RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Omicidio alla sala giochi (prima parte)


LE INCHIESTE DEL MARESCIALLO RINALDI

OMICIDIO ALLA SALA GIOCHI
Roma maggio 1970, il maresciallo Rinaldi quel lunedi mattina usci presto di casa per recarsi al Comando Generale dell’Arma ,dove era stato convocato dal colonello Brambati per importanti comunicazioni.
Giunto a destinazione al posto di guardia, dopo essersi qualificato, Rinaldi prese a salire lo scalone centrale per arrivare al terzo piano dove in un ufficio sobrio lo attendeva seduto alla scrivania il colonnello.
-prego Rinaldi si accomodi, facciamo presto che questa mattina ho un sacco di cose da fare
-mi dica colonnello
-allora caro Rinaldi la situazione e’ la seguente:lei e’ un bravo sott’ufficiale uno dei piu promettenti ed ho pensato di convocarla perche’ ho ritenuto opportuno di affidarle un incarico che le potrebbe aprire le porte di una brillante carriera.
-di cosa si tratta colonnello
-il maresciallo Di Capua per l’appunto va in pensione e bisogna sostituirlo al comando della caserma, ed io ho pensato ... (continua)


MAURO MONTALTO 23/05/2015 - 16:21
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Omicidio alla sala giochi (seconda parte))


Ora lo scenario a Rinaldi era piu chiaro, ma certo le cambiali, Casinelli faceva il presta soldi, lo strozzino tanto per interderci, ora si spiegava quella montagna di soldi, il bar e la sala da biliardo erano solo una copertura, ora bisognava indagare tra i debitori del Casinelli.Fu cosi che nei giorni che seguirono Rinaldi e i suoi uomini convocarono in caserma tutti i debitori delle cambiali, la processione fu veramente lunga, personaggi di ogni genere, agricoltori,commercianti ,pensionati e chi piu ne ha piu ne metta.Una settimana dopo il delitto il medico legale il dottor Campi fece una rivelazione al maresciallo che fu poi un tassello importante per le indagini
-maresciallo buon giorno sono Campi
- dottore buongiorno ci sono novita’
-direi di si intanto le confermo l’ora della morte, l’una del mattino come avevo gia detto, ma la cosa interessante e’ che da l’esame tossicologico e’ emerso che la vittima faceva uso pesante di stupefacenti
Eroina tanto per essere chari
-gr... (continua)

MAURO MONTALTO 24/05/2015 - 19:39
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Omicidio/Suicidio


Attilio Crisafulli quella mattina era molto agitato. La situazione stava precipitando e pareva che nessuno se ne rendesse conto.
Fece la prima telefonata alla sette e venti
“Se mi beccano vuoto il sacco e vi tiro dentro tutti.”
Alle dieci fece la seconda telefonata
“Allora prendiamo una decisione o vogliamo mandare tutto in vacca?”
Alle undici fece la terza ed ultima telefonata della sua vita
“La situazione sta precipitando…… Ok ti aspetto alla colletta, fai presto il tempo stringe”.
Venne ritrovato da un pescatore mentre galleggiava morto e gonfio d’acqua sul fiume Po all’altezza di Settimo Torinese.
Il Commissario Parini arrivò sul posto verso l’una.
Crisafulli era morto per una frattura del cranio prima di essere gettato nel fiume.
L’acqua rendeva abbastanza difficile stabilire l’ora esatta della morte ma il medico legale ipotizzò che fosse stato assassinato quel giorno stesso intorno alle ore dodici. Sarebbe seguita l’autopsia e ci sarebbe stata più precisione, frase c... (continua)

Pierfranco Bertello 26/10/2016 - 13:38
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Profili e carriere.


Il Capitano degli Alpini Aldo Flavio Benincasa giaceva privo di vita proprio al centro di Piazza Castello a Torino.
Il macabro ritrovamento era stato fatto dal metronotte Flavio Montrucchio durante il suo giro di controllo dei negozi che si affacciano su una della più belle piazze della città. Erano le 2,30 del mattino.
Alle 3,00 tutto il circo equestre, come lo chiamava il Commissario Depaoli, era già al lavoro lui compreso ovviamente.
La scientifica faceva i rilevamenti, il medico legale esanimava il cadavere.
Pierpaolo Depaoli era a Torino da circa 6 anni. Faceva molto bene il suo lavoro ma non aveva molti amici tra i colleghi in quanto non era dotato di un gran bel carattere.
Tutti ovviamente lo stimavano per la sua grande competenza e la brillantezza nel condurre le indagini ma definirlo insopportabile era quasi fargli un complimento.
“Ispettore Giuliani per cortesia la smette di perdere tempo e comincia a suonare dei campanelli”
“Mi scusi Commissario ma sono le 3,00 del ma... (continua)

Pierfranco Bertello 04/03/2021 - 14:57
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Senza tregua


Senza tregua
(thriller)

Di solito Carla non aveva paura di nulla ma quella sera mentre tornava a piedi dal lavoro aveva una strana angoscia attraverso la quale si sentiva piccola e indifesa.
Camminava svelta ma le ombre la seguivano senza tregua, o almeno così le sembrava mentre si trovava in quel buio immerso nei suoi oscuri silenzi. Un passo dopo l’altro attraversò veloce quel tratto di parco in cui doveva passare prima di raggiungere le strade della città e successivamente arrivare fino a casa sua.
Ecco che all'improvviso ogni ombra pareva prendere forma sul ritmo di passi cadenzati come in un impressionante inseguimento, forse racchiuso solo nella sua mente, che però pian piano si faceva sempre più incalzante.
Lei, velocizzando il passo, cercò di distanziare quel rumore di passi ma senza riuscirci. Ora l’ansia si faceva sempre più pressante e stressante, il respiro accelerava attimo dopo attimo; la paura e il terrore si dipingevano sul suo viso trasformandolo in un... (continua)


Maria Luisa Bandiera 11/07/2022 - 06:47
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Stracchino e cetrioli


La signora Brunner entrò in biblioteca in compagnia del suo anziano barboncino, tenuto ad un guinzaglio rosso apparentemente costoso.
Si girò appena verso la sig.ra Grant, la bibliotecaria, ma non accennò neanche un mezzo sorriso.
Tante volte lei e il collega Bottura le avevano gentilmente chiesto di lasciare a casa il suo prezioso compagno peloso, senza successo e siccome erano stati ripetutamente ignorati avevano deciso di lasciar perdere la questione.
Brunner si sedette in un divanetto nel reparto libri antichi e iniziò a sfogliare un pesante volume polveroso emettendo ogni tanto qualche irritante suono con la bocca.
Allo stesso tempo, al piano di sotto, lo studente Anselmi era seduto ai tavoli dedicati allo studio. In faccia aveva il solito mascara eccessivo e una tirata di lucidalabbra pescato. Probabilmente stava facendo qualche compito per i compagni.
L'arrugginita campanella in cima alla porta d’ingresso trillò.
Dei passi pesanti, un po’ strascicati, si portarono verso... (continua)

.Bianca Maffia 31/03/2020 - 11:37
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Tagli indiscriminati.


Tancredi Gulgattone amava correre la notte al parco del Valentino. Solitamente usciva di casa verso mezzanotte, entrava nel parco passando dall'Arco monumentale all'Arma di Artiglieria e si perdeva per un paio d'ore nelle strade all'interno del polmone verde lungo il fiume Po.
Ippolito Cimmarota adorava correre al mattino presto al parco del Valentino. Solitamente usciva di casa verso le cinque del mattino entrava nel parco passando di fianco al Monumento ad Amedeo di Savoia e si portva sul fiume passando per Viale Virgilio. Lo spettacolo che si trovò davnti quando giunse in prossimità della sede della Reale Società Canottieri Cerea fu devastante. Erano le 5,25 del mattino. Alle 6,15 il Vice Questore Ermanno Colnago arrivò sul posto. Il Dottor Scannabufali, medico legale, stava analizzando una testa umana, posta a circa un metro dal resto del corpo del povero cristiano decapitato.
"Dottore, buongiorno"
"Ermanno, buongiorno a lei"
"Con cosa lo hanno decapita... (continua)

Pierfranco Bertello 14/10/2019 - 18:24
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Un altro caso di stalking


Il commissario Davide Malaguti , si trovò a dover risolvere un caso complicato. Era stata trovata una donna accoltellata in una stanza sprangata dall’interno e situata all’ultimo piano, il quarto, di una palazzina di via Dante, praticamente inaccessibile dall’esterno. Era il classico delitto della stanza chiusa e, pensava, doveva capitare proprio a lui una cosa così in agosto, nella città vuota e con un caldo che avrebbe ammazzato un cammello. Fumava nervosamente, analizzando quel delitto senza apparenti cause, avvenuto in un quartiere tranquillo, in cui gli abitanti denunciavano, al più, furti d’appartamento. Delitti del genere non ne avvenivano in zona da molti anni, perché la gente che vi abitava, evidentemente, non aveva carattere violento. Ricordava casi di spaccio di droga, qualche denuncia contro prostitute con clienti rumorosi e in tempi più recenti una serie di lettere anonime per lavori edilizi abusivi all’interno di un palazzo, proprio in via Dante. Le lettere, però, non in... (continua)

Savino Spina 03/09/2016 - 01:05
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