in soffitta e per non farsi mancare niente mia madre ci aveva anche chiesto di ripulirla.
Appena salito, ho cominciato a starnutire perché sono allergico alla polvere e lì ce ne era tantissima.
Non avete idea di quello che abbiamo trovato. C’era di tutto là sopra... (continua)

Savino Spina 11/08/2016 - 00:30
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Il Lupo Solitario


Texas, USA. AD, 1858 o giù di lì...

Per tutti era il Lupo Solitario della Valle Solitaria, non poteva essere altrimenti, in quella valle c'era solo lui.
Correva in lungo e in largo per la valle, tutto il giorno, tutti i giorni. Almeno una o due volte al mese correva anche di notte, forse la luna, chissà! Cacciava qualche coniglio ogni tanto e lo nascondeva nella sua tana. Quando pioveva non andava a caccia e la fame mordeva.
Fortunatamente in quella valle c'erano tanti conigli e poche giornate piovose.
Un giorno, Lupo Solitario, vide un branco di suoi simili attraversare la valle. Non si mosse dal suo nascondiglio.
Il capo branco si staccò, lo aveva visto dietro ai cespugli.
Cominciò una furiosa lotta, per la conquista del territorio l'uno, per la conservazione l'altro.
Il capo branco fu sconfitto e se ne andò con tutti i suoi lupi.
Quell'anno, l'inverno cominciò prima che l'estate finisse. A settembre già nevicava e la valle si coprì con una spessa coltre di neve. Lupo Sol... (continua)


Loris Marcato 24/04/2021 - 17:49
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01/01/1970 - 01:00
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Il messaggio


IL MESSAGGIO
verso un nuovo mondo

Non era quel giorno un giorno diverso da altri, il tempo si presentava quieto e tranquillo e tranquille erano le acque e le terre con la natura che si muoveva nei suoi soliti approcci vitali; il sole brillava manifestando tutto il suo splendore nel cielo settembrino, gli ultimi fiori sfiorivano al richiamo incalzante dell’autunno che si apprestava ad accogliere nel suo grembo i verdi colori della stagione uscente. La temperatura cambiava pian piano, l’aria frizzante si faceva sentire sempre più e la notte bagnava di rugiada i bei tappeti erbosi.
Anche Maria, una ragazza di campagna dall'animo generoso e nobile, si sentiva coinvolta dai cambiamenti di stagione. Lei era figlia di gente povera ma nonostante la povertà della sua famiglia, si accontentava delle piccole cose che i suoi genitori le riuscivano a dare e che di fatto non le avevano fatto mancare mai nulla.
Maria era sempre vigile su tutto ciò che riguardava la natura e i suoi cambi... (continua)


Maria Luisa Bandiera 16/09/2020 - 09:01
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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01/01/1970 - 01:00
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il passamano dell'amore


Voi non ci crederete bambini, ma una volta il mondo era diverso.
Gli uomini vestivano con abiti semplici, lavoravano la terra, pascolavano le greggi.
Erano felici perché possedevano il sorriso e sempre se lo scambiavano.
Ma, ahimè, in una foresta nera sulla grande montagna vi abitava un grande mago, terribile e cattivo.
Si chiamava NONVOGLIORIDERE, infatti piangeva sempre e gli gnomi al suo servizio avevano le faccine tristi.
Un giorno, mentre passeggiava per la foresta, udì i tagliaboschi, ridere.
Pensò fra se"perché gli uomini ridono e non piangono mai?"
Cominciò a spiarli nascondendosi nei cespugli, alla fine roso dall'invidia per la tanta allegria degli uomini, decise di rubarlo.
Poverino era talmente sciocco, che non pensava che bastava domandarlo per riceverlo in dono.
Tornato alla grotta arrabbiatissimo, chiamò gli gnomi e disse loro- Mettetevi in fila, vi ricoprirò con la polvere che rende invisibili e andrete fra gli uomini a rubare il sorriso.
Chi non mi... (continua)

loretta margherita citarei 07/01/2016 - 05:50
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Il principe ranocchio


Padre, perché non avete bussato? Vi devo delle spiegazioni. No, vi prego, non arrivate a facili conclusioni e non ritenetemi una principessa dai facili costumi. Questo ragazzo è qui per un motivo. 
In buona sostanza, ieri pomeriggio, mentre giocavo sull'erba, ahimè, calciando un po' troppo forte la mia adorata palla d'oro, l'avevo fatta finire nello stagno. Non potete immaginare quanto mi sia sentita disperata!
Poi, all'improvviso, una figura dalle sembianze ranesche, alta nemmeno un metro, si era materializzata dall'acquitrino, dicendomi le testuali e seguenti parole: «Sono il principe Giovanni Rana. Una perfida strega mi ha lanciato un terribile incantesimo e per spezzarlo esiste una sola possibilità. Ti renderò la sfera a patto che mi porti nella reggia per passare la notte nel tuo letto, accanto a te.»
Padre, essendo l'unico modo per recuperare la palla, ho accettato. Stamattina, al risveglio mi ha chiesto un bacio. All'inizio non volevo, però, lasciandomi intenerire, glielo ho ... (continua)

Giuseppe Scilipoti 19/08/2020 - 23:53
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